Un weekend a… Reggio Emilia

Reggio, detta la città del Tricolore poiché qui, nel 1797, fu adottato il vessillo che divenne poi bandiera nazionale, ha una storia antica. Nel XI secolo è in terra reggiana il cuore della contea di Matilde; più tardi figure importanti ne segnano il Rinascimento, dal Boiardo all’Ariosto, il grande poeta dell’Orlando Furioso.

 

Cosa vedere

Il Duomo di Reggio Emilia

Duomo di Reggio / Shutterstock.com

Il Duomo di Reggio Emilia, costruito originariamente secondo l’architettura romanica nel 875, ha subito nel tempo diverse trasformazioni, come quelle della fine del XV secolo, dove lo stile della cattedrale venne adattato ai canoni architettonici del tempo. Prospero Sogari, detto Clemente, è stato lo scultore che più di altri ne ha curato il lavoro, tuttavia rimasto incompleto. Tra i suoi lavori troviamo le statue raffiguranti Adamo ed Eva sulla porta centrale, oppure, tra le strisce di marmo che coprono la superficie media della facciata, dentro le nicchie, le statue dei santi Crisanto e Daria, Venerio e Gioconda, completati dalla bottega artistica del maestro, tra il 1572 e il 1580. Da ammirare è anche il sepolcro di Orazio Malaguzzi, di particolare grazia stilistica.

 

Piazza San Prospero

Piazza San Prospero / municipio.re.it

La piazza San Prospero ci appare come un piccolo gioiello d’altri tempi. Collegata alla piazza precedente dal porticato del Broletto, si caratterizza in effetti per essere circondata da una serie di portici e per la facciata della bella Basilica di San Prospero con relativa torre. Non perdetevi il tradizionale mercato rionale ogni martedì e venerdì mattina. La chiesa è un tipico esempio d’architettura barocca emiliana, anche se venne costruita intorno al 997 (sono poche le tracce originali a noi pervenute). La facciata esterna risale infatti al Settecento e si distingue per i sei leoni stilofori in marmo rosso che ornano il sagrato, attribuiti a Gaspare Bigi. L’interno della Basilica è concentrato in tre navate a croce latina con una grande cupola. Nella volta absidale si può vedere la serie di affreschi di Camillo Procaccini (di Bologna) raffigurante il “Giudizio Universale”.

 

Basilica della Ghiara

Basilica Santuario Della Beata Vergine Della Ghiara © Nino Evola

La Basilica della Ghiara, detta anche Tempio della Beata Vergine della Ghiara, è anch’essa una delle chiese più importanti di Reggio. Sorge lungo corso Garibaldi, un tempo denominato corso della Ghiara, la strada più importante della città, dopo la Via Emilia. Il nome Ghiara? Si, deriva proprio da ghiaia, qui infatti un tempo scorreva il letto del fiume Crostolo. Entrando a sinistra del suo portone principale, si nota un monumento di marmo a memoria di un giovane sordomuto, detto Marchino, vissuto verso l’ultimo decennio del XVI secolo. È a lui che si deve la costruzione dell’attuale chiesa, la leggenda narra che un giorno mentre pregava davanti alla Madonna (dipinta dal Bertone) egli sia stata miracolato della parola e dell’udito (era il 29 aprile 1596). All’interno, si ammirano opere d’arte in stile rinascimentale e Barocco, dagli affreschi alle pale d’altare, con il capolavoro della “Crocifissione” del Guercino (Francesco Barbieri) ad altre importanti opere di Ludovico Carracci, Alessandro Tiarini, Carlo Bononi, Lionello Spada, Luca Ferrari e altri artisti del XVII secolo.

 

I Teatri

Teatro Municipale / alessandracelentano.it

Reggio Emilia è una città molto legata al teatro. La creazione di una scuola di scenografi teatrali di talento tra i secoli XVII e XVIII, si accompagnò all’interesse per il teatro dimostrato dal principe Francesco d’Este. L’eredità lasciata alla città dai suoi personaggi più celebri non può essere dimentica, primo tra tutti Ludovico Ariosto che qui nacque nel XV secolo. Oggi il Teatro Comunale e il vicino Teatro Ariosto offrono produzioni teatrali e spettacoli, con un ricco programma annuale di concerti di musica classica, opera, teatro e danza. Sono questi due dei tre teatri principali di Reggio Emilia, a cui va aggiunto il Teatro Cavallerizza. Essi si affacciano su quelle che sono conosciute come le Piazze dei Teatri e cioè Piazza Cavour, Piazza della Vittoria e Piazza della Libertà.

