Immergersi nella storia
La Calabria vanta un patrimonio archeologico di straordinario interesse. Numerose sono le testimonianze di una storia millenaria di grande fascino, tutte da scoprire in un viaggio tra civiltà di un lontano e glorioso passato – dai Romani ai Greci ai Normanni agli Arabi. Buona parte del patrimonio archeologico è custodita nei quattro grandi parchi di Locri, Capo Colonna, Roccelletta di Borgia e Sibari, ma di grande interesse sono anche le aree archeologiche di Cirò Marina e di Monasterace Marina accanto ai tanti siti minori distribuiti sul territorio regionale.
Camminare nel Parco Nazionale della Sila
Il Parco Nazionale della Sila è stato istituito nel 1997 e abbraccia le aree forestali più alte dell’omonimo altopiano. Simbolo faunistico è il lupo appenninico. Il Parco è natura ma anche storia, cultura e tradizioni, dalla tessitura all’oreficeria, dalla pastorizia alla lavorazione dei prodotti caseari, dalle carni ai funghi porcini, mantenute vive nei paesi che punteggiano le Alpi Calabresi. È l’ambiente ideale per effettuare escursioni a piedi, in mountain-bike e a cavallo, per dedicarsi alla fotografia naturalistica, al birdwatching, al canottaggio e agli sport invernali, per i quali particolarmente attrezzate sono le località di Camigliatello Silano, Lorica e Villaggio Palumbo.
Ammirare i Bronzi di Riace
НIl Museo Nazionale di Reggio Calabria è uno dei musei archeologici più prestigiosi d’Italia, in quanto ospita numerose e significative testimonianze provenienti dalle colonie della Magna Grecia fiorite in Calabria. Fra tutti spiccano i notissimi Bronzi di Riace, due statue bronzee di dimensioni leggermente superiori al vero (altezza: 205 cm e 198 cm), di provenienza greca o magnogreca o siceliota, databili al V secolo a.C. Le due statue – rinvenute il 16 agosto 1972 nei pressi di Riace, in provincia di Reggio Calabria – sono considerate tra i capolavori scultorei più significativi dell’arte greca, e tra le testimonianze più importanti dell’arte dei grandi maestri scultori dell’età classica. Nonostante siano state fatte diverse ipotesi sulla provenienza e sugli autori delle statue, mancano ancora elementi certi che permettano di attribuire con certezza le opere a uno specifico scultore.
Passare una giornata in spiaggia a Tropea
È uno dei litorali più belli della regione, quello che da Parghelia arriva a Tropea e quindi a Capo Vaticano, fino a Nicotera, ricco di lussureggianti orti e antichi uliveti, in cui sopravvive una salda tradizione contadina. Su uno sperone di roccia a picco sul mare si affaccia Tropea, una delle mete turistiche più ambite della Calabria: incantevoli arenili si alternano, lungo la costa, a suggestive scogliere, raggiungibili solo grazie a delle scalinate che permettono di discendere l’imponente rupe su cui è arroccata la cittadina, raggiungendo il mare.
Fare un’escursione al Parco Nazionale Aspromonte
Il Parco è stato istituito nel 1989 su un massiccio granitico-cristallino dell’Appennino calabro. In quest’ultimo lembo dello stivale la natura è singolare: forte il contrasto tra la montagna e il mare che la circonda quasi fosse un’isola.
Facilmente raggiungibile da Reggio Calabria, da Bagnara, da Bovalino e da altri centri litoranei, il massiccio ha in Gambarie d’Aspromonte l’insediamento più elevato. Tappa quasi obbligatoria, a Gambarie, è il Cippo di Garibaldi: il maestoso albero è caratterizzato da un ampio incavo, dove le camice rosse fecero riposare l’eroe ferito alla gamba. Nelle immediate vicinanze è sorto un piccolo museo che ne ricorda le gesta. Esiste, inoltre, una rete organica di sentieri, realizzata dal Gruppo Gea, che offre l’opportunità di praticare attività escursionistiche.
