Il Parco e la Sua Storia
In Valle d’Aosta, il Parco nazionale Gran Paradiso ha tre centri visitatori, a Cogne, Valsavarenche e Rhêmes-Notre-Dame. I centri visitatori permettono di approfondire in ogni stagione i vari aspetti naturalistici dell’area protetta.
Da non perdere, a Cogne, il giardino alpino Paradisia, soprattutto a luglio, quando molte delle oltre 1.000 specie del giardino sono in piena fioritura.
La storia del Parco nazionale Gran Paradiso è legata alla protezione dello stambecco. Nel 1856, infatti, il re Vittorio Emanuele II dichiarò queste montagne riserva reale di caccia e salvò così lo stambecco dall’estinzione. Il re creò anche un corpo di guardie specializzate e fece costruire una rete viaria per la protezione della fauna e per le escursioni. Nel 1920, Vittorio Emanuele III donò la riserva allo Stato italiano perché ne facesse un parco. Il Parco nazionale Gran Paradiso fu effettivamente istituito nel 1922.
La Fauna
È difficile fare un’escursione nel Parco nazionale Gran Paradiso senza avvistarne gli animali, spesso anche da vicino.
Lo stambecco, simbolo del parco, è piuttosto confidente e si incontra facilmente al pascolo. I maschi, riconoscibili dalle lunghe corna ricurve, vivono in piccoli gruppi, mentre le femmine, dalle corna più corte, restano con i piccoli. Anche il camoscio è comune, ma assai più schivo e difficile da osservare.
Altro protagonista del parco è la marmotta, simpatico roditore che scava lunghe gallerie per sfuggire ai pericoli e preparare il letargo invernale.
Tra gli uccelli sono rappresentati i rapaci, come l’aquila reale, e molti piccoli passeriformi.
Acquisizioni recenti del parco sono il gipeto, grande avvoltoio scomparso nel 1912 e tornato sulle Alpi per un progetto internazionale, e la lince, splendido, piccolo predatore.
La Flora
Nei boschi di fondovalle si trovano larici, abeti rossi, pini cembri e abeti bianchi. Salendo, gli alberi sono sostituiti prima dai pascoli alpini, ricchi di fiori in primavera, poi da rocce e ghiacciai.
Tra i fiori rari del Parco nazionale Gran Paradiso ricordiamo: la Potentilla pensylvanica, che cresce nei prati aridi sopra i 1.300 metri; l’Astragalus alopecurus, che si trova solo in Valle d’Aosta; l’Aethionema thomasianum; la Linnaea borealis, un relitto glaciale che ha trovato rifugio nei boschi di conifere; la Paradisea liliastrum, un giglio bianco da cui prende il nome il giardino alpino Paradisia di Cogne.