Guarnito con uvetta o frutta candita, il panettone è tra i dolci natalizi più amati. Questo semplice impasto, derivato da lievito, burro, uova e farina si è imposto ai palati più golosi, accompagnato da caffè, vino dolce o spumante, creme pasticcere, cioccolato o zabaione.
Molte sono le leggende riconducibili alla nascita di questo dolce che oggi consacra la fama della pasticceria milanese a livello internazionale, tra cui quella che attesta la derivazione del nome “panettone” da “pan di Toni”.
Si racconta, infatti, che il garzone di cucina di Ludovico il Moro, la sera di Natale, inventò un pan dolce con burro, canditi e pasta avanzata, per rimediare ad un dessert bruciato.
Più plausibile invece è far derivare il nome dall’antica usanza dei milanesi di portare in tavola, a fine cenone, il “pane di Natale”, con valore augurale e anche medicamentoso. Per le sue dimensioni era chiamato “pan grande” e, nel tempo, si è trasformato nell’attuale “panettone”.
Una curiosità: è tradizione mangiare il panettone il 3 febbraio, giorno di San Biagio, protettore di tutti i mali della gola. Secondo una leggenda, San Biagio avrebbe salvato un giovinetto che rischiava di morire soffocato da una spina di pesce.