Calcio storico fiorentino

Il calcio storico, nato a Firenze nel XV secolo, è una combinazione di calcio, rugby, lotta libera e pugilato, che al giorno d'oggi viene disputato in costumi storici.

 

In questo gioco medievale, abbastanza violento, si può attaccare l’avversario con pugni e calci. Le squadre dei quattro quartieri storici di Firenze si sfidano una contro l’altra, giocando le due semifinali e la finale per determinare il vincitore.

Nella seconda metà del Quattrocento il calcio si era talmente diffuso tra i giovani fiorentini, che questi lo praticavano frequentemente in ogni strada o piazza della città. Con il passare del tempo però, soprattutto per problemi di ordine pubblico, si andò verso una maggiore organizzazione e il calcio cominciò a essere praticato soprattutto nelle piazze più importanti della città. I giocatori (calcianti) che scendevano in campo erano perlopiù nobili (anche futuri Papi) dai 18 ai 45 anni e vestivano le sfarzose livree dell’epoca, che diedero poi il nome a questo sport.

Oggi Piazza Santa Croce è il luogo dove normalmente si disputa questo gioco. La piazza viene allestita così come ai tempi in cui il gioco ebbe inizio, ovvero una piazza sporca e polverosa in cui non c’erano pietre. Ovviamente oggi le tribune sono sistemate in maniera che gli spettatori si possano godere lo spettacolo in modo migliore.

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Le quattro squadre sono: Santa Croce (blu), Santo Spirito (bianco), Santa Maria Novella (rosso) e San Giovanni (verde). Le due semifinali vengono solitamente disputate in un solo weekend.

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Fabrizio Valleri, calciante dei Bianchi

La prima volta che ho sentito il calcio storico è stato nel 1984, avevo 8 anni e 6 mesi. La prima volta che ho sentito parlare del calcio storico è stato nel 1984, avevo 8 anni e 6 mesi. Quell’anno in piazza del Carmine si giocava bianchi contro verdi e mi portò la mia mamma, ci furono un po’ di scontri e non solo tra i calcianti, anche la polizia, qualche fumogeno… Questo episodio era la mia prima volta a una partita di calcio storico e penso sia stata l’ultima volta per mia madre. Ricordo le mie emozioni la prima volta che ho partecipato: l’incredulità dapprima perché mai avrei pensato di essere in grado di giocare al calcio storico, stavo tanto bene a vederlo in curva. Con l’avvicinarsi della partita e del giorno della partita, posso descrivere il mio stato come una lucida follia. Avevo 26 anni, non ero piccolo.

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Penso che il calcio storico sia un gioco che richiede sicuramente coraggio, ma non direi ora “il maggiore coraggio al mondo”. Racchiude tante arti sportive, anche nobili, ma non è proprio uno sport. Il gioco è molto antico, viene praticato solo a Firenze e deriva prima dal cosiddetto harpastum che praticavano le legioni romane nei primi anni dall’anno zero per tenersi in forma nel periodo di tregua della guerra sulle rive dell’Arno, poi i fiorentini lo giocarono nel 1530 a Santa Croce durante l’assedio dell’Impero, poi la tradizione fu ripresa nel settecento-ottocento, ma in questo caso sarebbe interessante analizzare la struttura della società fiorentina: il popolo organizzato in potenze (tipo le di contrade di Siena ), i nobili ecc . Non fu giocato poi per molto tempo fino a quando fu reintrodotto nel 1930 e sempre giocato e riorganizzato sui quattro colori dei quartieri storici e delle loro basiliche.

Per essere un buon calciante ci si allena per il ruolo e per il compito che si va a svolgere: tra 27 calcianti ognuno ha il suo ruolo durante la partita. Nel mio caso gli allenamenti di calcio, la corsa per portare la palla possono essere quelli svolti più spesso, ma tengo in considerazione anche il pugilato, un po’ di lotta, e molto importanti sono gli allenamenti al campo di allenamento nei quattro mesi precedenti la partita, in cui semplicemente si gioca, ci si confronta e si impara.

