10 ragioni per visitare l’Emilia-Romagna

 

1. Visitare Bologna, le torri degli Asinelli e Garisenda e l’Università più antica d’Europa

Veduta aerea del centro della città dalle Due Torri

L’antica Bologna ha saputo conservare intatta la sua architettura medievale e il suggestivo centro storico, tra i più estesi in Europa, con i portici (ce ne sono ca. 40 kilometri), le case gentilizie e le torri. Le più note e alte delle venti rimaste sono la Torre degli Asinelli e la Torre della Garisenda, edificate per volere di nobili ghibellini nel XII secolo, per importanti funzioni militari, ma anche per rappresentare con la loro imponenza il prestigio sociale delle famiglie. Salendo i 498 scalini che vi portano in cima all’Asinelli e potrete guardare la città dall’alto per scoprire quanto sia “turrita” ancora oggi. Scendendo dalle Due Torri arriverete lungo via Zamboni, la strada universitaria per eccellenza, che ospita Dipartimenti, lo storico Teatro Comunale e i celebri Musei Universitari. Qui nel 1088 fu fondata la prima università d’Europa, riconosciuta formalmente come l’Alma Mater di tutte le università del mondo, e dove hanno trascorso periodi di studio Dante Alighieri, Francesco Petrarca, Coluccio Salutati, Pico della Mirandola e Leon Battista Alberti, Nicolò Copernico e molti altri personaggi illustri.

 

2. Visitare il museo della Ferrari a Maranello

Museo della Ferrari a Maranello © Kosarev Alexander / Shutterstock

Vero e proprio custode del mito automobilistico, il museo si trova a circa 300 m dagli stabilimenti Ferrari di Maranello, vicino Modena. È nato nel 1990 con il nome di Galleria Ferrari e raccoglie al suo interno le auto, le immagini e i trofei che ne hanno scritto la storia. L’esposizione include le vetture Ferrari, circa 40 modelli a rotazione, tra le quali la prima Ferrari, la 125 S del 1947; i modelli monoposto e stradali più recenti; diverse sale dedicate alla F1 dove si può capire cos’è la telemetria e come guida un pilota in corsa. Infine si possono vedere le macchine Campioni del Mondo dal 1999 al 2008 nella Sala delle Vittorie. Vi aspettano una Sala Cinema con proiezione di filmati tematici, i simulatori di F1, semiprofessionali per gli adulti e ricavati da autentiche F1 per i bambini e ragazzi e molte altre attrazioni. Per visitare anche il Museo Enzo Ferrari a Modena, con oggetti e arredamento originali, potrete prendere la navetta che parte dal piazzale del Museo Ferrari di Maranello ogni 45 min.

 

3. Scoprire gioielli del Romanico Europeo a Modena e del Rinascimento a Ferrara

Cattedrale di San Giorgio, Ferrara

Una delle eccellenze del patrimonio artistico di Modena è sicuramente l’arte romanica. Il complesso del Duomo, Piazza Grande e la Torre campanaria detta la Ghirlandina, in pieno centro storico di Modena, è stato riconosciuto il Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco nel 1997. Il Duomo, cominciato nel 1099, gioiello e indiscusso capolavoro del grande architetto Lanfranco e del grande Maestro scultore Wiligelmo, è uno dei massimi monumenti del Romanico europeo, e continua a stupire per la sua mistica e genuina bellezza.

Ferrara è stata una delle corti più sfarzose del Rinascimento. Gli Estensi, che la governarono per tre secoli, le diedero l’aspetto che ancora oggi conserva: una struttura unica che armoniosamente fonde l’architettura medievale e quella rinascimentale. Proprio per questa sua caratteristica, è stata riconosciuta dall’Unesco, insieme al suo Delta del Po, Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 1995. Da non perdere tra i gioielli di Ferrara il Castello Estense, antica residenza dei duchi d’Este; il Palazzo dei Diamanti; il Palazzo Schifanoia con il suo splendido e mistico Salone dei Mesi affrescato nel XV secolo dai pittori dell’Officina Ferrarese.