Esplorare il Parco della biodiversità mediterranea di Catanzaro
Risorsa ambientale di straordinario valore, e insieme importante museo open air di arte contemporanea e museo storico militare, il Parco è una struttura culturale di ampio respiro ubicata in un’immensa area verde ed è caratterizzato da una ricca varietà floristica e faunistica rappresentativa dell’area mediterranea. Nel Parco si trova inoltre il Museo storico militare Brigata Catanzaro, dedicato alla Brigata Catanzaro: custodisce armi, divise, documenti, cartine geografiche e altri cimeli utilizzati nelle varie guerra dal periodo napoleonico alla Seconda guerra mondiale.
Assaggiare i prodotti della tradizione calabrese
La gastronomia calabrese è caratterizzata da una cucina semplice che vanta una storia millenaria e risente delle influenze greche, romane, normanne, arabe, spagnole e francesi. Tra gli ortaggi tipici sono famosi la dolce cipolla rossa di Tropea e la saporita patata della Sila, mentre tra i frutti il cedro e i fichi, che vengono farciti con una mandorla e coperti di cioccolato.
I salumi sono un alimento dominante e fondamentale per la gastronomia calabrese, la cui tradizione risale addirittura alla Magna Grecia; spiccano la soppressata, la salsiccia e il capocollo, ma è l’nduja l’insaccato più famoso, un salame morbido, spalmabile, piccantissimo, prodotto prevalentemente nella zona di Spilinga. Ottimo e vario anche il pane tipico: il pane di Cuti, la pizzata di Nardodipace (pane schiacciato con peperoncino), il biscotto di grano di Reggio Calabria, il pane di Cerchiara di Calabria, il pane jermanu di segale, il pane ai semi di finocchio di Serra San Bruno e così via. Tra i formaggi più rinomati della regione si ricordano il pecorino del Monte Poro, il pecorino crotonese e il caciocavallo Silano, antico formaggio semiduro di latte di mucca.
Tra i dolci da assaggiare assolutamente, invece, vi sono il bucconotto, preparato con mandorle tritate e cioccolata, il torrone di Bagnara, il tartufo di Pizzo, i mostaccioli di Soriano Calabro.
Respirare il mito sugli scogli di Scilla
Le due sponde dello Stretto di Messina, da cui Ulisse passò su indicazione di Nausicaa sulla via del ritorno verso Itaca, secondo la leggenda ospitavano i mostri Scilla e Cariddi. Ora un’importante località turistica e balneare poco a nord di Reggio, Scilla costituisce uno tra i borghi più belli e caratteristici d’Italia, meta di artisti in ogni epoca e di ogni nazionalità e frequentatissima meta estiva. Il centro storico di Scilla si sviluppa intorno alla piazza San Rocco, sulla quale si affacciano la chiesa di San Rocco, patrono della cittadina, e il Palazzo comunale. La zona della spiaggia, delimitata a sud e a nord da due imponenti costoni di roccia, lascia lo sguardo libero di abbracciare Punta Pacì (che delimita l’estremità meridionale dell’area di Scilla), la Sicilia, in lontananza alcune delle Isole Eolie, e il Castello Ruffo.
Degustare il Moscato di Saracena
Già nel Cinquecento i barili di Moscato di Saracena erano imbarcati a Scalea per essere consegnati alla corte papale. Il Moscato di Saracena si produce vinificando uve guarnaccia, malvasia, e moscatello (un vitigno che solo in zona ottiene buoni risultati), a seconda dei produttori, in botti di legno o in vasche di acciaio. Il risultato è un vino dal lucente color ambra, intensamente profumato: alle note resinose e aromatiche si uniscono aristocratici sentori di fichi secchi, frutta esotica, mandorle e miele. Al palato mantiene eleganza e finezza, discreta persistenza, buon equilibrio e una piacevole nota amarognola.
Scoprire il fascino dei borghi
Moltissimi sono i borghi di antico fascino e suggestiva bellezza situati sulle pendici delle montagne e lungo la costa. I caratteristici centri storici, le botteghe artigianali, le antiche e tipiche dimore, gli edifici simbolo del potere civile e religioso, le magiche piazze dove rivivere il passato costellano tutta la regione. Da non perdere il borgo antico di Scalea, e le calette nascoste di Capo Scalea; Tropea, un gioiello con palazzi del Seicento e del Settecento dai ricchi portali scolpiti; e Gerace, borgo arroccato che sovrasta la costa Jonica, a sud, e si trova non lontano dall’area archeologica di Locri Epizefiri, altra tappa imprescindibile di un viaggio in Calabria.