A primo impatto l’agglomerato urbano della città si mostra sobrio e moderno con la cortina di palazzi, edificati negli ultimi decenni, che scendono giù fino a valle e nella zona settentrionale. Dietro di essi si apre il cuore antico della città ricco di storia e affascinanti testimonianze millenarie.
Il centro storico
L’antico centro storico è arroccato nella parte alta della città, accessibile anche attraverso le scale mobili di cui Potenza è munita. Il cuore della città, che conserva ancora preziose testimonianze delle mura e delle porte d’ingresso medievali, è segnato da Piazza Mario Pagano, dove si affaccia il Teatro dedicato al musicista lucano Francesco Stabile, un gioiello di architettura neoclassica che nelle sue linee in piccolo ricorda il teatro San Carlo di Napoli e dalla sinuosa e stretta via Pretoria, il “salotto” della città come amano chiamarla i potentini, luogo prediletto degli incontri e delle passeggiate serali. I vicoletti, gli angoli e gli slarghi, numerosi nella città, permettono al visitatore curioso di incontrare piccole botteghe e prestigiosi palazzi storici, di riconoscere i segni di una storia millenaria segnata dalla caparbietà dei potentini di ricostruire la città nonostante i numerosi terremoti che l’hanno più volte distrutta.
La Torre del castello
All’estremità est del centro storico si erge solitaria, come unica testimone di secoli di storia e circondata da ampi spazi verdi, la Torre del castello. Maestosa con i suoi 20 metri di altezza è composta da tre piani, più una parte interrata ed oggi dopo i recenti restauri è adibita a galleria d’arte. Il castello non più esistente fu l’antica dimora dei vari feudatari della città. Nel 1626 Carlo Loffredo e Beatrice Guevara, ultimi feudatari, lo donarono ai frati Cappuccini che lo adibirono a lazzaretto.
L’impianto del Castello ha subito, negli ultimi quattro secoli, innumerevoli cambiamenti di destinazione e conseguenti modifiche, da Ospizio a Caserma, da Ospedale ad un lungo abbandono fino alla sua demolizione.
Il Museo Archeologico Nazionale
A Potenza nella prestigiosa sede di Palazzo Loffredo, edificio nobiliare del XVII secolo, è allestito il Museo Archeologico Nazionale della Basilicata, dedicato a Dinu Adamesteanu archeologo rumeno che fu il primo soprintendente della Basilicata, con un’esposizione di oltre duemila metri quadri che illustra l’evoluzione culturale della Basilicata antica dalla fase antecedente alla colonizzazione greca sino alla conquista da parte dei Romani.