I resti della città ellenistica e poi punico-romana, gli imponenti templi dorici quasi intatti, le agorà, le necropoli pagane e cristiane e la fitta rete di acquedotti sotterranei, costituiscono la ricchezza di un sito che si estende su circa 1300 ettari e racconta una storia millenaria iniziata nel VI secolo a.C. con la fondazione dell’antica colonia greca di Akragas.
La Valle dei Templi è caratterizzata dai resti di ben dieci templi in ordine dorico; tre santuari; una grande concentrazione di necropoli; fortificazioni; parte di un quartiere ellenistico romano costruito su pianta greca; due importanti luoghi di riunione: l’Agorà inferiore e superiore; un Olympeion e un Bouleuterion (sala del consiglio).
I Templi
Il tempio di Castore e Polluce (Dioscuri), dedicato ai leggendari gemelli nati dall’unione della regina di Sparta con Giove, è divenuto il simbolo della città di Agrigento.
Il tempio della Concordia si trova lungo la via Sacra, anch’esso eretto verso il V secolo, oggi è quello meglio conservato. Nel VI secolo fu trasformato in edificio sacro. Il nome Concordia deriva da un’iscrizione latina ritrovata nelle vicinanze del tempio stesso.
Il tempio di Zeus Olimpico (Giove) venne edificato per ringraziare il dio Zeus in occasione della vittoria del 480 a.C. degli Agrigentini sui Cartaginesi. Qui si trovano i telamoni, gigantesche statue con sembianze umane.
Il Tempio di Ercole
Il tempio di Eracle (Ercole) è il più antico, il dio era venerato con particolare attenzione dagli Akragantini. Al suo interno vi era una statua di bronzo raffigurante lo stesso Ercole, amato come eroe nazionale. Il tempio venne distrutto da un terremoto, oggi ci rimangono solo otto colonne.
Il Tempio di Giunone
Il tempio di Giunone Lacinia – Il suo nome, come quello del vicino Tempio della Concordia, è convenzionale (frutto di una confusione con il tempio di Hera a Crotone), ma è bello pensare che questo tempio, posto spettacolarmente su un dirupo, nella parte sommitale est della magica collina, possa aver ospitato il culto della dea della fecondità. Le tracce di fuoco, straordinariamente ancora ben visibili sulle mura della cella, richiamano all’infausto 406 a.C. quando anche questo magnifico tempio, quasi del tutto identico a quello della Concordia, venne distrutto dai Cartaginesi. Nei pressi sono ancor ben visibili un grande altare per i sacrifici (ad Est) ed un tratto di strada profondamente solcato dalle ruote dei carri, proveniente dalla porta III della città.
Il tempio di Esculapio fu costruito ben fuori delle antiche mura della città, luogo di pellegrinaggio dei malati che chiedevano di essere guariti. Le pareti del tempio erano ricoperte dalle scritte dei malati che ottenevano la guarigione.
La tomba di Terone, in prossimità della Porta Aurea, è un imponente monumento di pietra tufacea, di forma piramidale eretto per ricordare i caduti nella seconda guerra punica.
Il tempio di Vulcano risalente al V secolo doveva essere una costruzione imponente, oggi ci rimane ben poco. Nelle fondamenta furono rinvenuti i resti di un tempietto arcaico.
L’Acropoli e le Necropoli
Bellissima è anche la zona dell’agorà di età greca e romana, articolata su più terrazzi e centro della vita pubblica, la “Sala del Consiglio” o “Bouleuterion” nell’area a Nord del Poggetto di San Nicola e il Gymnasium, antico luogo di attività sportive, educative e ricreative.
La Valle dei Templi conta anche una ricca zona di necropoli greche, romane e paleocristiane, poco fuori dalla città antica. Infine, meritano attenzione anche i laboriosi acquedotti, i mosaici dei pavimenti sopravvissuti nelle zone residenziali elleniche e romane e le Basiliche paleocristiane di epoca successiva, fra cui quella di “Villa Athena”, a poca distanza dal tempio della Concordia.