Tuttavia anche i turchi preservarono l’immenso mosaico che ricopre tutto il pavimento della chiesa della Cattedrale di Santa Maria Annunziata come un opulento tappeto di pietre colorate. Si distende per 16 metri, dall’ingresso all’altare.
Realizzato fra il 1163 e il 1165 dal monaco Pantaleone, è il più grande d’Europa, quasi integro.
Il Mosaico offre uno spaccato della cultura del Medioevo con numerosi riferimenti teologici, talvolta oscuri.
La figura centrale e’ l’Albero della vita, lungo il quale si dipanano le principali rappresentazioni. Al vertice dell’albero, vi è l’immagine del Peccato originale e cioè la cacciata di Adamo ed Eva dal giardino dell’Eden con il serpente del peccato che insidia Eva.
Al di sopra si trovano in sedici medaglioni, che rimandano ad animali o figure umane mitiche: un Toro, un Behemot, un Leviatano ,un Dromedario, un Elefante una Lonza con volpe insanguinata, un’Antilope, un Centauro, un Cervo ferito, un Unicorno, la Regina di Saba, il Re Salomone, una Sirena, un Leopardo e un Ariete.
Presenti inoltre i protagonisti di leggende medievali, Re Artù e Alessandro Magno, e personaggi dei miti pagani, come Sansone, Diana, Atlante. Dentro una serie di cerchi sono rappresentati i dodici mesi dell’anno con i lavori relativi alle diverse stagioni, cioè la vita terrena e quotidiana. Altrove è evocata la vita nell’aldilà, l’Inferno e il Paradiso.
La grande complessità dell’opera ha reso difficile anche per i maggiori studiosi individuarne il significato complessivo.