Il Porto Turistico
Santa Maria di Leuca vanta un porto turistico tra i più grandi e sicuri del Salento, e certamente tra i più suggestivi, con 760 posti barca e la possibilità di ospitare imbarcazioni fino a 40 metri di lunghezza. Racchiusa tra Punta Ristola e Punta Meliso, la costa alterna scogli e tratti di spiaggia, con le caratteristiche “bagnarole” in pietra, dove le dame si concedevano un bagno lontane da occhi indiscreti. A Leuca si aprono sul blu le affascinanti grotte marine, raggiungibili via mare con le barche dei pescatori, tra cui la Grotta del Diavolo, la Grotta dei Giganti, che deve il suo nome al ritrovamento dei resti ossei di pachidermi, la bella Grotta degli Innamorati e la Grotta del Drago.
Il Faro
Il suggestivo faro di Santa Maria di Leuca è situato arroccato sulla Punta Meliso. Fu progettato da Achille Rossi e fu attivato nel 1866 con macchina a luce fissa variata a splendori 30 cm in 30 secondi. È alto 48 metri e si trova a 102 metri sul livello del mare, su uno spettacolare sperone roccioso.
Emette tre fasci di luce che sono visibili, in particolari condizioni meteorologiche, ad oltre 40 km. Attraverso una scala a chiocciola di 254 gradini si può salire alla gabbia dell’apparato di proiezione. Nel 1937 l’alimentazione del faro, che fino a quel momento era a petrolio, fu trasformata in energia elettrica. La lanterna originaria venne costruita a Parigi e sostituita più volte insieme all’intero apparato rotatorio.
Le Ville Liberty
Le splendide ville padronali di Santa Maria di Leuca rendono unico il lungomare della splendida frazione di Castrignano del Capo. Lo stile dominante è il liberty, cui si aggiungono tocchi moreschi e gazebi dal sapore orientale.
Si tratta delle residenze estive delle famiglie aristocratiche o di ricchi borghesi che, sul finire del XIX secolo, impreziosirono la tranquilla località balneare conferendole un fascino esotico ed esclusivo.
La prima ad essere costruita fu Villa La Meridiana, sulla cui facciata il sole segna le ore. Proseguendo la passeggiata lungo il Mar Adriatico, si ammirano decine di affascinanti architetture, come Villa Episcopo dalle aggraziate decorazioni azzurre che si stagliano sul bianco, e Villa Daniele, in stile moresco.
Sul lungomare spiccano anche le “bagnarole”, singolari costruzioni a pochi metri dalla riva che racchiudono piccole piscine scavate negli scogli, dove il mare s’insinua attraverso un piccolo canale. È qui che le donne di un tempo potevano fare il bagno lontane da sguardi indiscreti e al riparo dal sole cocente dell’estate.
Basilica Santuario di Santa Maria de Finibus Terrae
l Santuario di Santa Maria de Finibus Terrae è un luogo eletto dello spirito, innalzato a basilica minore nel 1990, che guarda il mare di Santa Maria di Leuca sull’estrema sponda meridionale del Salento.
Il Santuario sorge sulle rovine di un antico tempio pagano e si adagia sull’arioso piazzale con la possente mole in muratura, ricostruita più volte in seguito alle numerose incursioni da parte dei turchi.
La facciata attuale è semplice e scandita da lesene, mentre l’interno, rischiarato da splendide vetrate, è a navata unica. Quattro sono le cappelle laterali cui si aggiungono le più recenti cappelle del Santissimo Sacramento e della Vergine.
Tra le preziose opere che impreziosiscono la Basilica, si ammira il dipinto di Andrea Cunavi da Mesagne la Madonna con Bambino, datato 1625, e la tela della Sacra Famiglia, dono della Baronessa Maria Serafini-Sauli del Settecento.
