A fine febbraio si tiene a Saracena la sagra di San Leone: tavolate piene di formaggi della zona, salumi, e altre specialità vengono allestite per le vie, e l’assaggio è gratuito e quasi obbligatorio. Gli abitanti e i turisti si aggirano fra i grandi falò accesi a ogni angolo per gustare i magnifici piatti locali, accompagnandoli al Moscato di Saracena e ascoltano la vivace musica tradizionale suonata da gruppi locali.
Il Moscato di Saracena è un vino antico, ancora prodotto secondo la tradizione: l’uva moscatello viene essiccata, quindi gli acini migliori, selezionati accuratamente, vengono spremuti. Nel frattempo il mosto ottenuto dalla vinificazione delle uve Malvasia, Guarnaccia e Odoacre, viene concentrato, ribollendolo fino a un terzo dal volume iniziale. Si aggiunge quindi la spremitura del moscatello e si lascia fermentare, ottenendo un vino passito giallo ambra dal sapore intenso e dal profumo di fichi secchi, miele, agrumi canditi, albicocche. Si abbina benissimo sia con dolci come amaretti e cioccolato che con formaggi locali come il caciocavallo e il pecorino stagionati.
Nel filmato si può vedere il processo di produzione del Moscato di Saracena, destinato al consumo locale; le anziane parlano il dialetto tipico di questa zona della Calabria.