I vini del Veneto. Il Valpolicella DOC

Verona attira turisti da tutto il mondo per la sua famosa Arena e per il balcone di Giulietta. Ma per gli amanti del vino, questa Città romantica e' associata alla zona vinicola della Valpolicella, situata alle sue porte.

 

La Valpolicella si estende dalla sponda orientale del Lago di Garda fino al confine con la Provincia di Vicenza. Il clima è temperato: i picchi delle Alpi costituiscono, infatti, una difesa per le colline della Valpolicella, che declinano dolcemente; il ricco terreno comprende strati diversi di roccia calcarea e vulcanica e offre un nutrimento ai vigneti coltivati a una altezza di oltre 500 metri.

Si possono distinguere tre zone vinicole: la Valpolicella “classica” (od occidentale), la Valpatena (al centro) e la Valpolicella orientale.

Panorama di Verona / Shutterstock.com

Le alte colline e le valli selvagge della Valpolicella sono zona vinicola già dal VII secolo a.c., quando veniva coltivata la “Vitis Vinifera”. Nell’antica Roma, l’area attorno a Verona era conosciuta come Rezia e il vino prodotto era molto apprezzato anche nella Capitale dell’Impero.

Le ipotesi piu’ plausibili sul significato del nome “Valpolicella” sono quelle che lo associano alla parola latina “Polesella” – “la terra di molti frutti” – e a “Vallis-polis-cellae” – la “valle delle molte cantine”.

San Zeno, Basilica di San Zeno Maggiore, Verona / Shutterstock.com

Quello della Valpolicella con il vino e’ un legame antico. Alla fine del IV secolo, San Zeno parlava del miracoloso “sole che produce il vino” e insegnava come i vini dovevano essere fatti stagionare nelle diverse botti. Nel Medioevo, con il vino si poteva pagare gli imposti feudali; sanzioni severe erano previste per danni alle viti e per il furto di uva. Nel XVI secolo, grazie al vino, la Valpolicella divenne una valle ricca e famosa e la viticoltura continuo’ a svilupparsi anche nei secoli sucessivi. Nel 1881 Stefano de’ Stefani curò la prima delimitazione delle zone produttive dei vini di Verona in cui erano citati i “Vini della Valpolicella”; tale definizione della zona ed il miglioramento delle tecniche di produzione e di vinificazione nei successivi ottant’anni hanno portato nel 1968 all’approvazione ufficiale del primo Disciplinare di produzione del vino “Valpolicella” con il riconoscimento della DOC.

Valpolicella DOC / Shutterstock.com

La categoria comprende diversi vini prodotti attorno a Verona. Nel 2010 sono stati individuate tipo;gie specifiche: la DOC Valpolicella, la Valpolicella Ripasso DOC, la DOCG Amarone della Valpolicella e la DOCG Recioto della Valpolicella.

La viticoltura di Valpolicella è legata alle varietà di vitigni rossi autoctoni. Il principale e’ il Corvina Veronese che conferisce al vino la struttura e il corpo, insieme al Corvinone e al Rondinella.

Il vitigno di Corvina / Shutterstock.com

Le uve vengono mescolate con percentuali differenti, per ottenere diverse sfumature di vino. Nella composizione, le principali uve sono: Corvina Veronese (45-95%), Corvinone (fino al 50%, in sostituzione di una quota uguale di Corvina) e Rondinella (5-30%). Le etichette possono specificare “Classico” e “Valpatena”, se il raccolto viene dalle aree rispettive.

La differenza tra il Valpolicella DOC e il Valpolicella Ripasso DOC consiste nel processo di produzione e di invecchiamento: il Ripasso inizia la sua vita come il Valpolicella, ma poi “passa” attraverso la polpa (la pelle e i semi) d’Amarone. Il vino viene lasciato a riposare a contatto con la polpa per 15-20 giorni, durante il processo di fermentazione. Come risultato, il Valpolicella Ripasso ha un gusto ricco e un contenuto leggermente superiore di alcol. Il vino viene successivamente invecchiato in botti e bottiglie per due anni.

Da assaggiare

Dal Forno Romano Monte Lodoletta 2008, DOC Valpolicella Superiore

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L’Amarone Valpolicella viene prodotto dalle uve leggermente appassite. Nella composizione dominano il Corvina e Corvina Grossa (70%), poi` vengono aggiunti Rondinella (20%), Croatina (5%) e Oseleta (5%). Il vino viene invecchiato per 36 mesi in barriques nuove e poi 24 mesi in bottiglia.

L’Amarone ha un colore opaco, simile a un rubino scuro.Un bouquet seducente e sensuale con sapori delicati e profondi di ciliegia nera, aronia, mora, foglie di tabacco e resina. Il vino ha un’equilibrio verificato tra la concentrazione di sapore, struttura tannica vellutata e freschezza. In un gusto complesso, dominano i toni di amarena, aronia e foglie di tabacco, cui siaggiungono sfumature di legno, spezie e minerali. Un retrogusto infinito.

 

Luogo
Veneto
Parole chiave
Valpolicella, vino

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