Le Marche in sintesi

Collocata sul Medio Adriatico, riparata a ovest dalle montagne dell'Appennino umbro-marchigiano, la Regione Marche è sempre stata punto di incontro tra civiltà diverse e la “porta d’Oriente” dell’Italia, conoscendo, nelle diverse fasi della sua storia, l’affermazione di importanti centri comunali, lo splendore di illuminate dominazioni signorili, la dominazione pontificia e l’attiva partecipazione risorgimentale al processo di riunificazione nazionale

Il territorio marchigiano è interamente collinare e montuoso, mentre le pianure sono limitate ad una stretta fascia costiera. Il massiccio montuoso più elevato della regione, e tra i primi quattro dell’intero Appennino, è quello dei pittoreschi Monti Sibillini, situato a cavallo delle province di Fermo, Ascoli Piceno e Macerata. La costa è interrotta a metà dal promontorio del Conero, che divide la costa marchigiana in due tratti. Monte Conero, il nucleo del promontorio, dà origine ad alte e spettacolari falesie calcaree e rappresenta il punto più alto della costa marchigiana e dell’intero litorale adriatico, con rupi alte più di 500 m a picco sul mare. Il Conero protegge a nord il Golfo di Ancona, nella cui parte più interna è situato il porto di Ancona.

/images/marche/1.jpg
Centro storico d’Urbino / Shutterstock.com

Il clima sulla costa e’ temperato, con estati calde, ma rinfrescate dalla benevola brezza marina, e inverni freddi. Nelle zone montuose vi sono estati fresche e inverni rigidi con ampia possibilità di neve.
Le città principali sono Ancona, capoluogo di Regione, Pesaro Urbino, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno.

L’offerta turistica

Le Marche sono davvero una terra da scoprire per la pluralità di paesaggi ambientali, per la varietà di bellezze naturalistiche e artistiche che si trovano concentrate in poco meno di 10.000 km quadrati. Una Regione dai mille volti e mille colori: il giallo dei campi di girasole, il verde delle colline e dei parchi naturali, il rosso delle tradizioni, del folklore e della cultura e infine il blu, quello intenso del mare, dei laghi e dei fiumi.

Ben 180 chilometri di costa, in cui si trovano 26 località balneari che si affacciano sul mare Adriatico caratterizzate da bellissime spiagge, pittoresche baie, 9 porti turistici e 18 bandiere blu che certificano la qualità delle acque e dei servizi. In questa regione, si può scegliere tra spiagge di sabbia finissima, ghiaia o roccia, con scogli o palme; tale varietà delle spiagge offre la possibilità di praticare numerosi sport.

/images/marche/2.jpg
Teatro Sferisterio a Macerata © Foto: la regione Marche

Nell’interno, invece, si trova uno straordinario paesaggio, fatto di colline verdi e dorate, ammantato da boschi e prati che si alternano in dolce armonia ad ordinati campi di grano ed uliveti.

Ad ovest vegliano sicuri gli Appennini, che dolcemente degradano lungo vallate parallele fino al mare e a sud le cime altezzose dei Monti Sibillini, che superano i 2mila metri e fanno battere forte il cuore agli appassionati di botanica, agli amanti delle escursioni e del trekking.

/images/marche/6.jpg
Cattedrale di S.Ciriaco ad Ancona / Shutterstock.com

Le Marche sono una delle regioni d’Italia più ricche di beni culturali: 500 piazze, più di 1000 monumenti significativi, 37 rocche, 106 castelli, 15 fortezze e 170 torri, migliaia di chiese di cui 200 romaniche, 96 abbazie, 183 santuari, 72 teatri storici tutti restaurati e in attività. Nella regione si ha anche la maggiore densità di musei e pinacoteche, oltre che un significativo numero di biblioteche, ben 315, alcune delle quali custodiscono volumi di antica tradizione.

Le Marche sono quindi un vero e proprio museo diffuso, costituito da una ricca rete di città d’arte e borghi storici incastonati tra le verdi e morbide colline, dove sono conservati capolavori unici, da Piero della Francesca a Lorenzo Lotto, da Raffaello a Carlo Crivelli, da P.P. Rubens a Tiziano, senza contare i numerosi teatri storici e le antiche strade romane, testimonianza di un passato illustre.

