Giro d’Italia: pedalando tra storia, natura e modernità

Parte il 6 maggio 2016 la 99° edizione del Giro d’Italia, una gara ciclistica tra le più prestigiose in assoluto e uno dei brand italiani più celebri al mondo. Nel Giro si specchia tutta la passione degli italiani per la bici e la competizione, ma anche quella per il territorio, per il paesaggio e per la natura.

Il percorso abbraccia, infatti, vaste zone della penisola italiana, con tappe dalla lunghezza media di 161,1 km, dalla pianura alla montagna, dalle colline alle città, regalando a tutto il mondo il piacere di osservare una gara sportiva di grande intensità in un contorno di straordinaria bellezza.

Giro d’Italia 2016 – Official promo

Il ciclismo, inoltre, per gli italiani non è soltanto uno sport: è uno stile di vita, che traduce in un’espressione concreta valori fondamentali come la creatività, il benessere, la tutela dell’ambiente. Non c’è da meravigliarsi, dunque, se i grandi campioni del ciclismo sono entrati nella storia come figure di primo piano, diventando parte del “pantheon” degli eroi nazionali conosciuti da tutti e divenuti talvolta personaggi di film e canzoni famose, come Gino Bartali, tre volte vincitore del Giro d’Italia (1936, 1937 e 1946).

Paolo Conte – Bartali

Il Giro e la Storia: racconto di un “pezzo d’Italia”

Il Giro d’Italia nasce più di cento anni fa: nel 1908 l’editore del quotidiano “La Gazzetta dello Sport”, Tullo Morgagni, suggerisce al proprietario del suo giornale di organizzare una corsa ciclistica per l’Italia. Parte la raccolta dei fondi, cui contribuiscono donazioni da tutta Italia, comprese 3.000 lire provenienti dal quotidiano rivale, il “Corriere della Sera”; i premi, invece, arrivano dal casinò di San Remo.

La prima “Corsa Rosa” (dal tipico colore della Gazzetta dello Sport) parte il 13 maggio 1909 da Milano: 127 i corridori al via, 2448 km la distanza complessiva, divisa in otto tappe. Tanti ciclisti non sono riusciti ad arrivare fino in fondo: solo in 49 hanno tagliato il traguardo (di nuovo a Milano, sede del giornale promotore dell’iniziativa), con Luigi Ganna come primo vincitore.

Il 36° Giro d’Italia, vittoria di Fausto Coppi: telecronaca dell’Istituto Luce

Negli anni la manifestazione cresce e acquista popolarità; nel 1931 nasce il simbolo della corsa, la famosa maglia rosa, indossata dal leader della gara. Più tardi arrivano anche la maglia verde (che diventa azzurra dal 2012 e va al miglior scalatore), quella rossa (al primo corridore nella classifica a punti) e quella bianca (al miglior giovane): si introducono quindi classifiche nuove che rendono la competizione ancora più ricca e combattuta.

© Matteo Festi / Shutterstock.com

Dopo l’epoca del dominio dei ciclisti italiani come Girardengo e Binda, Coppi e Bartali, degli anni ’50-’70 a trionfare spesso sono gli stranieri: memorabili le 5 vittorie del belga Eddy Merckx, soprannominato “Il Cannibale”. Nel 1994 invece arriva il momento di Evgenij Berzin, il primo russo ad aggiudicarsi il Giro, imitato due anni dopo da Pavel Tonkov e da Denis Men’šov nel 2009.

Con il passare degli anni il Giro ha coperto, con i suoi percorsi, diverse Regioni italiane e non solo: ha interessato Paesi confinanti come la Francia, la Svizzera, l’Austria. Sono stati coinvolti persino quelli più lontani: nel 2014, per esempio, la corsa ha preso il via in Irlanda del Nord. Testimonianze del prestigio internazionale raggiunto dalla storica competizione italiana.

Giro d’Italia 2015 – Full Highlights

La coppa assegnata al vincitore dal 1999 si chiama “trofeo senza fine” e ha la caratteristica forma a spirale sui cui cerchi sono incisi i nomi di tutti i vincitori precedenti.

 

L’Edizione 2016

La novantanovesima edizione della corsa coprirà la distanza di 3 383 km, per un dislivello complessivo di 42 200 metri, divisa in 21 tappe da percorrere in poco più di tre settimane. Anche quest’anno, la partenza e le prime tre tappe avranno luogo fuori dai confini dell’Italia: in Olanda, nella regione di Gelderland. Sei saranno le tappe con arrivo in salita, con Colle dell’Angelo che sarà la Cima Coppi di questa edizione. La tappa finale porterà i ciclisti da Cuneo a Torino, dove il vincitore avrà il trofeo con inciso il suo nome. 22 le squadre in corsa, tra cui tre russe: la Gazprom-Rusvelo, il Team Katusha e la Tinkoff-Saxo.

Route 2016
1

Vladislav Borisov, ciclista russo, ha corso alle Olimpiadi di Sydney e di Atene:

«Ci sono persone che seguono ogni gara del Giro in macchina, qualcuno addirittura cerca di ripetere il percorso in bici. Naturalmente nelle città la folla degli spettatori è più densa, alla partenza e all’arrivo è quasi impossibile osservare bene la gara. E poi in pianura e in discesa, così come nella cronosquadre, i ciclisti ti passano velocissimi di fronte e finisce lì. Il momento più spettacolare invece sono le salite: prima di tutto, vedi tutta la fatica di ogni corridore, percepisci tutto quel lavoro immenso che mette nella pedalata, tutta l’emozione riflessa nella sua faccia. Ed è lì che la partecipazione alla gara si fa più intensa: cominci a condividere la passione di chi su quella pista ce la sta mettendo tutta, e ti rendi conto che ogni gesto, ogni parola serve a spronarlo, a farlo andare avanti».

Vincenzo Nibali (vincitore del 2013) © LaPresse

 

Curiosità:

  • Uno dei ciclisti più forti di tutti i tempi, Costante Girardengo, fu talmente famoso da essere battezzato “Campionissimo”; quando giunse all’apice della sua popolarità, si decise che tutti i treni “espresso” dovessero prevedere una fermata passando nella sua città natale, Novi Ligure;
  • Nella seconda metà degli anni ’20 uno dei corridori più forti del Giro era stato Alfredo Binda; vinse 4 volte in 5 anni, costringendo gli organizzatori del Giro 1930 a versargli un premio pari a quello spettante al vincitore affinché non partecipasse alla gara;
  • Le tappe in montagna sono l’elemento che contraddistingue il Giro rispetto agli altri Grand-Tour europei. Gli ostacoli più difficili portano i nomi dei grandi scalatori: il passo di maggiore altitudine in ogni edizione viene chiamato Cima Coppi, e la montagna più rappresentativa viene detta Montagna Pantani.

foto nello slider © strenghtofframeITA / Shutterstock.com

Luogo
Emilia-Romagna, Lombardia, Friuli-Venezia-Giulia, Toscana, Calabria, Campania, Abruzzo, Umbria, Piemonte, Veneto, Trentino-Alto-Adige
Parole chiave
sport, storia

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