Ponte dei Trepponti a Comacchio (Emilia-Romagna)
Questo speciale “ponte-fortezza” fu eretto nel 1638 per volere del cardinale Pallotta in modo da collegare quattro canali con le sue cinque scale in mattoni. Sulle torri si leggono versi delle poesie di Torquato Tasso e Ludovico Ariosto.
Ponte coperto a Pavia (Lombardia)
Il ponte sul fiume Ticino è in realtà un “remake”. È stato infatti costruito nel non così lontano 1949 sul sito dell’antenato medievale distrutto dai bombardamenti. Ma i suoi cinque archi, il tetto, le torrette e la cappella ricreano forme antiche in modo così accurato che fanno innamorare immediatamente anche gli appassionati d’arte.
Ponte del Diavolo a Cividale del Friuli (Friuli Venezia Giulia)
Secondo la leggenda, durante la costruzione di questo ponte gli abitanti del luogo si dovettero rivolgere al diavolo per chiederne l’aiuto. La struttura in pietra a due arcate di oltre 20 metri di altezza poggia sulle ripide sponde del fiume Natisone e sull’enorme masso proprio al centro di esso fin dal lontano 1442.
Ponte della Maddalena a Bagni di Lucca (Toscana)
Un altro “ponte del diavolo” si trova nelle vicinanze della città di Lucca, sul fiume Serchio. Cinque campate ad arco di diverse dimensioni gli conferiscono uno strano aspetto asimmetrico, degno delle leggende più oscure e delle fotografie più insolite.
Ponte di Fermignano (Marche)
Questo ponte in pietra a tre arcate attraversa il fiume Metauro, il quale forma in questo punto una piccola cascata, e risalirebbe all’epoca romana. È adiacente ad una torre di avvistamento medievale e se ci si mette al centro del ponte si può scorgere in lontananza in una minuscola cappella un affresco della Madonna del XV secolo.
Ponte Vecchio a Bassano del Grappa (Veneto)
A chiamarsi “Ponte Vecchio” non è solo il simbolo di Firenze. Infatti c’è un altro ponte con questo nome in una località famosa per la sua produzione di grappa. Il ponte, coperto in legno, sovrasta il fiume Brenta dall’inizio del XIII secolo, sebbene sia stato più volte distrutto (sia dalla natura che dalle persone) e poi ricostruito.
Ponte delle Torri a Spoleto (Umbria)
Dieci arcate alte 80 metri: questo ponte ad arco è stato costruito sui resti di un antico acquedotto romano. Da qui si apre una vista mozzafiato su Spoleto, descritta nel “Viaggio in Italia di Goethe”. Su entrambi i lati si innalzano le mura di una fortezza e per questo si chiama Ponte delle Torri.
Il ponte Gobbo di Bobbio (Emilia-Romagna)
Il ponte si erge sopra il fiume Trebbia e ha un caratteristico profilo curvo, per il quale ha ricevuto il suo soprannome. Vanta una lunga storia, che risale all’epoca romana antica, oltre al fatto di essere raffigurato dietro alle spalle della “Gioconda”: provate a guardare con attenzione il quadro.
Ponte a Groppello d’Adda (Lombardia)
Il ponte è unico nel suo genere, in quanto accanto ad esso si è conservata un’imponente ruota idraulica in legno. La funzione di quest’ultima era di alzare il livello dell’acqua nel Canale Martezan e trasportarla ai giardini della villa arcivescovile. Dicono che sia stato progettato dallo stesso Leonardo Da Vinci.
Ponte degli Scaligeri a Verona (Veneto)
Il ponte merlato in mattoni rossi sul fiume Adige fu costruito a metà del XIV secolo per collegare la città con Castelvecchio. È lungo 120 metri ed è l’ideale per romantiche passeggiate.