La Valtellina non somiglia a nessun altra regione vinicola in Italia.
Per adattare i ripidi pendii montagnosi alla coltivazione dei vigneti la gente da secoli costruiva delle terrazze che di seguito venivano rafforzate con i muri fatti a secco. Se si aggiunge la lunghezza di tutti i muri ci saranno 2500 km! La Valtellina con le sue terrazze uniche è un candidato da inserire nella lista del Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Quasi tutti i pendii dove ci sono i vigneti sono esposti a sud. Ma la viticoltura resta un lavoro molto faticoso, tutti i lavori vengono fatti a mano. Le montagne di granito hanno uno strato superficiale molto sottile e povero fatto di terreni sabbiosi e limosi che poco trattengono l’umidità. I vigneti sono allevati ad un’altezza fino a 700 metri. Il clima qui è montuoso, continentale. La Valtellina viene chiamata la terra di vinificazione eroica e non sono delle parole vuote.
In queste condizioni difficili è il vitigno Nebbiolo che è riuscito a soppraviverci, noto come Chiavennasca. E’ possibile che il Nebbiolo nacque in Valtellina e non in Piemonte, come adesso viene associato.
Il DOCG Valtellina Superiore esiste dal 1998, ma è preceduto da una storia che conta più di duemila anni. Per primi furono i romani a costruire le terrazze sulle colline per coltivare la vite, ma la cultura del vino in Valtellina probabilmente esisteva ancora prima. Nei primi secoli del Medioevo fu il potente monastero di Sant’Ambrogio di Milano che possedeva i vigneti: i monaci non ci sarebbero arrivati se non avessero considerato queste terre adatte alla vinificazione eccezionale. Nel XIII secolo in Valtellina il vino fu usato come denaro. I vigneti furono considerati un possesso prezioso e prestigioso. Leonardo da Vinci scrisse che la Valtellina “circondata dalle montagne alte e minacciose dà vini potenti e in gran numero.”
Dalla metà del XVI alla fine del XVIII secolo la Valtellina faceva parte della regione svizzera Lega Grigio. Era l’epoca d’oro dell’enologia locale. I vini venivano ampiamente esportati in Europa centrale e settentrionale e consegnate alla Corte reale.
La DOCG Valtellina Superiore occupa solo i migliori settori legati al vino storico della Valtellina e deve avere un minimo di 90% di Nebbiolo e deve essere invecchiato per due anni.
Da assaggiare
Mamete Prevostini iniziò la produzione del vino per il proprio ristorante. 70 anni dopo il ristorante Crotasc sempre attira moltissimi visitatori con la cucina montanara, il business principale della famiglia ora è la produzione del vino. Prevostini possiedono vigneti in diverse parti della Valtellini. Sommarovina proviene dalla zona Sassella dove il vitigno sta all’altezza di 350-400 metri s.l.m.
Il vino è caratterizzato dal colore rosso rubino trasparente. Il sapore è liscio, con note di lamponi. Il gusto è bilanciato e fresco, leggermente tannico. Da gustare con la carne arrosta. 4 stelle.
Testo di Eleonora Scholes, creatrice di SpazioVino.com, la prima testata in Rete che racconta i vini italiani come parte del modo di vivere.