Cinque borghi italiani non raggiungibili in auto

L'Italia è piena di meravigliosi paesini isolati che non possono essere raggiunti in auto. Solo a piedi, in barca, in bicicletta, in funivia, a cavallo o anche a dorso d'asino. Diamo un’occhiata più da vicino a questi borghi.

 

Chamois (Valle d’Aosta)

© FABRIZIO ROBBA / Alamy Stock Photo

Nel paese più alto della Valle d’Aosta ci sono 97 abitanti e non c’è neanche una macchina, perché il suo territorio non è accessibile alle auto. Questa caratteristica lo rende un vero paradiso alpino. Il borgo si può raggiungere, oltre che a piedi, sugli sci, su uno slittino e in bicicletta, anche con la funivia, che porta su una terrazza panoramica alla vertiginosa altezza di 1.836 metri. I visitatori del posto possono stare sicuri che non si annoieranno: oltre a godersi belle passeggiate nella foresta, qui si può fare un giro in mountain bike, volare in parapendio e in deltaplano.

 

Ginostra (Sicilia)

© Realy Easy Star/Tullio Valente / Alamy Stock Photo

Белые дома и черные скалы придают рыбацкой деревушке, что таится в юго-западной части острова Стромболи с никогда не спящим вулканом, непревзойденный шарм. Доехать до нее можно только по морю. Пристань была открыта в 2004 году и требует постоянного терпеливого обслуживания, потому что подвержена частым штормам. До этого доступ в Джиностру осуществлялся через самый маленький в мире порт Пиртузо, вмещавший лишь одну лодку за раз. Крайне узкие тропинки не позволяют использовать автомобили, поэтому для перевозки вещей до сих пор прибегают к ослам и тачкам.

 

Monteviasco (Lombardia)

© Mirko Costantini / Alamy Stock Photo

Monteviasco si trova in provincia di Varese ed è meglio conosciuto con il soprannome di “appeso a un filo” perché ci sono solo due modi per arrivarci: in funivia o superando i 1442 gradini di una tortuosa salita tra castagni e faggi. Cattive notizie: la funivia non è ancora in funzione. La buona notizia, invece, è che il villaggio, situato a due passi dal confine svizzero, è molto tranquillo e le sue tinte vivaci garantiscono fotografie uniche. Inoltre, ci sono pochi posti in cui potete vedere un cielo stellato così scintillante: qui vivono soltanto 10 persone, il che significa che non c’è inquinamento luminoso.

 

Cornello dei Tasso (Lombardia)

© carlos sanchez pereyra / Alamy Stock Photo

Il borgo medievale è situato su una rupe rocciosa a strapiombo sul fiume Brembo. Si raggiunge solo a piedi, attraverso prati e campi. Il secolare isolamento ha contribuito al mantenimento dell’originario aspetto a quattro livelli degli edifici in pietra. Il nome del borgo è legato all’antica famiglia Tasso, nota sia per i talenti poetici di Torquato, autore della Gerusalemme Liberata, sia per lo spirito imprenditoriale degli altri membri, che dal XVI secolo gestirono le poste imperiali degli Asburgo e dello Stato Pontificio. Qui si trova Il Museo dei Tasso e della storia postale.

 

Stavoli di Moggio Udinese (Friuli-Venezia Giulia)

Questo borgo dal nome lungo e poetico è considerato il più isolato d’Italia. La funivia che lo collegava alla civiltà è ferma da diversi anni. Per arrivare al paesino, a quota 588 metri, è necessario percorrere un sentiero di montagna lungo un torrente, con gradini naturali a forma di tronchi e sassi, alternati a tappeti di foglie e muschio. Il viaggio dura circa 35 minuti a ritmo sostenuto. In alternativa potete arrivarci con un volo in elicottero. Nonostante tutte queste difficoltà, le persone vengono qui due volte all’anno per le festività del paese e la fatica della difficile salita viene ripagata dalla vista mozzafiato che li attende in cima.

 

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