Cascata monumentale dell’Acquedotto Pugliese
L’ opera si presenta come una gigantesca cascata che occupa il fianco di una collina e costituisce la parte terminale, monumentale e celebrativa dell’Acquedotto Pugliese. E’ il risultato di un progetto ambizioso realizzato durante gli anni del Regime: l’acqua, che attraversa tutta Puglia, arriva alla Basilica Santuario di Santa Maria De Finibus Terrae dove viene simbolicamente benedetta e restituita al mare. Come il nome del limitrofo Santuario suggerisce, si tratta di un sito di grande forza naturale e fascino simbolico: la fine della terra e l’inizio del mare sconfinato. Esistono nel mondo solo altri sette luoghi “terminali” che si ispirano alla tecnica romana di segnare la punta estrema della terra prima di incontrare il mare. Essa rappresenta una soluzione architettonica unica per tipologia e una nuova monumentalità del mito della romanità in epoca fascista, assegnando al borgo di Leuca la sua originaria dimensione storica di sentinella e avamposto culturale nel Mediterraneo.
Come per la Galizia, ultima tappa del Cammino di Santiago de Compostela anche questa parte terminale di Santa Maria di Leuca è meta di pellegrini che qui, dinnanzi al monumento, celebrano la fine di un cammino spirituale.
Parco naturale regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca – Bosco di Tricase
La natura incontaminata disegna i 3.227 ettari del Parco naturale regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase. Istituito nel 2006, il parco ricade nel territorio di ben 12 comuni costieri salentini, tra cui Andrano, e offre panorami variegati che vanno dal cristallino Adriatico ai campi punteggiati di muretti a secco fino alle misteriose grotte di Castro.
Sulla strada che da Tricase conduce verso il mare si erge la “Vallonea dei cento cavalieri”, esemplare di quercia plurisecolare unico in Europa occidentale.
Tra foreste di lecci e muretti a secco, i canaloni plasmati nel corso dei millenni dall’erosione delle acque sprofondano solcando il terreno in modo perpendicolare alla linea di costa mentre i voli dei rapaci si levano su campi e distese di finocchio marino e salicornia fruticosa che ricoprono le falesie a picco sul mare, uno dei pochi esempi di costa alta e rocciosa ancora intatta in Italia.
La cucina
A Santa Maria di Leuca potrete assaggiare la vera cucina salentina: una cucina povera per gli ingredienti usati, ma molto saporita, in cui si uniscono prodotti di mare e di terra.
Tra i piatti più noti il “polpo alla pignata” (diffusissimo fin da tempi antichi, cucinato in umido col sugo, prende il nome dall’antico recipiente di terracotta), la scapece (piatto a base di pesce, dapprima fritto e poi fatto marinare in molliche di pane inzuppate di aceto e zafferano che dona il caratteristico colore giallo al riso), i “panzerotti” (gustose crocchette), i pasticciotti (dolce in pastafrolla cotto al forno e ripieno all’interno di soffice crema pasticcera).
Come arrivare
In aereo
L’aeroporto più vicino a Santa Maria di Leuca è il “Papola-Casale” di Brindisi, che dista circa 90 km, ma la Regione è servita anche dall’aeroporto del Salento di Brindisi, collegato quotidianamente con voli diretti alla maggiori città italiane.
In treno
La stazione di Lecce ha collegamenti diretti con le maggiori metropoli e città nazionali (Roma, Milano, Torino, Bologna, Venezia, Bolzano, le maggiori città adriatiche e quelle calabresi). Il sito di Trenitalia consente di verificare immediatamente i migliori collegamenti. Da Lecce a Santa Maria di Leuca si possono utilizzare le Ferrovie del Sud-Est.
In auto
Il collegamento per Santa Maria di Leuca avviene tramite autostrada fino a Bari. Successivamente, si prende la superstrada Brindisi – Lecce; arrivati a Lecce si seguono le indicazioni per Gallipoli (S.S.101) e poi ancora per Santa Maria di Leuca.
In nave
I collegamenti turistici via mare, come per l’aereo, arrivano dallo scalo portuale di Brindisi dalle principali rotte sull’Adriatico con la Grecia ed i Paesi balcanici.
Contatti
I.A.T. (Ufficio Informazioni e di Accoglienza Turistica)
Castrignano del Capo – Marina di Leuca
Via C. Colombo – 73030 Castrignano del Capo – Marina di Leuca (LE)
Tel.: (+) 39 – 0833758111