Oltre a musei, biblioteche, archivi e teatri, il patrimonio culturale annovera numerosi beni monumentali sia religiosi, abbazie, monasteri, chiese, distribuite in tutto il territorio, sia civili, con castelli, centri murati, fortezze che raccontano un passato glorioso e vivace.

Enogastronomia

Le Marche, in campo enogastronomico, rappresentano una realtà unica e possono essere considerate come la sintesi delle prelibatezze italiane raggruppate in un unica terra, l’Italia in una regione. Infatti, proprio in virtù della conformazione del territorio così vario ed articolato, dominato dai monti e affacciato sul mare, si possono incontrare diverse tradizioni culinarie, risultato del felice connubio tra natura, tradizioni e cultura. Le Marche vantano una tradizione gastronomica fatta di ingredienti semplici e genuini, di sapori unici, dove a piatti dai sapori forti e decisi, prevalentemente a base di carne, si alternano piatti a base di crostacei, pesce azzurro e frutti di mare.

Tartufo. Le Marche sono una delle poche regioni italiane a vantare un’ottima produzione di tutte le principali specie di tartufo, sia bianco che nero. Molto diffusa, in montagna, la raccolta dei funghi.

La storia dei salumi è intimamente connessa con le origini mezzadrili della popolazione, che utilizzava quasi tutte le parti del maiale per alimentarsi, senza sprecarne alcuna. Da qui, hanno origine i due salumi più tipici del territorio, quello di Fabriano, e il ciauscolo, diffuso soprattutto nel maceratese, prodotto IGP (Identificazione Geografica Protetta), il lardo viene macinato e amalgamato alla carne con la quale forma una pasta omogenea e spalmabile sul pane.

Altri prodotti sono la coppa di testa, il mazzafegato, i fegatelli e la “salsiccia matta”. Prodotti di pregio sono: la lonza, il lonzino, il capocollo la pancetta arrotolata e la porchetta. Il prosciutto, uno degli elementi di maggior pregio del maiale, viene prodotto in tutto il territorio. Il prosciutto di Carpegna è uno degli insaccati più noti e richiesti sia in Italia sia all‟estero, anche grazie al riconoscimento europeo DOP del 2006.

Olio. Grazie ai 7.200 ettari di uliveti, le Marche sono una regione particolarmente vocata alla produzione di olio dalle grandi proprietà organolettiche. La qualità dell’olio è legata in modo indissolubile all’oliva: molto pregiata quella tenera ascolana, ritenuta la migliore oliva verde da tavola, nota nella sua versione in salamoia, farcita e fritta “all’ascolana”.

È una terra ricca di pascoli dove il bestiame si alimenta in modo naturale, producendo un latte ricco e sano. Numerosi quindi sono i formaggi di latte vaccino, ovino, caprino e misto, prodotti nelle varie zone del territorio marchigiano, quali il casecc, il caprino, lo slattato, il raviggiolo, il quark, le ricottine e il cacio in forma di limone. Molto particolari i pecorini, caratteristica di tutte le zone montane, il cui caglio viene aromatizzato con maggiorana, serpillo, germogli di rovo, chiodi di garofano, noce moscata, pepe, olio, rosso d’uovo e pecorino grattugiato. Nel nord della regione inoltre si trova anche il pecorino conservato in botti di rovere, dove viene lasciato per tre mesi e avvolto in foglie di noce o disposto a strati insieme ad erbe aromatiche o vinacce. Molto rinomata anche la casciotta di Urbino, tanto amata da Michelangelo, le cui origini risalgono al 1500 (DOP).

/images/marche/8.jpg
Vigneti del verdicchio nei Castelli di Jesi / Shutterstock.com

Vini e distillati. Le colline marchigiane sono il territorio ideale per la coltura della vite e la produzione di uve zuccherine e profumate, ideali per ottenere vini di eccellente qualità .Grande infatti è la varietà di vini prodotti nella regione: 15 vini doc (Bianchello del Metauro, Colli Maceratesi, Colli Pesaresi, Esino, Falerio, I Terreni di San Severino, Lacrima di Morro d’Alba, Terre di Offida, Pergola, Rosso Conero, Serrapetrona, Rosso Piceno, Verdicchio dei Castelli di Jesi e Verdicchio di Matelica) e 5 vini docg Conero, Offida, Vernaccia di Serrapetrona, Castelli di Jesi Verdicchio Riserva, Verdicchio di Matelica Riserva). Numerose sono le feste e sagre legate alla celebrazione del vino così come gli itinerari che si sondano per il territorio per gustare insieme arte, tradizione e cultura. Da non perdere, la visita all’Enoteca Regionale delle Marche di Jesi ed Offida.

