La zona DOCG Franciacorta è situata in una splendida cornice della Lombardia a ovest di Brescia. Si comincia sulle colline che circondano la sponda meridionale del lago d’Iseo e scende verso la collina di Monte Orfano che rappresenta un confine naturale tra la Franciacorta e la Pianura Padana. Le colline furono formate durante la discesa dei ghiacciai e adesso presentano una miscela di depositi glaciali: ci sono sia dei massi che delle macerie di calcare sia delle formazioni alluvionali.
La Franciacorta è la più famosa zona vinicola della Lombardia.
Storicamente gli enologi importanti della Franciacorta furono gli monaci, pero` prima di essi si erano impegnati in vinificazione sia i galli che i romani e i longobardi. Il nome della regione è derivato dagli insediamenti monastici che furono esenti da imposte (franchae curtes). La Franciacorta come una zona geografica esistette già nel XIV secolo e i suoi confini odierni furono stati definiti dal Doge Francesco Foscari nel 1429 quando le terre appartenevano alla Repubblica di Venezia.
E ‘curioso che i vini spumanti furono noti in Franciacorta ancora nel XVI secolo. Nel 1570 il medico Girolamo Conforti pubblicò un’opera “Il libro sui vini vivi” (“Libellus de vino mordaci”) la quale è una delle prime che descrive i vini fermentati in bottiglie e il loro impatto sul corpo umano.
La zona DOC Franciacorta formata nel 1967 è stata una delle prime regioni in Italia per la produzione di vini spumanti. La legge ha stabilito dei vitigni internazionali che avevano sostituito quelli locali. Pero` non senza confusione. Il vitigno più appropriato veniva considerato il Pinot noto come la versione bianca del Pinot Chardonnay. Solo nel 1980 hanno cominciato a distinguere il Chardonnay e il Pinot Bianco. Questa varietà insieme al rosso Pinot Nero oggi sono le basi per la produzione di vini spumanti.
Nel 1995 l’area ha ricevuto il riconoscimento della DOCG. Secondo le regole i vini vengono prodotti seguendo il metodo classico, cioè con una seconda fermentazione in bottiglia. Se la produzione richiede solo dei vitigni bianchi questi vini vengono chiamati Franciacorta Satèn. Ci sono anche Franciacorta Rosé che sono i vini rosati ottenuti direttamente dalla base di vino rosa o mescolati con i vini bianchi e rossi di base.
I vini Franciacorta vengono invecchiati in bottiglie sui lieviti per 18 mesi come minimo, il Franciacorta Rosé e il Franciacorta Satèn – per 24 mesi. I vini pregiati, cioè con l’anno di raccolta indicato, devono essere invecchiati per almeno 30 mesi e avere un minimo di 85% del raccolto di questa annata. C’è ancora il Franciacorta Riserva – in questo caso, l’affinamento dura non meno di 5 anni.