Sacra di San Michele (Piemonte)
In Val di Susa sulla cima del monte Pirchiriano, a 962 metri sul livello del mare, si erge un maestoso complesso architettonico costruito tra il 983 e il 987. Si tratta di un’antichissima abbazia, la Sacra di San Michele, che ispirò Umberto Eco nella descrizione dell’abbazia benedettina in cui lo scrittore ambientò le vicende di uno dei suoi più noti romanzi: “Il nome della Rosa”. Da qui si possono ammirare la magica Torino e il panorama mozzafiato della valle. Si raggiunge a piedi attraverso la Scalone dei Morti (nella nicchia centrale fino al 1936 erano custoditi alcuni scheletri di monaci) e il Portale dello Zodiaco, con gli stipiti decorati da rilievi raffiguranti i segni zodiacali.
Villaggio di Ginostra (Sicilia)
Ciò che rende Ginostra, un incantevole villaggio sull’isola di Stromboli (famosa per il vulcano ancora attivo), un luogo particolarmente isolato in cui il tempo si è fermato è che questa località è raggiungibile solo via mare. La magia è percepibile già dall’approdo al porticciolo, chiamato “il Pertuso”, ossia il buco, il porto più piccolo esistente al mondo che permette l’accesso solo ad una barca per volta – verificate sul Guinness dei primati per averne conferma. Una meta davvero ideale per chi vuole lasciarsi alle spalle il rumore della città e sostituirlo con il suono del mare, della natura e degli zoccoli dei muli.
Spiaggia Cala Goloritzè (Sardegna)
Incontaminata, selvaggia e paradisiaca. Parliamo di Cala Goloritzè, una spiaggia straordinaria della costa orientale sarda scelta da numerosi registi per film e spot pubblicitari. Per conquistare questa meravigliosa spiaggia occorre fare una bella camminata in mezzo a una ‘giungla’ mediterranea, che fa di questo un posto unico, fiancheggiato da rocce, grotte e lecci, poco affollato e ideale per delle vacanze tranquille. È veramente un piccolo paradiso per gli amanti della natura, del trekking e del sub. Vietato raccogliere sassolini e sabbia – rischiate multe salatissime!
Macugnaga (Piemonte)
Macugnaga è un piccolo paese alpino, situato ai piedi della spettacolare parete orientale del Monte Rosa e immerso nella natura selvaggia. Estate e inverno ci regalano paesaggi mozzafiato, con verdi pascoli della Val d’Ossola, ghiacciai montani e alte cime da conquistare. Un centro tranquillo, con poco più di 600 abitanti, offre tante attività ed escursioni per movimentare le giornate: dal Museo della Montagna e del Contrabbando alla Miniera d’Oro della Guia, dai romantici chalet ai laghetti magici. Si consigliano comode scarpe da montagna e ritmi lenti e rilassanti suggeriti dal paesaggio circostante.
Isola di Zannone (Lazio)
È una stupenda isola disabitata che dal 1979 fa parte del Parco Nazionale del Circeo. L’isola ha conservato, unica tra le Ponziane, una copertura vegetale praticamente intatta. È un ambiente incontaminato ricco di flora e fauna, che ospita molte specie endemiche (se siete fortunati potete incontrare la farfalla di Ponza). Pensate che nell’Isola è vietato il pernottamento, ma questo non deve scoraggiare: è raggiungibile via mare in pochissimo tempo dalle isole o penisole adiacenti. È imperdibile una passeggiata lungo il sentiero realizzato dai monaci Benedettini, che inerpicandosi nella vegetazione porta ai ruderi di un convento risalente al XII secolo chiamato del Santo Spirito: da qui si gode di un panorama magnifico su tutto l’Arcipelago Pontino.
Riserva integrale di Sasso Fratino (Emilia-Romagna)
Per svuotare la mente e liberarvi dallo stress vi invitiamo a fare una passeggiata nella faggeta di Sasso Fratino. I suoi faggi possono superare i quattro e, addirittura, i cinque secoli di età (è anche possibile incontrare alberi coevi di Cristoforo Colombo e Leonardo da Vinci). Sasso Fratino è la prima Riserva Integrale istituita in Italia e risale al 1959. Qui, a cavallo dell’Appennino Tosco Romagnolo, si nascondono ancora foreste ben conservate, dove la mano dell’uomo non si è fatta sentire. L’accesso a Sasso Fratino è interdetto, se non per motivi di studio, mentre l’area circostante, comprendente anch’essa tratti di foreste vetuste di notevole valore, è accessibile tramite la rete sentieristica del Parco Nazionale.
Eremo di San Colombano (Trentino-Alto Adige)
Se c’è qualcuno che ne sa qualcosa di luoghi isolati e difficili da raggiungere, sono sicuramente gli eremiti. L’eremo di San Colombano, costruito tra la fine del X secolo e gli inizi del XIV, sorge in una posizione spettacolare, incastonato a metà altezza su uno strapiombo di circa 120 metri. Protetto dalle intemperie da un tetto naturale in roccia, è dedicato al Santo che, narra la leggenda, vi giunse e vi uccise il drago che provocava la morte dei bambini battezzati nelle acque del sottostante torrente. I primi insediamenti risalgono addirittura al 753: a quel tempo alcuni monaci eremiti utilizzavano le grotte circostanti per isolarsi dal mondo. Oggi per raggiungere questo luogo impervio (ed anche una perfetta forma fisica) si sale una scala di 102 gradini scavati direttamente nella roccia.