 

4. Scoprire Parma, la Città di Verdi e Toscanini

Battistero di Parma © vvoe / Shutterstock

La presenza della musica nella storia di Parma è varia e riccamente conosciuta: la vivacità d’iniziativa e la passione collettiva le assegnano di buon diritto un posto di rilievo tra le capitali della musica. Questa tradizione è oggi presente con la grandissima varietà di offerte proposte: l’Auditorium Paganini, la Casa della Musica, la Casa natale e il museo Arturo Toscanini, la Casa del suono e non ultimo il Teatro Regio. Per gli appassionati della musica lirica è imperdibile una sera al Teatro nella stagione d’opera invernale o in occasione del Festival Verdi, che si tiene in ottobre. La casa dove nacque il grande direttore Arturo Toscanini (1867-1957) si trova a Parma, ed adesso è adibita a casa museo il cui percorso espositivo dedicatogli riunisce edizioni musicali e numerosi oggetti appartenutigli.

 

5. Ammirare i mosaici romani di Ravenna

Basilica San Vitale © JIPEN / Shutterstock

Ravenna, la città del mosaico, è stata eletta tre volte capitale: dell’Impero Romano d’Occidente prima, del Regno goto sotto Teoderico poi, e per ultimo dell’Impero bizantino in Europa. Sono ben otto gli edifici che nel 1996 sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

Da ricordare il Mausoleo di Galla Placidia, tanto semplice e modesto all’esterno, quanto riccamente decorato all’interno con mosaici, la cupola del Battistero Neoniano al cui centro è dipinta la scena del battesimo di Gesù Cristo, la Basilica di S. Apollinare in Classe, la più grande basilica paleocristiana con le decorazioni originarie, la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo con il più grande ciclo monumentale dedicato al Nuovo Testamento e infine il Mausoleo di Teodorico, costruito nel 520 d.C., in blocchi di pietra d’Istria.

 

6. Prepararsi a un’esperienza culinaria sconvolgente: dal Parmigiano Reggiano all’Aceto Balsamico di Modena fino al Prosciutto di Parma

Stagionatura del Parmiggiano-Reggiano © Alessandro Cristiano / Shutterstock

Il Parmigiano-Reggiano è il re dei formaggi, che si produce oggi come nove secoli fa con gli stessi ingredienti e la stessa tecnica. La rigida disciplina nella produzione, lo stretto legame con la zona di origine, l’impiego del latte crudo sono le caratteristiche fondamentali che lo distinguono da qualsiasi altro prodotto caseario d’imitazione. Durante la stagionatura tanto lunga (minimo 12 mesi) il formaggio acquista la sua tipica struttura granulosa, la frattura a scaglia e diventa friabile e solubile.

Non si può poi passare da Modena senza avere gustato il suo famoso prodotto tipico, l’aceto balsamico tradizionale, squisito condimento ottenuto dal mosto d’uva cotto, invecchiato a lungo in botti di legno. Un’occasione imperdibile per scoprire alcuni segreti della sua produzione è visitare una delle tante aziende agricole che aprono le loro acetaie su appuntamento.

Infine grande protagonista della gastronomia parmigiana è il Prosciutto di Parma. È necessario che l’intera lavorazione debba avvenire in un’area della provincia di Parma posta ad almeno 5 km dalla via Emilia, a sud di essa e a un’altitudine massima di 900 metri. La zona è delimitata a est dal fiume Enza e a ovest dal torrente Stirone, dove si verificano le condizioni climatiche ideali per l’asciugatura e la stagionatura naturale del Prosciutto. Fondamentale è il cosiddetto Marino, il vento che proviene dal mare e che viene lasciato entrare dove i prosciutti sono a stagionare aprendo letteralmente le finestre.

 

7. Sentire il rombo delle auto d’epoca nella storica Mille Miglia

Ferrari 750 Monza alla “Mille Miglia” © claudio zaccherini / Shutterstock

«La “Mille Miglia” è stata una corsa di lunga distanza, effettuata su strade aperte al traffico per ventiquattro volte dal 1927 al 1957, e dal 1977 rivive sotto la forma di gara per auto d’epoca. Possono partecipare solo le vetture, prodotte non oltre il 1957, che avevano partecipato alla corsa originale. Oggi il percorso, a forma di “otto” da Brescia a Roma e ritorno (su una distanza di circa 1.600 km corrispondenti a circa mille miglia), ripete quello della gara originale, con alcune modifiche, mantenendo però costante il punto di partenza e arrivo in Viale Venezia a Brescia. La Mille Miglia non è solo una corsa di macchine storiche, ma è una rievocazione storica nel magico scenario del territorio italiano, coniugando sport e ambiente, storia e arte d’Italia.

