Un weekend a… Bergamo

La città di Bergamo è divisa in due parti distinte, la Città Alta (Sìta Ólta), il centro storico cinto da mura, e la Città Bassa (Sìta Bàsa), la parte moderna.

 

Bergamo si trova in territorio pedemontano, laddove l’alta pianura lascia spazio agli ultimi colli delle prealpi Orobie, a metà strada tra i fiumi Brembo e Serio. Il nucleo antico della città viene fondato proprio sui colli. Di origine medievale, la città di Bergamo è un vero e proprio libro di storia a cielo aperto. Fondata dalla popolazione pre-celtica degli Orobi, venne in seguito conquistata dai Galli guidati da Brenno (nel 390 a.C). Oggi la città presenta divisa in due parti: la Città Alta, costruita in cima a un colle, e la Città Bassa, di epoca più recente, che si è sviluppata a partire dai quei “borghi fuori le mura” che dal Quattrocento in poi hanno avanzato, dalle pendici della collina, fino alla pianura.

Di conseguenza, partendo dalla stazione della ferrovia e risalendo verso la città alta, si ha l’occasione di fare una vera e propria passeggiata indietro nel tempo, dagli edifici di una città moderna ai palazzi ottocenteschi, per poi iniziare a salire verso le stradine del borgo che conservano l’aspetto barocco. A questo punto, si lascia la Città Bassa e lungo una romantica passeggiata che costeggia le antiche mura si sale verso l’antica cittadella Medievale.

 

Cosa vedere

Bergamo Bassa

Bergamo Bassa / Foto: Flickr.com

Bergamo è distinta in due città: quella bassa, moderna e dinamica, riassunta dal rettifilo alberato di viale Giovanni XXIII, dal Sentierone e da viale Vittorio Emanuele II, e quella alta, pittoresco e incantato nucleo storico. Scorci più antichi nella Bergamo Bassa si possono ricercare ad esempio in via Pignolo, la strada che unisce le due parti della città, su cui si affacciano molti palazzi borghesi cinquecenteschi, oppure lungo via San Tomaso, che conduce al più importante complesso museale di Bergamo, la Pinacoteca dell’Accademia Carrara che, con la vicina Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, raccoglie una delle collezioni di dipinti più importanti d’Italia.

 

Bergamo Alta

Chiusa tra le sue mura, arroccata su un colle, la città ha conservato nell’assetto delle sue strade l’antico aspetto medievale e rinascimentale rappresentato da piazza Vecchia e piazza del Duomo. E se il Palazzo della Ragione e Santa Maria Maggiore riportano al periodo comunale, un capolavoro assoluto come la Cappella Colleoni, realizzata per ospitare il mausoleo del condottiero e di sua figlia, ci proietta in pieno nelle atmosfere rinascimentali.

 

Le fontane

Prima foto © Foxys Forest Manufacture / Shutterstock.com/p>

Si parte dalla cinquecentesca fontana di Sant’Agostino, di fronte alla porta omonima, che completa il monumentale accesso alla città, come la bella fontana settecentesca posta al centro di piazza Vecchia ne completa la prospettiva. Ma all’interno della città ci sono molte altre fontane di origine medioevale, come quelle fontane di Osimano, di San Michele al Pozzo Bianco, di Porta Dipinta, di via Colleoni, la cosiddetta Fonte Seca o il Fontanone Visconteo, un’antica cisterna diventata alla fine del Settecento il basamento dell’Ateneo.

 

Le mura

È d’obbligo una passeggiata attorno alle mura della città: dalla cinquecentesca Porta Sant’Agostino, sormontata dal leone di Venezia, a Porta Sant’Alessandro, nei cui pressi sorge la cittadella voluta dai Visconti nel XIV secolo, fino a Porta San Giacomo, costeggiando i baluardi che rafforzavano la cerchia delle mura.

