La Val Gardena

In inverno, la Valle offre piste a perdita d’occhio in grado di soddisfare il sogno di chiunque voglia abbandonarsi alla neve bianchissima.

Sciatori in Val Gardena / Shutterstock.com

La Val Gardena ha scritto la storia dello sci grazie ai suoi campioni degli sport invernali e si rivela ogni anno immancabile punto di ritrovo per tutti gli sciatori che possono godere delle piste olimpiche: sono infatti ormai passati più di 40 anni da quando la Val Gardena è stata palcoscenico dei Mondiali di sci alpino, rendendo la valle e le sue piste famose a livello globale. Star dello sci, come Karl Schranz e il giovanissimo Gustavo Thöni, hanno raggiunto traguardi straordinari e tutto ciò circondati da un paesaggio unico al mondo.

Vincent Kriechmayr alla Coppa del Mondo di sci alpino in Val Gardena il 19 dicembre 2015 © PHOTOMDP / Shutterstock.com

Durante il periodo da dicembre ad aprile questo meraviglioso territorio vi invita dunque a praticare i più entusiasmanti sport invernali e a conquistare le tantissime discese e piste. Grazie al collegamento con Dolomiti Superski – il più grande carosello sciistico al mondo – e la vicina Alpe di Siusi, è un eldorado per gli sportivi invernali.

Le piste di Val Gardena / Shutterstock.com

Ma la Val Gardena è anche un luogo di grande cultura: qui sono ancora ben visibili tracce di una storia antica di due millenni, di quando era parte di un territorio soprannominato Ladinia. Il “ladino” è una lingua retoromana che ancora oggi si parla nelle quattro valli ladine delle Dolomiti. Deriva da una mescolanza del latino dei primi conquistatori romani e del celtico (retico), lingua parlata dai primi abitanti del territorio. Una storia simile rende la Val Gardena il luogo d’incontro emblematico di varie culture europee.

Un crocifisso ligneo in Val Gardena / Shutterstock.com

La conservazione degli usi, dei costumi, del patrimonio culturale e ancora più della lingua ladina, costituisce una roccaforte indistruttibile per questo popolo. “Bën unì” = “Benvenuti”: basta ascoltare questa lingua arcana o assistere ad una giornata di festa con i gardenesi vestiti nei loro costumi tradizionali per riscoprire, come d’incanto, tutto lo splendore del passato.