L’enologia del Molise ha un’origine antica, che si è arricchita nella storia attraverso influenze diverse. Il vino molisano è citato per la prima volta negli scritti greci e, successivamente, nella letteratura dell’Antica Roma: Plino il Vecchio (I secolo d.C.) elogia particolarmente i vini prodotti nella zona di Isernia.
I primi documenti specialistici sull’enologia regionale risalgono, invece, all’Ottocento. Il politico e letterato italiano Giuseppe del Re scrive nel 1836 che “i vigneti del Molise, che si sviluppano quasi sempre sulle cime delle colline, occupano circa quattro mila ettari e sono ricchi di diversi vitigni”. E nel 1922, l’enologo Francesco Carpentieri ribadisce: “Nel Molise si producono ottimi vini bianchi, specialmente a Montagano, Campo di Pietra e a Toro; hanno un colore chiaro, un aroma fresco e gusto puro e piacevole”. Nel periodo compreso tra la prima e la seconda metà del ‘900 viene ridotta la coltura della vite nell’interno a favore della zona costiera.
Il Molise ha inoltre subito l’influenza delle Regioni confinanti e, pertanto, ha tradizionalmente prodotto vini rossi e bianchi conosciuti, ma più spesso associati all’Abruzzo, alla Puglia e alla Campania. I vitigni più diffusi sono Montepulciano e il Sangiovese tra i rossi, accompagnati in misura minore da Merlot, Cabernet Sauvignon e Aglianico; fra i bianchi soprattutto Trebbiano, Falanghina, Fiano, Bombino Bianco, Chardonnay, Pinot Bianco, Greco e Moscato bianco.
Tre i vini del Molise certificati come DOC: il Biferno DOC; il Molise DOC; e il Pentro di Isernia o Pentro DOC
Il rosso è prodotto nel territorio situato in provincia di Campobasso con le uve dei vitigni Montepulciano, Trebbiano toscano, Aglianico e con una eventuale piccola aggiunta di quelle di altri vitigni a bacca bianca o nera non aromatici; ha colore rosso rubino più o meno intenso con riflessi granati se invecchiato; odore gradevole, caratteristico, con profumo etereo se invecchiato; sapore asciutto, armonico, vellutato, giustamente tannico. Con una gradazione minima di 13° e con un invecchiamento di almeno tre anni può essere qualificato “riserva”.
Il rosato è ottenuto con le stesse uve del vino precedente; ha colore rosa più o meno intenso, odore fruttato delicato; sapore asciutto fresco, armonico
Il bianco è prodotto con le uve dei vitigni Trebbiano toscano, Bombino bianco e Malvasia bianca; ha colore paglierino con riflessi verdognoli; odore gradevole, delicato, leggermente aromatico; sapore asciutto, armonico, fresco.
In una vasta area della Regione, comprendente i territori collinari e pedecollinari di una settantina di comuni delle province di Campobasso e Isernia, capoluoghi compresi, con le uve dei vitigni corrispondenti (minimo 85%), a cui possono essere aggiunte minime quantità di uve di altre varietà a bacca di colore analogo, si producono vini bianchi e rossi raggruppati sotto l’unica denominazione “del Molise”.
Si produce nelle seguenti tipologie: “Chardonnay” (anche nel tipo Spumante), “Falanghina”, “Greco Bianco”, “Moscato”, “Moscato Passito”, “Moscato Spumante”, “Pinot Bianco” (anche nel tipo Spumante), “Sauvignon”, “Trebbiano”, “Aglianico” (anche con etichetta Riserva), “Cabernet Sauvignon”, “Montepulciano” (anche Riserva), “Rosso” (anche nel tipo Novello), “Sangiovese”, e “Tintilia” (anche con la menzione Riserva).
I bianchi si accompagnano a caciovavallo, pizza di grano, laganelle e fagioli, cavatelli, alcuni formaggi freschi. I rossi sono ideali con pecorino, soppressata, cavatelli al ragù, salsicce di fegato e carne di maiale. I moscati sono adatti ai dolci locali, come i mostaccioli e i picellati.
Sulle colline esposte al sole, a una altitudine non superiore ai 500-600 metri, in provincia di Isernia, è prodotto il Pentro DOC, nelle varianti bianco, rosso e rosato.
Il bianco è ottenuto da uve di Trebbiano Toscano e Bombino Bianco con eventuale piccola aggiunta di altre uve a bacca bianca. Ha colore paglierino tenue, odore delicato, sapore asciutto, fresco e armonico e una gradazione minima di 10,5°. Si sposa ottimamente a formaggi freschi e primi piatti.
Il rosato ha un colore di intensità variabile, un odore delicato e un sapore fresco, leggermente fruttato, con una gradazione minima di 11°. Si accompagna a salumi, salsicce, carne di coniglio.Il rosso è prodotto con le uve delle varietà Montepulciano e Sangiovese con eventuale altra aggiunta di quelle di altri vitigni a bacca nera; presenta un colore rosso rubino, un odore gradevole e un sapore asciutto e vellutato. La gradazione minima è di 11°. Ideale con formaggi stagionati, salumi, piatti a base di ragù.
Da assaggiare
La famiglia nobile Di Majo Norante si occupa di vinificazione da più di due secoli. Il “Contado d’Aglianico” è uno dei vini piu’ prestigiosi della cantina. Le vigne sono coltivate alla pendice delle colline, prevalentemente su suolo sabbioso. La vendemmia avviene tra la fine di Ottobre e l’inizio di Novembre, mentre la stagionatura viene effettuata in barili di quercia. Il vino è poi lasciato per altri 6 mesi in bottiglia.
Il vino è caratterizzato dal colore rosso-rubino trasparente. All’olfatto si percepisce un aroma saturo, ma fresco, di prugne, prugne secche, amarena fresca con note di balsamico e spezie. Al palato risulta bilanciato e fresco. Nel gusto si combinano accenti di frutta fresca e secca. Nel retrogusto si percepisce una nota di cioccolato amaro. Da abbinare a carni rosse e selvaggina. Quattro stelle.