 

Il Teatro Storico Donizetti

Foto: Shutterstock.com

Fondato nel 1786 con il nome di Riccardi, dal nome del suo impresario, il teatro Gaetano Donizetti, dedicato al grande compositore bergamasco, è stato uno dei primi in muratura in Italia. Costruito nella parte bassa della città, nel cuore del quartiere interessato nei primi decenni del Novecento dal progetto urbanistico di Marcello Piacentini, conserva ancora il suo impianto settecentesco, benché la facciata sia stata completata solo nel 1898 e vi sia stato aggiunto negli anni Novanta del secolo scorso un foyer laterale. Oggi è una delle istituzioni culturali più importanti della città e ospita, oltre alla stagione lirica, sinfonica e concertistica, anche numerose altre iniziative come il “Festival Bergamo Jazz”, il prestigioso “Festival Pianistico Internazionale Arturo Benedetti Michelangeli di Brescia e Bergamo”.

 

Pinacoteca dell’Accademia Carrara di Bergamo

Una delle più importanti realtà museali della provincia è la Pinacoteca dell’Accademia Carrara di Bergamo, con la sua “vicina” Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea. Fondata nel 1795 in un palazzo neoclassico, attualmente in restauro, comprende 1.900 dipinti, soprattutto del periodo tra il XV e il XVIII secolo, delle più importanti scuole italiane e straniere e di molti grandi delle pittura italiana, come Pisanello, Bellini, Mantegna, Lotto, Raffaello, Tiziano, Canaletto, Donatello e Canova, ma anche straniera, come Dürer, Brueghel, Rubens. Per qualità e articolazione culturale, è considerata fra i più significativi musei di arte antica in Italia.

 

GAMeC Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea

A completare la straordinaria raccolta è nata, nel 1991, la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea. Sorta di fronte all’Accademia Carrara, negli spazi ristrutturati da Vittorio Gregotti, un convento del XV secolo, raccoglie circa 200 dipinti, oltre a sculture, incisioni e fotografie. Notevoli tra le altre le 25 opere di Giacomo Manzù e la donazione del collezionista Gianfranco Spajani, che comprende dipinti di pittori italiani del Novecento tra cui Balla, Boccioni, De Chirico, De Pisis, Manzù, Morandi, ma anche Dorazio, Morlotti o, ancora più recente, Adami, oltre ad alcune opere di artisti stranieri (Hartung, Kandisnski, Richter, Sutherland). Lo spazio espositivo propone mostre temporanee personali e collettive di artisti internazionali, progetti inediti di artisti emergenti, eventi espositivi di largo respiro storico artistico, progetti per artisti legati al territorio, offrendo allo stesso tempo molteplici occasioni a chi è interessato all’arte e alla creatività di oggi.

 

La cucina

La polenta

© lastradadelgusto.com

La regina della tavola in tutta la provincia bergamasca è la polenta, gialla e compatta, da tagliare a fette come vuole la tradizione. Se per le carni è il «polsetto» di vitello bollito uno dei piatti più tipici, tra i primi non possono mancare i «casonsei», ravioli di magro resi più gustosi da un condimento di burro fuso.

Il taleggio

© biq-fw.com

Il taleggio è solo il più conosciuto tra i numerosi formaggi che, con sapienza antica, ancora si producono nelle valli di Bergamo. Non si dimentichino però le formaggelle della val di Scalve e il Branzi, utilizzato anche per la preparazione della polenta taragna.

Valcalepio DOC

© visitime.it

Rinomata anche come zona vinicola, questa terra vanta vini DOC come il Valcalepio bianco, vino secco che si propone come aperitivo o per piatti leggeri, e il Valcalepio rosso, di colore rubino, profumo intenso, sapore asciutto e persistente. Conosciute in tutto il mondo sono poi le acque minerali delle valli bergamasche, nelle quali si produce anche ottimo miele.

 

Come arrivare

In aereo
L’Aeroporto internazionale Milano Orio Al Serio, servito anche con voli diretti da Mosca, dista solo 5 km dalla città. Bergamo dista 50km da Milano, dunque sono utilizzabili anche gli aerporti di Milano Malpensa e di Milano-Linate.

In treno
Bergamo è collegata via treno con Milano, Lecco e Brescia. La durata del viaggio verso Milano e Brescia è di circa 50 minuti, circa 40 invece per Lecco. La Stazione si trova in piazzale Guglielmo Marconi in pieno centro.

In auto
Bergamo è raggiungibile attraverso l’Autostrada A4 Milano-Venezia (Uscita Bergamo).

Contatti

Ufficio Informazioni Turistiche
Via Gombito, 13
[email protected]
Tel. 
+39 035 242226

 

Luogo
Lombardia
Parole chiave
Bergamo, weekend

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