Palazzo Zuccari
Ammirando questo palazzo a due passi da Piazza di Spagna, hai già la sensazione che stia per mangiarti. Sopra la porta ci sono occhi sporgenti, sotto c’è una scala a forma di mascella, e al centro si trova la porta che conduce direttamente all’ingresso della casa dei mostri, come la chiamavano gli stessi romani. L’edificio fu costruito nel 1592 da Federico Zuccari, artista e uno dei fondatori dell’Accademia di San Luca, la prima Accademia delle Arti di Roma. Perché abbia voluto rendere così unico l’ingresso di casa sua rimane ancora oggi un mistero. Nel 1904 il palazzo fu acquistato dalla mecenate Henriette Hertz, che qui organizzò un salone per storici, archeologi, musicisti e artisti. Per sua volontà, nel palazzo è stata organizzata una biblioteca con più di 300 mila libri e 800 mila fotografie.
Indirizzo: via Gregoriana 28
Palazzo della Civiltà Italiana
Quando diciamo Roma subito pensiamo al Colosseo. Quello dalla forma rotonda. Ce n’è un altro? – chiedete voi. Sì, c’è anche un Colosseo quadrato, è il Palazzo della civiltà italiana, noto anche come Palazzo della civiltà del lavoro. L’edificio fu costruito in zona EUR durante l’era fascista per l’Esposizione Universale del 1942, ma poi fu abbandonato e ricominciò ad essere utilizzato soltanto a partire dagli anni ’90. Ora ospita la sede e il museo della casa di moda Fendi, che affitta il palazzo per la ragguardevole cifra di 240 mila euro al mese. Se inizi a contare gli archi del Colosseo quadrato, puoi perdere rapidamente il conto: ce ne sono 216 in totale, più che al Colosseo Flavio. Grazie alla sua insolita architettura metafisica, il palazzo è diventato lo sfondo di molti film: “Roma – Città aperta” di Rossellini, “Eclissi” di Antonioni, “Otto e mezzo” di Fellini, ecc.
Indirizzo: Quadrato della Concordia
Palazzo Mattei di Giove
Quando entri in questo palazzo vicino alla Fontana delle Tartarughe, ti senti osservato. Gli occhi delle numerose statue e busti sui muri del cortile sono rivolti direttamente al visitatore. E questo è soltanto il cortile interno, non una galleria d’arte o una collezione di statue. Il duca di Giove Asdrubale Mattei commissionò una nuova casa nel 1598 in occasione delle sue nozze con Costanza Gonzaga. Successivamente queste sale furono occupate da Michelangelo Merisi, meglio noto come Caravaggio, e Giacomo Leopardi, “il poeta del dolore del mondo”, le cui poesie devono essere imparate a memoria dagli studenti italiani. Oggi nel palazzo operano diverse istituzioni del Ministero per i Beni e le Attività Culturali: la Biblioteca di storia moderna e contemporanea, l’Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi, ecc.
Indirizzo: Via Michelangelo Caetani, 32
Albergo rosso
È difficile trovare un altro edificio a Roma con un colore vibrante simile a questo Albergo Rosso nella zona della Garbatella. Fu costruito alla fine degli anni ’20 dall’architetto Innocenzo Sabbatini, che si ispirò all’opera del Palladio. La struttura era destinata alla residenza temporanea delle famiglie trasferite dalle proprie case a seguito di una ricostruzione su larga scala della Capitale. Pertanto, oltre alle stanze, furono realizzati i locali per un asilo nido, una mensa, una chiesa, una lavanderia, una cucina comune e dei magazzini. Ora invece è a tutti gli effetti un edificio residenziale con normali appartamenti. Per molti anni il suo orologio segnava la stessa ora: le 11.25, l’inizio dei bombardamenti di Roma il 7 marzo 1944. Ma l’anno scorso sono stati restaurati e messi in funzione, così il corso della storia è ripreso.
Indirizzo: Piazza Eugenio Biffi, 1
Palazzo del ragno
Non tutti arrivano a visitare il quartiere Coppedè. Che peccato! La bellezza del suo magico stile “liberty” (la definizione italiana di Art Nouveau) attira i cuori degli intenditori d’arte con la stessa velocità e sicurezza con cui una ragnatela cattura la sua preda. E se guardi da vicino il Palazzo del Ragno, troverai immediatamente il suo protagonista principale: eccolo seduto proprio sopra il cancello, mentre tesse una ragnatela dorata che brilla al sole, simboleggiando la virtù della laboriosità. Questo edificio di quattro piani è stato progettato dall’architetto Gino Coppedè negli anni ’20. Oltre al ragno grande lavoratore, la facciata del palazzo è decorata con cavalieri e grifoni.
Indirizzo: Piazza Mincio, 4
Villa Brasini
La villa vicino al Ponte Milvio ricorda un castello medievale. Contrafforti, costole e guglie formano uno spettacolo piuttosto eclettico. Di chi è questo lavoro? L’architetto alchimista Armando Brasini, che ha voluto esprimere la sua visione del mondo con il palazzo. Ha ideato questo edificio nel 1925, nel pieno del periodo fascista, andando contro il razionalismo allora prevalente e preferendo seguire teorie esoteriche, ermetismo e geomanzia. Tuttavia, la torre poligonale, alla base della quale si trovano maestose colonne con motivi barocchi, busti e incisioni dal significato misterioso, non ha deliziato, ma ha spaventato gli abitanti del luogo. E iniziarono a parlare dei fantasmi che vivevano nella villa, che sarebbero apparsi lì dopo essere stati torturati dalla Gestapo durante l’occupazione tedesca.
Indirizzo: via Flaminia, 489
Edificio postale di Roma (via Marmorata)
Ellissi, diagonali incrociate, elementi a ferro di cavallo, un’ampia scalinata basata sul rapporto aureo: l’ufficio postale è un intreccio di linee e forme geometriche, da cui lasciarsi incantare. Gli architetti Adalberto Libera e Mario De Renzi progettarono l’edificio in marmo bianco tra il 1933 e il 1935. Trovarono la zona adatta nelle vicinanze del colle Aventino, vicino alla piramide Cestia. Ogni elemento geometrico ha una funzione specifica: al piano terra sono presenti i servizi postali, a quelli superiori ci sono gli uffici. La hall dei visitatori presenta una parete ellittica piastrellata in vetro che brilla al sole come un diamante gigante.
Indirizzo: via Marmorata, 4