Dolci. Il carattere autentico della cucina marchigiana trova felice espressione anche nei dolci, che si contraddistinguono per l’utilizzo delle materie prime del territorio e per la semplicità della preparazione. Sono quasi tutti di matrice contadina venivano realizzati in occasione del Carnevale, di ricorrenze religiose o di avvenimenti legati alle varie stagioni. Castagnole, Biscotti al vino, Marocchini, Sciughetti o polenta di mosto, Bostrengo, Salame di fichi, Frustingo, Ciambellone, Pizza sbattuta, Cicerchiata, Ravioli di marroni, Funghetti di Offida, Calcioni o Piconi, Frappe, croccante con le mandorle o con le noci, cavallucci di Cingoli, la Cicerchiata e altri.

Come arrivare

In aereo

Scalo delle Marche è l’Aeroporto internazionale Ancona-Falconara (http://www.marcheairport.com) che prende il nome dal grande pittore rinascimentale Raffaello Sanzio, originario della vicina città di Urbino. L’Aeroporto collega le Marche con le seguenti destinazioni italiane: Roma, Napoli, Alghero, Cagliari, Catania,Trapani . C’è poi un collegamento diretto con varie città d’Europa: Monaco di Baviera, Bruxelles, Londra, Düsseldorf, Barcellona, Tirana, Marsa Alam, Sharm el Sheikh.

In auto

Nelle Marche si arriva da nord e da sud lungo l’autostrada A14 Bologna-Taranto o dalla strada statale parallela SS16. I capoluoghi provinciali e i centri di maggiore interesse sono raggiungibili tramite strade che “a pettine” si staccano dalla costa verso l’interno: la SS3 Flaminia da Roma attraversa l’Umbria e termina a Fano, la SS76 segue l’Esino da Fabriano verso Jesi e Ancona, la SS77 collega Foligno a Civitanova Marche passando per Tolentino e Macerata, la SS4 Salaria collega Roma e Rieti ad Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto.

In treno

Le principali linee ferroviarie della regione sono l’adriatica da nord a sud (Milano-Bologna-Ancona-Pescara-Bari-Lecce) e la transappenninica (Ancona-Fabriano-Foligno-Orte-Roma). Il maceratese attraversato dalla Civitanova-Fabriano e il fabrianese dalla Fabriano-Pergola, il piceno dalla San Benedetto del Tronto-Ascoli Piceno. Le città di Ancona e Pesaro sono collegate da treni ad alta velocità: Freccia Rossa, la quale si estende anche al di fuori dell’infrastruttura dedicata Torino-Salerno, grazie a collegamenti Milano-Reggio Emilia AV-Bologna che prosegue per Rimini, Pesaro e Ancona.

In nave e in barca

Il Porto di Ancona e’ uno dei porti più importanti dell’Adriatico, sia per il turismo sia per il commercio. E’ collegato alla Grecia, alla Croazia, all’Albania e al Montenegro. Fanno scalo al porto di Ancona anche navi da crociera. Esistono dei collegamenti per la Croazia, tramite catamarano, anche dal porto di Pesaro.
I nove porti turistici permettono di attraccare nelle Marche a Gabicce Mare, Pesaro, Fano, Senigallia, Ancona, Numana, Civitanova Marche, Porto San Giorgio e San Benedetto del Tronto.

Sito ufficiale del Turismo – Regione Marche: turismo.marche.it

Parole chiave
Regione in sintesi

Materiali simili

Regione in sintesi

L’Umbria in sintesi

Mostra
Regione in sintesi

Il Friuli-Venezia Giulia in sintesi

Mostra
Regione in sintesi

L’Emilia-Romagna in sintesi

Mostra
Regione in sintesi

La Liguria in sintesi

Mostra
Regione in sintesi

Il Lazio in sintesi

Mostra
Regione in sintesi

La Campania in sintesi

Mostra
Regione in sintesi

  Newsletter