L’arte della coltelleria a Scarperia

Scarperia è uno dei tanti incantevoli borghi italiani. Situato a 30 chilometri da Firenze, nel cuore del Mugello, questo borgo non è solo famoso in tutto il mondo per la sua bellezza, ma anche e soprattutto per un’eccellenza artigiana che si tramanda da secoli: l’arte della coltelleria.

 

Il cuore dell’insediamento fortificato è il Palazzo dei Vicari, residenza di impianto trecentesco, severa e turrita sul lato rivolto verso la piazza, e fortezza sul retro. Due grandi muraglie che formano un vasto cortile interno lo raccordano al mastio, a sua volta inserito nel percorso occidentale della cinta muraria, che purtroppo solo in alcuni tratti è ben conservata. Il Palazzo dei Vicari, completamente visitabile dopo il recente restauro, si affaccia sulla piazza principale del paese che mette in mostra anche due interessanti edifici religiosi.

Il primo è la Propositura, fondata da Frate Napoleone dei Galluzzi nel 1326 e intitolata ai Santi Jacopo e Filippo. L’altro notevole edificio è l’Oratorio della Madonna di Piazza, risalente al 1320 circa: qui si svolgeva la solenne cerimonia di insediamento dei Vicari, che ricevevano il giuramento di obbedienza dei Podestà e prendevano possesso del loro ufficio. La costruzione custodisce la Madonna di Piazza di Jacopo del Casentino, ritrovata, secondo la tradizione, nel pozzo della piazza.

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Il Palazzo dei Vicari, Scarperia

Fondata l’8 settembre del 1306 dalla Repubblica Fiorentina, Scarperia diventa ben presto un centro di produzione di ferri taglienti: coltelli, armi da taglio, forbici, roncole ed altri oggetti taglienti utili nel lavoro dei campi. Ma come è nata questa antica tradizione? La posizione geografica deve essere stata determinante nello sviluppo di questa vera e propria arte. Scarperia infatti fu fondata con il preciso scopo di difendere la città di Firenze dagli attacchi dei nemici provenienti dal nord Italia. Fu infatti dotata di alte mura di cinta e di un castello che doveva servire a respingere questi attacchi.

Allo stesso tempo il borgo era situato lungo la strada che collegava il nord e il centro Italia e per questo motivo divenne stazione di sosta frequentatissima da ogni tipologia di viaggiatori, dai mercanti ai pellegrini. Tutti si fermavano nel borgo mugellano per riposarsi prima di rimettersi in viaggio, e in questa occasione facevano acquisti. Proprio così sembra sia nata l’arte di forgiare coltelli: uno strumento dai mille usi, che risultava particolarmente utile a dei viaggiatori: serviva per mangiare, difendersi, per tagliare rami e sterpaglie nel bosco appenninico, e così via. Inoltre era uno strumento leggero facilmente vendibile a dei viaggiatori che nel periodo medievale viaggiavano a piedi e quindi necessariamente con poco bagaglio; era usanza portare tutti gli oggetti che servivano attaccati alla cintura insieme con la preziosa “scarsella” ovvero la borsa con i soldi.

Nel tempo le botteghe dei coltellinai aumentarono sempre più fino a che si può dire che in ogni famiglia scarperiaese esisteva un coltellinaio. Tutto il paese si svegliava la mattina con il tintinnio del martello sull’incudine , un suono che accompagnava per tutta la giornata gli abitanti del borgo.

La Coltelleria Saladini è un’azienda artigianale della zona, operante nei nostri giorni. Le prime tracce di coltellinai Saladini risalgono alla metà del secolo XVIII, dove un censimento ci racconta che la famiglia Saladini produceva coltelli in quanto Maestri Coltellinai. Da allora si sono succedute generazioni di coltellinai che ancora oggi creano i manufatti con la stessa passione e tradizione tramandate.

Nella vasta gamma dei coltelli locali spicca il coltello d’amore, che più che altro è un bel regalo da fare al proprio coniuge o agli amici. È un coltello che ha una storia radicata nelle usanze popolari di alcune zone dell’Italia centro-meridionale del XVIII secolo, secondo le quali il coltello veniva donato come pegno d’amore. Sulle lame venivano incise frasi e dediche che portavano con sé il mistero di storie e amori segreti. I manici avevano intarsi di osso bianco che rappresentavano occhi (detti “occhi di dado”) che secondo le usanze avevano uno scopo scaramantico, allontanando gli sguardi di gelosia dalla persona amata. Il coltello d’amore è un coltello molto decorato e, per questo, molto complesso nella realizzazione, ma che ancora oggi conserva il fascino antico di un tempo.

 

Luogo
Toscana
Parole chiave
artigianato, Toscana

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