Tra l’Aspromonte e la Sila si estende il Parco Naturale Regionale delle Serre, con circa 18.000 ettari di superfice che si estendono sul territorio di 3 province, Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio Calabria. Il Parco è stato istituito nel 1990 e dal 2004 è diventato un’area naturale protetta, con finalità di conservazione e valorizzazione del patrimonio naturale, costituito da formazioni fisiche, biologiche e geomorfologiche che, assieme agli elementi antropici, compongono un bene primario unico nel suo genere.
Le Serre costituiscono un gruppo montuoso piuttosto complesso, con un elevato valore paesaggistico e naturalistico. Il parco è percorso da due lunghe e opposte catene montuose, quella del Monte Covello da una parte con cime alte poco più di 800 metri e dall’altra quella del Monte Pecoraro che vanta la cima più alta di 1400 metri circa. Il nome del complesso montuoso, Serre, deriverebbe o dalla morfologia delle montagne che lo compongono a forma di sega, o dallo spagnolo Ser che indica Montagna o ancora per la presenza nell’area di molte segherie sin in epoche antiche.
Le Serre sono prevalentemente costituite da montagne ricoperte per lo più da grandi boschi selvaggi e suggestivi, tra cui molto interessante, il Bosco di Stilo, che un tempo costituiva una famosa riserva di caccia dei Re Borbonici. Le Serre sono attraversate da molti corsi d’acqua che creano delle spettacolari cascate, la più imponente la cascata del Marmarico di 105 metri nel comune di Bivongi, cascate altrettanto incantevoli, anche se di altezze inferiori, si trovano lungo gli altri corsi d’acqua delle Serre, dando origine ad architetture naturali di intensa suggestione; su tutte, la cascata di Pietra Cupa sulla fiumara Assi di Guardavalle, che con un rapidissimo scivolo di oltre 15 metri percorre una parete liscia di roccia sovrastata da contorti e giganteschi alberi fino a raggiungere un largo laghetto contornato da cespugli e arbusti. Un altro corso d’acqua importante è il Precariti, che ha dato vita ad un breve ma spettacoloso canyon.
Molto suggestiva è l’Oasi del WWF del Lago Angitola che occupa quasi il 5% del territorio del Parco Naturale Regionale delle Serre, dove è possibile fare delle passeggiate alla vista di in un panorama mozzafiato, incastonato nel verde rigoglioso della foresta risalta lo specchio d’acqua del lago.
Percorrendo i boschi e le foreste del parco, fra gli alberi di Castagno, di Pino Laricio, di Ontano, di Faggio, di Abete bianco, di Leccio, di Pioppo bianco, di Acero, è possibile avvistare cinghiali, volpi, tassi, gatti selvatici, cavalli di razza avelignese e morgese, mufloni, daini, cervi, caprioli, donnole, faine, e uccelli vari tra cui: l’airone cenerino, fagiani, pavoni, il corvo imperiale, la cinciallegra, l’upupa, o il raro picchio nero.
Accanto alle bellezze della natura percorrendo i tanti itinerari ecologici-naturalistici, si possono ammirare luoghi di culto di notevole importanza, come la secolare Abbazia dei Monaci Certosini di Serra S. Bruno, una delle poche rimaste ancora in attività, il Santuario di Santa Maria del Bosco e il sepolcro del fondatore dell’Ordine dei Certosini, San Bruno di Colonia, sempre a Serra S. Bruno, nonché le testimonianze dell’archeologia industriale dell’epoca borbonica. All’interno del parco, a Mongiana è ammirabile il Parco di Villa Vittoria, 400 ettari di giardino botanico, all’interno del parco, immersa nella natura si trova una vecchia fabbrica di armi interamente restaurata. Sarà piacevole ripercorrere i vari sentieri all’interno del parco, come la riserva naturale Cropani-Micone.
In ogni periodo dell’anno la stessa passeggiata nei boschi si colora di paesaggi ed emozioni sempre nuove, una goduria per il fisico e per la mente che ritrova nella natura il giusto contatto con lo spirito.