Questo gioco potrebbe piacere anche ai russi? Penso di sì, sicuramente ci saranno russi che lo ameranno e russi che lo odieranno, come a Firenze. Tra l’altro però parafrasando e pensando al popolo russo e alla sua fierezza e orgoglio credo che lo spettacolo gli possa piacere.

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La città di Firenze di oggi è impensabile senza un’altra rievocazione medioevale molto famosa, il cosiddetto Corteo Storico. Il direttore del Corteo Storico, il Signor Filippo Giovannelli, ha cortesemente risposto alle domande di “La Tua Italia” per chiarire ai nostri lettori il suo collegamento al calcio storico.

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Filippo Giovannelli Checcacci – direttore del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina

Essere Direttore è un grande onore per me dopo alcuni anni passati all’interno del corteo stesso con altri incarichi. Il Direttore ha una grande responsabilità, che è quella di coordinare, istruire e dirigere oltre 550 personaggi in abito storico che rappresentano l’identità fiorentina e l’esercito della Repubblica Fiorentina del 1529/30. Quello è il periodo storico cui facciamo riferimento e che rievochiamo con grande orgoglio di appartenere alla città.

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Sono ormai da oltre venti anni all’interno del Calcio Storico, e in questo periodo oltre alla Storia di Firenze ho acquisito molte informazioni sulla storia della manifestazione e sugli ambiti più particolari che circondano la città. Ogni fiorentino è orgoglioso e geloso delle proprie tradizioni.

Nonostante le modifiche al regolamento degli ultimi 6 anni, che hanno reso la mentalità del circuito del Calcio Storico bella, positiva, costruttiva e con tanta voglia di rappresentare al meglio la città di Firenze, le regole tecniche del gioco non possono variare molto, perché si tratta di un Gioco Storico basato su regole del XVI secolo. In realtà non si tratta di un vero e proprio sport, ma forse dell’antenato di alcuni sport come il football o il Rugby. All’interno dello stesso partecipano grandi atleti, fisicamente molto preparati che sono specialisti di veri e propri sport come il Rugby, il Pugilato, la Lotta, le arti marziali etc…slide_bis_0

Vedo la crescita della popolarità del calcio storico e la ritengo molto, molto positiva. Il vero Gioco del Calcio Fiorentino è comunque legato fortemente alla città di Firenze e non è esportabile se non per delle partite dimostrative che potrebbero farlo conoscere anche in Italia e all’estero.

Per assistere al Corteo Storico e al gioco del Calcio Storico è meglio arrivare a Firenze nel mese di giugno quando si svolge il Torneo di San Giovanni del Calcio Storico Fiorentino, tre partite che coinvolgono i quattro quartieri espressione della città di Firenze.

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La finale viene sempre disputata il 24 giugno, giorno in cui si festeggia anche il santo patrono della città, San Giovanni Battista. Una stupenda sfilata in costumi storici percorre le vie del centro partendo da Piazza Santa Maria Novella per arrivare in Piazza Santa Croce. Tutte e quattro le squadre sono presenti alla sfilata, anche quelle che non devono disputare la finale: riconoscerete i calcianti passare per andare a giocare la finale. La sfilata comincia indicativamente intorno alle 4 del pomeriggio, mentre la finale verso le 5. Basta affacciarsi in centro per trovarsi catapultati in mezzo al divertimento del corteo storico!

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Non dimenticate di concludere questa giornata di festeggiamenti ed eventi sulle rive dell’Arno per assistere ai fuochi di artificio che vengono lanciati da Piazzale Michelangelo.

I biglietti possono essere acquistati attraverso il portale www.boxofficetoscana.it

Il sito ufficiale del Calcio storico www.calciostoricofiorentino.it

 

Luogo
Toscana
Parole chiave
Firenze, sport

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