Il Castello di Santa Severa è uno dei luoghi più suggestivi del territorio laziale, situato lungo la costa Tirrenica a Nord di Roma. Il Castello deve il nome alla giovane martire cristiana Severa, uccisa sotto l’impero di Diocleziano, alla quale è dedicata la Chiesa Paleocristiana. Altre due Chiese, quella del Battistero e quella di Santa Maria Assunta si affacciano sulla piazza delle Chiese, tra i giardini e i grandi spazi esterni.
L’abitato etrusco divenne nella prima metà del III secolo, sede di una colonia romana Castrum era l’accampamento di forma rettangolare nel quale risiedeva, in forma stabile o provvisoria, un’unità dell’esercito romano come per esempio una legione. i cui resti sono presenti nelle mura di fortificazione. L’area subisce ancora una metamorfosi in età imperiale, da ‘accampamento’ militare si trasforma in residenza sul mare di ricche famiglie romane.
Al IX secolo risale la fortificazione cilindrica, il “Maschio”, anticamente chiamata “La Torre del Castello”, che fu fatta costruire da papa Leone X ed è giunta a noi, a seguito di ulteriori rifacimenti, nella sua struttura del XVI-XVII secolo. Dopo un lungo periodo di decadenza, il Castello fu utilizzato anche dai tedeschi come base strategica nel corso del secondo conflitto mondiale. Dal mese di aprile 2017, il Castello baciato dal Mare è stato aperto definitivamente ed è stata avviata una nuova.
La Riviera di Roma, che con Ostia antica ci stupisce per le meraviglie archeologiche romane e, con Anzio e Nettuno, ci trasporta nelle epoche medievale e rinascimentale per i suoi monumenti Forte San Gallo, il Palazzo Baronale, Palazzo Pamphili e in zone di grande valore ambientale quali Tor Caldara e Torre Astura.
Ed ancora, con nuovo progetto di marketing territoriale, la start up Costa di Enea, che dallo scorso anno promuove il territorio e i suoi musei, parchi tematici come Zoomarine e Cinecittà World e riserve naturali, eccellenze gastronomiche locali, attraverso 4 itinerari: Latium Vetus con l’antica Lavinium; l’Antica Alba Longa con la visita a Albano Laziale alla scoperta dell’Anfiteatro e i cisternoni, per poi andare a Castel Gandolfo con i Giardini della Villa Pontificia; la Costa di Nerone con la villa a lui attribuita ad Anzio e il Borgo medievale di Nettuno, a picco sul mare, con i suoi torrioni cilindrici che ancora scrutano l’orizzonte. Separata dalla vicina Anzio da Villa Borghese, lussureggiante parco affacciato sul mare, condivide con questa il ricordo dell’arrivo degli americani nel 1944 con il Museo dello Sbarco Alleato.
Da non perdere nei dintorni: il tour La Terra di Diana che farà tappa sul bacino lacustre Speculum Dianae con il tempio, al Palazzo Chigi di Ariccia fino al borgo pittoresco di Nemi e al Museo delle Navi romane.
Terracina è ricca di tradizioni popolari, come le feste del patrono, S. Cesareo, quella di S. Silviano e dell’Assunta oppure a luglio quella scenografica della Madonna del Carmelo con la spettacolare processione a mare e la sagra del pesce. Da ricordare e soprattutto da gustare prodotti particolari, come la Fragola Favetta e il Moscato di Terracina IGT.
Terracina, si adagia su circa 10 km di costa, nell’ampio golfo racchiuso dai promontori del Circeo e di Gaeta. Porta meridionale dell’Agro pontino, è uno dei principali centri turistici del Lazio, sia per la sua posizione marittima, sia per il patrimonio culturale. La sintesi visiva della sua storia si coglie nell’attuale Piazza del Municipio. Dalla stessa piazza si coglie anche la vista dei due simboli di Terracina: il mare ed il Tempio di Giove Anxur parte di un complesso monumentale che costituiva l’acropoli, posto sul Monte S. Angelo, da cui si gode una vista mozzafiato che abbraccia il golfo e le isole pontine, fino ad estendersi, nelle giornate particolarmente serene, alle perle campane di Ischia e Capri.