 

8. Visitare i castelli del Ducato di Parma e Piacenza

Castello di Torrechiara

Dall’Appennino al grande fiume Po, si snodano ventitré magnifici manieri e dimore storiche tra le più belle d’Italia. Sono denominati i Castelli del Ducato di Parma e Piacenza, uno stato italiano esistito dal 1545 al 1859, con una pausa dal 1809 al 1814, e governato da dinastie nobili tra cui i Farnese, i Borbone di Parma, i Visconti, i Gonzaga, gli Sforza, i Pallavicino, i Sanvitale e altri. Questi sono alcuni dei tesori più belli e preziosi delle province di Parma e Piacenza, e si nascondono fra boschi e vigneti. In alcuni casi vi si può anche alloggiare e fare un viaggio a ritroso nel tempo dal Medioevo al Rinascimento, dal Seicento Barocco al secolo dei Lumi, dal romantico Ottocento alla Belle Epoque fino al Novecento. Dal 1999 le storiche dimore sono state unite nell’Associazione che garantisce la loro apertura al pubblico e propone diversi itinerari alla scoperta delle leggende e dei segreti di questi luoghi. Tra tutti i gioielli non perdete la Rocca Sanvitale di Fontanellato, che racchiude la saletta dipinta dal Parmigianino nel 1524 con il mito di Diana e Atteone.

 

9. Scoprire Comacchio, “la piccola Venezia”

Centro storico di Comacchio © LIeLO / Shutterstock

La leggenda vuole che questo paese sia sorto su 13 isolotti. Per questi motivi la cittadina è anche nota come “la piccola Venezia” o “Venezia in miniatura”. E’ famosa per i suoi sette lidi che si spargono lungo la costa del fiume Reno da Nord a Sud. Scoprite la città in barca, sulle caratteristiche “batane”, con servizio gratuito offerto dalle associazioni volontarie i cui attracchi sono posti all’ombra del celebre Trepponti, simbolo di Comacchio; potrete fare una passeggiata lungo il Loggiato dei Cappuccini, assaggiare l’anguilla, preparata in mille modi, specialità locale, e i gustosissimi antipasti a base di cappe sante, canocchie e vongole. Non perdete infine l’antica Manifattura dei Marinati, ristrutturata e tornata in funzione, nella cui “Sala dei fuochi” ci sono 12 camini per la cottura allo spiedo delle anguille prima della marinatura. A inizio ottobre si svolge la famosa Sagra dell’Anguilla, con degustazioni e spettacoli di strada.

 

10. Assaporare il fascino malinconico di Rimini d’inverno

Rimini d’inverno

Rimini è la più grande stazione turistica balneare della Riviera Adriatica. Questo piccolo scrigno d’arte, che ha 2000 anni di storia, è un crocevia di culture di cui conserva antiche e preziose testimonianze. Vi sorprenderà con i suoi monumenti della signoria dei Malatesta, con i percorsi legati a Fellini e la scenografia dei suoi film, con i tanti parchi divertimento e con la magia delle nebbie invernali.

Non perdete il centro storico che brulica di cantinette, pub e ristorantini, in particolare la zona della Vecchia Pescheria in piazza Cavour, punto d’incontro durante tutto l’anno.

Da visitare i suoi tesori d’arte che vanno dal periodo romano a quello rinascimentale: l`Arco d`Augusto, il Ponte di Tiberio, Castel Sismondo, il Tempio Malatestiano e il sito archeologico della “Domus del Chirurgo”. Se cercate le proposte del benessere, Vi consigliamo RiminiTerme, centro all’avanguardia per il benessere del corpo e della mente. E alla fine immergetevi nel mondo dei parchi tematici (la Riviera Romagnola ne conta il maggior numero in tutta l’Europa). Potrete passare una giornata all’ “Italia in miniatura”, una spettacolare rappresentazione dell’Italia in scala con 272 perfette riproduzioni, dove si può persino navigare fra i canali di una realistica Venezia.

 

Luogo
Emilia-Romagna
Parole chiave
10 ragioni, Rimini

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