San Maurizio al Monastero Maggiore: la ‘Cappella Sistina’ di Milano

A pochi minuti dal Duomo di Milano incontriamo quello che è stato il più importante Monastero benedettino femminile fino al 1798: siamo in corso Magenta al numero 13.

 

Questa splendida Chiesa ha le sue origini tra l’VIII e il IX secolo d.c. e nel ‘500 viene ricostruita, assumendo le attuali caratteristiche. Di questo periodo sono anche le decorazioni al suo interno, che comprendono un vasto ciclo di affreschi di scuola leonardesca e le mirabili opere di Bernardino Luini e figli.

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Primo segno distintivo della struttura è la divisione in due parti: un’aula anteriore e una, più grande, posteriore separate da una parete senza porte di comunicazione.

Stiamo appunto parlando di un Monastero di clausura, in cui l’aula anteriore era destinata ai fedeli mentre quella posteriore era riservata esclusivamente alle monache del monastero, per le quali vigeva il divieto assoluto di oltrepassare la parete divisoria e con il permesso di ‘assistere’ alle funzioni religiose solo attraverso una grata posta nell’arco sopra l’altare – la grata fu poi ristretta per ordine di Carlo Borromeo con l’intento di rendere ancora più rigido il regime claustrale.

Altra particolarità dell’edificio è l’imponente decorazione ad affresco iniziata nei primi decenni del ‘500 ad opera di artisti appartenenti alla scuola di Leonardo e proseguita con l’incarico a Bernardino Luini da parte della potente famiglia Bentivoglio, sponsor di gran parte dei lavori in essa contenuti.

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Gli affreschi riempiono interamente di colore ogni parete e raccontano vite di Santi e storie della Passione, ma anche la quotidiana vita di corte, come si può vedere nei ritratti della famiglia Bentivoglio, protettrice e benefattrice degli artisti.

Molto apprezzato dall’aristocrazia dell’epoca, Bernardino Luini è stato l’artefice di gran parte delle realizzazioni artistiche e il risultato di quest’opera magistrale ha reso la Chiesa meritevole, a giusta ragione, dell’appellativo di ‘Cappella Sistina’ di Milano.

Attualmente l’area occupata dal complesso restante è sede del Museo Archeologico, che ingloba anche la Cripta della Chiesa nel suo percorso di visita. Al posto della grata originale fu collocata la pala d’altare ‘L’adorazione dei Magi’, che ancora oggi possiamo ammirare. Ben quattro delle figlie della famiglia Bentivoglio furono destinate al convento di San Maurizio e una tra queste (Alessandra) ne fu la badessa.

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  • Qualche cenno storico: il convento fu soppresso nel 1798 e adibito prima a caserma, poi a scuola femminile e poi ancora ad ospedale militare nel corso dell’Ottocento. In seguito, per motivi urbanistici, venne abbattuto il chiostro maggiore e i bombardamenti della II Guerra Mondiale distrussero in parte anche il secondo.
  • Curiosità: la costruzione della chiesa pare ebbe inizio nel 1503, data incisa su una pietra ritrovata nell’abside.
  • Approfondimenti: celebre anche per il suo organo del 1554, la chiesa è sede di eventi culturali e raffinati concerti, tra i quali ‘Milano artemusica’.

 

Luogo
Lombardia
Parole chiave
chiese, Milano

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