Il prosciutto di Parma

La cura nei dettagli e nelle fasi di stagionatura; la passione per un lavoro antico fatto di antiche tradizioni e tramandato di generazione in generazione; l’equilibrio dei profumi e dei sapori di un terra ricca e generosa; e la qualità e l’attenzione nella scelta della materia prima impiegata. Sono questi gli elementi che fanno del Prosciutto di Parma uno dei prodotti più rappresentativi del Made in Italy e più apprezzati e conosciuti al mondo.

 

Il Prosciutto di Parma (dal latino perexsuctum, letteralmente asciugato) è un prodotto buono, sano e genuino. Da sempre, non si utilizzano né conservanti, né additivi e il risultato è un prodotto gustoso e completamente naturale. A questi due soli ingredienti sono da aggiungere l’abilità dei maestri salatori e l’aria asciutta e delicata delle profumate colline parmensi della zona tipica di produzione. L’unicità di questo territorio, un’area estremamente limitata, è proprio quella di avere delle condizioni climatiche ideali per la stagionatura naturale che darà quell’inconfondibile dolcezza e gusto al Prosciutto di Parma, un prodotto DOP estremamente controllato e legato a un lungo e rigido iter produttivo che si conclude con un attento esame e con la corona ducale impressa a fuoco, un segno inconfondibile che lo contraddistingue e offre sicurezza e garanzia al consumatore sull’assoluta eccellenza e genuinità del prodotto.

 

Il DOP e il territorio

Il Prosciutto di Parma è DOP: una condizione essenziale per ottenere il Prosciutto di Parma è che l’intera lavorazione avvenga in zona tipica: un’area estremamente limitata che comprende il territorio della provincia di Parma posto a sud della via Emilia a distanza di almeno 5 Km. da questa, fino a un’altitudine di m. 900, delimitato a est dal fiume Enza e a ovest dal torrente Stirone. Solo in questa area hanno luogo tutte le condizioni climatiche ideali per l’asciugatura, ossia la stagionatura naturale che darà dolcezza e gusto al Prosciutto di Parma.

 

Il prosciutto di Parma in cucina

Per apprezzarlo davvero il prosciutto di Parma bisogna mangiarlo da solo o accompagnato da burro e pane tostato o con melone, fichi profumati, frutti esotici -es. la papaya- secondo disponibilità locale. Così gustato, è un piatto unico e inimitabile.

Naturalmente i cuochi usano il Prosciutto di Parma anche in preparazioni gastronomiche come ingrediente di grande prestigio e distinzione. Può aggiungere personalità a un piatto semplice o elaborato, di cucina tradizionale o creativa.

Quali vini abbinare? Sia i bianchi che i rossi si accompagnano perfettamente! Un Lambrusco fruttato, una Malvasia secca, una Fortana dolce dei colli parmensi e piacentini sono consorti ideali per il Prosciutto di Parma, ma in qualunque regione d’Italia e del mondo il Prosciutto si sposa meravigliosamente con i vini locali. Per citarne alcuni i rossi di toscana, i bianchi del Veneto o dell’Alsazia, o ancora i vini di Lorena, fino ad arrivare allo Champagne con cui si può ideare un sublime e raffinato banchetto. Inoltre per una miglior scelta va presa in considerazione l’occasione dell’incontro: se si tratta di una matinée sarà più indicato un bianco, se invece si parla di una cena strutturata ci si può concedere un rosso dal bouquet rotondo.

 

Luogo
Emilia-Romagna
Parole chiave
gastronomia, prosciutto

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