Dal lago di Garda alle terrazze della Valle di Cembra, la vite è parte essenziale del paesaggio trentino. I diversi climi e la paziente fatica dei viticoltori producono vini unici. Tre i vitigni autoctoni: il Nosiola, da cui si ricava anche il prezioso Vino Santo; il Marzemino della Vallagarina e citato da Mozart nel suo Don Giovanni, con espressioni diverse a seconda ci si trovi a destra o a sinistra del fiume Adige; il Teroldego della Piana Rotaliana a nord di Trento, il principe dei vini trentini. Inoltre, il Müller Thurgau ha trovato in Trentino, in particolare in Val di Cembra e in alta collina, il suo habitat ideale. Il Trentino con Trentodoc ha dato i natali al metodo classico italiano.
Palazzo Roccabruna è la sede dell’Enoteca provinciale e dell’Osservatorio delle produzioni trentine, istituiti dalla Camera di Commercio di Trento per la valorizzazione delle realtà enogastronomiche locali. Nelle sale cinquecentesche del Palazzo è possibile scoprire i sapori ed i profumi dei vini trentini e della collezione permanente del Trentodoc, le bollicine trentine metodo classico. Assistiti da esperti sommelier, si approfondisce la conoscenza dei vini in abbinamento ad un selezione deelle migliori produzioni del territorio . Le attività dell’Enoteca comprendono fine settimana enogastronomici con i ristoranti trentini, mostre, e alcuni appuntamenti di formazione.
Trento DOC, Spumante Metodo Classico
La storia delle bollicine trentine ebbe inizio grazie alla passione e alla tenacia di Giulio Ferrari, il “padre” della spumantistica italiana. Al vino base, ottenuto soprattutto con uve Chardonnay, vengono aggiunti zuccheri e lieviti selezionati.
Müller Thurgau
Nato dall’incrocio di varietà Riesling e Sylvaner, il Müller Thurgau ha trovato nella Valle di Cembra il suo luogo di elezione, caratterizzato da ripidi terrazzamenti, escursioni termiche e terreni porfidici.
Il vitigno, coltivato sopra i 500 metri, produce un frutto dolce, aromatico che conferisce al vino freschezza e profumo. Questo vitigno, e il corrispondente vino, sono divenuti uno dei simboli della Valle di Cembra.
Teroldego
Grande protagonista dell’enologia trentina, il Teroldego Rotaliano è considerato il “principe” dei vini trentini. Il Teroldego esprime le sue migliori qualità sui terreni della Piana Rotaliana, formati dai detriti alluvionali del fiume Noce, e dalla particolare insolazione estiva.
Il gusto del Teroldego è fine e possente, piacevole e concentrato, con una complessa gamma di sapori che richiamano specifiche fragranze balsamiche mentre il colore è rosso rubino intenso. È uno dei vini trentini ideali per l’invecchiamento.
Marzemino
È il vino rappresentativo della Vallagarina, che trova le sue “espressioni” più nobili nelle due sottozone di Isera e dei Ziresi a Volano.
Il suo arrivo in Trentino è legato ai soldati della Serenissima, che portarono alcune piantine dal villaggio della Carinzia chiamato Marzimin.
Esposizione, temperature e buona qualità dei terreni lagarini hanno permesso al vino di ottenere ottimi risultati, tanto da avere, ancora nel passato, un testimonial ante litteram in Mozart: celebre è la citazione nel suo “Don Giovanni”.
Il vino, di un bel rosso rubino vivace, si caratterizza per i profumi fruttati e floreali in cui predomina la viola.
Nosiola e Vino Santo
Il Vino Santo, dolce e profumato, di grande fascino, è l’espressione perfetta delle caratteristiche varietali del vitigno Nosiola e del microclima di tipo mediterraneo della Valle dei Laghi.
La ventilazione mite, asciutta e costante dell’Òra del Garda, infatti, rinfresca l’aria e permette di trasformare l’uva nel magico e ricercato Vino Santo, il “passito dei passiti”.