La committenza della ricostruzione e della decorazione spetta a Francesco I d’Este, il duca che, dopo la perdita di Ferrara nel 1598, creò la nuova immagine di Modena capitale dello stato e riportò sulla scena politica europea il ducato estense di Modena e Reggio Emilia.
Il palazzo, denominato anche “Delizia” per la sua architettura impreziosita da fontane e circondata da spazi verdi, per la bellezza delle decorazioni nei suoi ambienti e per il felice inserimento nell’ampia vallata del Secchia, rappresenta un vero gioiello della cultura barocca dell’Italia settentrionale.
![Foto: gazzettadimodena.it](https://it.latuaitalia.ru/wp-content/uploads/2016/09/Il-Palazzo-Ducale-di-Sassuolo_modenabimbi.it_.jpg)
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Gli ambienti furono dipinti da un’équipe di artisti straordinari che ben interpretarono lo spirito ambizioso e mecenatistico di Francesco I, fra i quali il francese Jean Boulanger, pittore ufficiale della corte estense ed alcuni tra i maggiori pittori quadraturisti bolognesi come Angelo Michele Colonna e Agostino Mitelli ed un gran numero di abili decoratori e plasticatori, tra i quali Luca Colombi e Lattanzio Maschio.
Nelle pareti e nei soffitti delle sale si intrecciano temi allegorici ed episodi della storia estense, si incontrano eroi mitologici e della letteratura classica e cavalleresca, tutti uniti per esprimere il programma esaltante della nobiltà e del “buon governo” estense. Le raffigurazioni sono inserite all’interno di “quadrature”: una delle prove meglio riuscite dell’architettura dell’inganno.
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Uno studiatissimo effetto prospettico e una sorprendente moltiplicazione virtuale degli spazi che dimostra quanto fosse alta la passione per la capacità della pittura nell’imitare artificiosamente i materiali e la natura.
La peschiera ducale o Fontanazzo: gazzettadimodena.it
Nelle tredici nuove sale che completano il percorso del piano nobile del Palazzo Ducale di Sassuolo, restaurate nel 2012, sono state allestite 374 opere (311 dipinti e 63 sculture) provenienti dai depositi della Galleria Estense di Modena, quasi tutte finora mai esposte al pubblico.