La città più importante è Melfi, ma l’intera zona è ricca di fascino: l’area del Vulture è, infatti, uno dei luoghi più intimi e paesaggistici della terra lucana e i versanti del vulcano sono ricoperti da una fitta e rigogliosa vegetazione favorita dalla naturale fertilità dei terreni.
In questo scenario verdeggiante, a poco più di dieci chilometri da Melfi, si inseriscono i due Laghi di Monticchio, uno più grande, l’altro più piccolo e Riserva Regionale. I due specchi d’acqua sorgono proprio al posto del cratere del Vulture, vulcano ormai spento, e in essi si riflette la splendida Abbazia benedettina di San Michele.
Costruita sui fianchi dell’antico cratere, l’abbazia, insieme ai resti del complesso di Sant’Ippolito, è la testimonianza tangibile della presenza di ordini monastici nel territorio del Vulture. Non sfuggono agli occhi più attenti gli affreschi risalenti alla metà dell’XI secolo.
L’Abbazia di San Michele è anche sede del Museo di storia naturale del Vulture che propone sette tappe di un percorso che va dall’Homo Erectus di Atella fino ai giorni nostri, alla conoscenza degli insediamenti urbani dell’area e all’esplorazione del mondo vegetale e animale.
Chi arriva nel Volture si sente proiettato in una dimensione di spiritualità e pace circondato da rare bellezze naturali: un luogo unico per chi ama l’eco-turismo!