Questa piccola isola della laguna è oggi occupata dal monastero dei monaci armeni dell’ordine dei Mekhitaristi che s’installarono qui nel 1717. Inizialmente l’isola fu sede di una comunità di Benedettini, poi casa di lebbrosi e alloggio per malati e poveri.
Dal XVIII secolo, dunque, l’isola ospita una delle più importanti comunità armene del nostro Paese, custodendone l’impressionante patrimonio culturale raccolto e prodotto nel corso dei decenni. Con una tipografia interna, una biblioteca che conserva tuttora manoscritti rari e con una serie di opere artistiche di enorme valore donate da fedeli e devoti, San Lazzaro degli Armeni è uno scrigno di inestimabile valore sopravvissuto, in virtù della sua eccezionale produzione scientifico-letteraria, anche alle soppressioni monastiche d’epoca napoleonica.
Oggi il monastero è aperto quotidianamente a visite guidate che, ogni pomeriggio alle 15.25, orario d’attracco del vaporetto che arriva da San Marco, conducono i visitatori per circa due ore alla scoperta dei segreti dell’isola e dei suoi discreti abitanti. Tra le meraviglie da non perdere le tele del Tiepolo, una candida scultura del Canova, una singolare mummia egiziana e il colorato roseto dove i monaci raccolgono i petali dei fiori che usano per produrre la profumata vartanush, marmellata a base di rosa.
Informazioni
Mezzi pubblici: Linea 20, da San Marco san Zaccaria, fermata San Lazzaro degli Armeni.
Orari di apertura: Per visitatori singoli, entrata unica senza prenotazione, con visita guidata tutti i giorni ore 15.25 (partenza da San Zaccaria linea ACTV 20 ore 15.10).