Il commissario Montalbano
Miglior fiction in Italia, e questa non è un’esagerazione. Si basa sui libri del classico della letteratura siciliana del XX secolo Andrea Camilleri sulle avventure di Commissario Montalbano interpretato dall’eccezionale Luca Zingaretti. La serie ha già acquisito lo status di cult grazie ai luoghi delle riprese: Ragusa, Scicli, Noto, e tanti altri posti della Sicilia. Tutto questo mette il fiction al primo posto nella nostra classifica.
Rocco Schiavone
Grigio, cupo, freddo e incredibilmente avvincente: si può chiamare cosi questo fiction, girato ad Aosta e nelle città vicine. Il fiction è tratto dal romanzo di Antonio Manzini, dove il protagonista, il vicequestore Rocco Schiavone, è costretto a trasferirsi da Roma ad Aosta. Intricate indagini, sofferenza e il freddo di Aosta: tutto questo rende il fiction molto appassionante e interessante.
L’amica geniale
La serie, basata sui romanzi del “Quartetto napoletano” di Elena Ferrante, ci porta nella Napoli del dopoguerra, povera, colorata e imprevedibile. Lenù e Lila sono due amiche inseparabili, sebbene abbiano caratteri completamente opposti. Per la loro tenera età, le bambine vedono e capiscono molto, in quanto circondate dagli avvenimenti violenti e distruttivi dei tempi in cui vivono. L’atmosfera degli anni ’50 è dipinta perfettamente, come se stessimo sfogliando un vecchio album di fotografie ingiallite.
Made in Italy
La protagonista di questa serie, invece, incomincia il suo viaggio nel mondo del giornalismo di moda nella Milano più florida e bohémienne degli anni ’70. Proprio nel momento in cui la moda italiana ha iniziato a conquistare il mondo. Ogni episodio contiene la storia e le caratteristiche di una particolare casa di moda o stilista: Krizia e Missoni, Fiorucci e Armani, Versace e Ferret. Durante le riprese della serie, che si sono svolte principalmente a Milano, ma anche a Roma (nell’episodio con Valentino), in Marocco e a New York, molti dei personaggi erano vestiti con abiti autentici dell’epoca.
Il nome della rosa
L’adattamento televisivo in co-produzione italo-tedesca del romanzo iconico di Umberto Eco ha riunito attori come John Turturro, Rupert Everett e Alessio Boni. Le riprese si sono svolte in Abruzzo: nelle gole di Fara San Martino, in cui si trova un monastero benedettino, e nel castello di Roccascalegna, posto sulla cima di una sporgenza rocciosa. Altri episodi sono stati girati a Perugia e Bevagna (Umbria), al parco archeologico di Vulci e nella città fantasma di Civita di Bagnoregio (Lazio), mentre chiese e monasteri sono stati riprodotti negli studi di Cinecittà a Roma.
Marco Polo
Questa serie, che racconta il viaggio del mercante veneziano Marco Polo, pieno di avventure e pericoli, non punta a ricostruire la vicenda con accuratezza storica, seppur sia basata sul suo “Il Milione”, ma piuttosto in chiave mitologica. I miti dei coraggiosi eroi che viaggiano in terre lontane e inesplorate hanno sempre attratto il pubblico. Alcuni episodi sono stati girati a Venezia, dove hanno persino costruito una luna artificiale da avere sempre a disposizione per illuminare l’acqua dei canali. Gli episodi ambientati in Asia sono stati invece girati in Kazakistan e Malesia.
The New Pope
Dopo “The Young Pope” Paolo Sorrentino, vincitore del premio Oscar, ci ha reso felici con una nuova serie con John Malkovich nei panni del protagonista (senza farci salutare Jude Law). 22 settimane di riprese, 4500 costumi, 500 croci e 9 mila comparse. È stato fatto un lavoro gigantesco per riprodurre il Vaticano, la sua architettura (compresa la Basilica di San Pietro e la Cappella Sistina), gli interni (con una copia della Pietà di Michelangelo) e gli abiti. E non solo: questa volta la storia da Roma ci porta anche a Venezia, a Villa Lante a Bagnaia e alla stazione sciistica di Cortina D’Ampezzo.
I Medici, signori di Firenze
La serie è costruita intorno alla lotta per il potere e alle aspirazioni amorose di vari rappresentanti della famiglia dei Medici, signori della citta nella seconda metà del XV secolo. Come suggerisce il titolo, molte delle scene sono state girate a Firenze, all’interno di edifici solitamente inaccessibili ai registi come la Basilica di San Lorenzo, il Palazzo del Bargello, la Cattedrale di Santa Maria del Fiore, il Battistero e Palazzo Vecchio (e poco importa che gli affreschi mostrati furono dipinti solo un secolo dopo gli eventi descritti). Sono stati coinvolti nelle riprese anche i comuni di Montepulciano, Viterbo, Pienza, Bagno Vignoni, Caprarola, Pistoia e altri.
I Segreti di Borgo Larici
Questa miniserie ci mostra una nuova interpretazione dell’intramontabile fiaba di Cenerentola. Nord Italia, anni ’20 del secolo scorso. Lui è figlio di un ricco industriale tessile che non vuole continuare l’attività del padre. Lei è figlia di lavoratori e fa la maestra in un quartiere povero. Entrambe le famiglie si oppongono all’impossibile storia d’amore cui si aggiungono affari oscuri, terribili segreti, omicidi e intrighi. I 6 episodi sono stati girati a Torino, Chieri, Cuneo, al castello di Racconigi, nel monastero di Collegno, nell’ex manifattura tabacchi di Corso Regio e nella villa Malfatti a San Giorgio Canavese.
Suburra
Nell’antica Roma, Suburra era il nome di un quartiere malfamato, situato tra i colli Quirinale, Viminale, Cispio ed Esquilino. Vi si trovavano, al tempo, tane di banditi, mercanti e prostitute. Ai giorni nostri c’è la mafia romana, insensata e spietata nella sua divisione del territorio, che viene vividamente rappresentata nella prima serie italiana per Netflix. Sullo schermo vedrete la frazione litoranea di Roma (Ostia), i dintorni della Stazione Termini, lo stadio a Tor Vergata, progettato da Calatrava e subito abbandonato, il quartiere Fiera di Roma-Eur e il quartiere centrale Monti.