La sua creazione risale all’epoca romana, a opera del console Manio Curio Dentato, che nel 271 A.C. fece costruire un canale con il fine di bonificare la piana di Rieti e liberare quindi la valle Reatina dalla palude causata dal fiume Velino.
Dagli inizi del 1600 la cascata comincia ad acquisire un ruolo di rilevanza nella cultura figurativa e poetica europea, colpendo l’immaginario di poeti, disegnatori e pittori. Terni entrò a far parte del percorso del Grand Tour, il viaggio che nobili e intellettuali compivano attraverso l’Europa, partendo da Parigi, attraversando il centro della Francia e la Svizzera e finalmente arrivando in Italia, dove completavano la formazione. Così la cascata divenne una delle bellezze da vedere obbligatoriamente. Anche oggi, la Cascata delle Marmore rappresenta senza dubbio una delle tappe imperdibili per chiunque visiti l’Umbria.
Il Balcone degli Innamorati
Dopo circa 20 minuti di cammino dal punto d’ingresso, si arriva al “Balcone degli Innamorati”, “dentro” all’imponente getto d’acqua del primo salto della cascata, tanto che serve un impermeabile per potervi sostare. Si tratta di un terrazzino posto alla fine del tunnel omonimo (il “Tunnel degli Innamorati”), incastonato nella roccia di travertino a pochi centimetri dalla Cascata: basta allungare un braccio per “saggiare” le acque del fiume Velino in caduta libera.
Perché “degli Innamorati”? Perché è il luogo preferito dai fidanzati e perché, in fondo, la Cascata delle Marmore si lega al mito di San Valentino, primo vescovo di Terni (III sec. d.C.), patrono della città e protettore degli innamorati.
La leggenda del “velo da sposa” narra che il santo, per dimostrare la purezza della bella Nerina messa in dubbio dal compagno, percosse la rupe col bastone pastorale facendo scaturire un getto d’acqua capace di formare un grandioso velo da sposa.
La Specola e l’Arcobaleno
In cima alla cascata, accanto al belvedere superiore, sorge la Specola, loggia fatta costruire da Papa Pio VI nel 1781 accanto al punto di osservazione preferito dai viaggiatori del Grand Tour. È il luogo privilegiato per osservare l’arcobaleno delle Marmore, fenomeno visibile quando si creano particolari condizioni atmosferiche legate alla presenza di vapore acqueo.
Spettacolo decantato dai viaggiatori del Grand Tour come una delle meraviglie del mondo. Molti di loro raccontarono persino di più arcobaleni dalla forma insolita, ovvero un cerchio quasi completo. Così, in numerose riproduzioni eseguite da pittori e incisori, l’iride è presente come parte integrante del paesaggio.
La cascata è a flusso controllato. Per sapere di più sugli orari della visita vai sul sito ufficiale www.cascatadellemarmore.info
Come arrivare
In aereo
Gli aeroporti più vicini sono quello di Fiumicino (Roma) e quello di Sant’Egidio (Perugia).
In treno
Linea Roma – Ancona, stazione di Terni. Da Terni servizio autobus o taxi (10 minuti). Per informazioni su orari e prenotazioni on line: Ferrovie dello Stato e Umbria Mobilità
In auto
Autostrada A1 (Milano-Napoli), uscire al casello di Orte, quindi percorrere il raccordo autostradale Orte-Terni e uscire a Terni Est seguendo le indicazioni per Valnerina.
Autostrada A14 (Bologna-Taranto), proseguire sulla Superstrada E45 Cesena-Orte, direzione Terni, uscire a Terni Est e seguire le indicazioni per Valnerina.