 

Giardini Pubblici

Giardini Pubblici / Wikimedia Commons

Poco lontano si arriva ai Giardini Pubblici, d’ispirazione neoclassica e ubicati nel luogo esatto dove un tempo sorgeva l’antico Palazzo ducale. In effetti questo è un luogo da non perdere per chiunque si rechi in visita alla città. Li troviamo distesi lungo il perimetro delle antiche mura, sul Viale Antonio Allegri (parte del Viale Isonzo). Tra i numerosi Palazzi civili di Reggio Emilia si citano il Palazzo del Capitano del Popolo (XIII secolo), Palazzo Cassoli (XVI secolo), Palazzo Cassoli-Tirelli (1915), Palazzo Scaruffi (XVI secolo) e il Palazzo Tirelli (XVII secolo).

 

Galleria Parmeggiani

Galleria Parmeggiani / reggiotricolore.com

L’importante panorama culturale è contrassegnato da musei e gallerie d’arte di notevole interesse, tra cui in particolare la Galleria Parmeggiani. Nel 1932 Luigi Parmeggiani mise insieme una grande collezione d’arte, tra cui armi e oreficeria provenienti da un laboratorio di Parigi della seconda metà del 1800, specializzata in oggetti in stile medievale, dipinti e sculture. Di particolare valore artistico sono un trittico fiammingo attribuito a Van Eyck e “Il Cristo benedicente” di El Greco. Il palazzo che ospita la collezione merita menzione per lo stile fantasioso gotico-rinascimentale (lo troviamo in corso Benedetto Cairoli).

 

La cucina

Parmigiano Reggiano

Parmigiano Reggiano © MikeDotta / Shutterstock.com

Il Parmigiano-Reggiano è un noto formaggio dell’Italia settentrionale a pasta dura di cui è considerato il più rappresentativo. Si tratta di un prodotto a Denominazione d’Origine Protetta (D.O.P.). Solo il formaggio prodotto secondo le regole raccolte nel Disciplinare di produzione può fregiarsi del marchio Parmigiano-Reggiano.

 

L’erbazzone

L’erbazzone / mangiarebuono.it

In dialetto viene chiamato scarpasòun, o scarpazzone italianizzato, perché, nella sua preparazione, le umili famiglie contadine usavano anche il fusto bianco, cioè la scarpa, della bietola. L’erbazzone in pratica è una torta salata composta da un fondo di pasta ripieno per due centimetri con un impasto di bietole lesse (a volte unite con spinaci lesse), uovo, scalogno, cipolla, aglio e tanto Parmigiano-Reggiano. Viene poi richiuso con un altro strato di pasta cosparso di lardelli o pezzetti di pancetta e punzecchiato con la forchetta.

 

Lo gnocco fritto

Lo gnocco fritto / ricette.giallozafferano.it

Lo gnocco fritto, denominazione tipica nelle province di Bologna, Modena e Reggio Emilia. Per quanto riguarda la sua preparazione, dapprima viene preparato un impasto di farina di frumento, sale, strutto e lievito. Dopo la lievitazione, la pasta viene ridotta in una sfoglia alta pochi millimetri (da circa 2 a 6) e tagliata in rombi di circa 10 cm di lato, che vengono fritti secondo la tradizione in abbondante strutto bollente.

 

I Tortelli verdi

I Tortelli verdi / blog.giallozafferano.it

I tortelli verdi sono un piatto tipico dell’Emilia e dell’area reggiana in particolare. Si tratta di una minestra asciutta di involtini di sfoglia all’uovo ripieni di un impasto (detto pesto) composto da spinaci o bietole verdi anche in abbinamento con aromi, condimento, formaggio e ricotta. Il ripieno viene avvolto in una sottile sfoglia di uova e farina formando dei piccoli rettangoli di dimensione massima come una carta di credito e minima come la sua metà.

Come arrivare

Situata nel Nord Italia, nella Pianura Padana, a circa 50 Km da Bologna, sulla via Emilia, Reggio Emilia confina ad Ovest con Parma ed ad Est con Modena. A nord, il Fiume Po la divide dalla provincia di Mantova mentre a sud gli Appennini segnano il confine con Liguria e Toscana.

In aereo

Reggio Emilia dispone di un proprio piccolo aeroporto e si trova a circa un’ora d’auto dall’aeroporto di Bologna (http://www.bologna-airport.it/.

In treno

La stazione ferroviaria di Reggio Emilia (sita in Piazzale Marconi, 1) è servita dalla linea Milano – Bologna. E’ capolinea delle tre linee ferroviarie provinciali delle Ferrovie Reggiane, gestite dalla FER: Linea Reggio Emilia – Sassuolo; Linea Reggio Emilia – Guastalla; Linea Reggio Emilia – Ciano d’Enza.

In auto

Da Bologna: da Borgo Panigale percorrere la SS 9 “Via Emilia” in direzione Modena, superare Castelfranco Emilia, Modena, proseguire sulla SS 9 in direzione Reggio Emilia.
Da Parma: prendere l’autostrada del Sole A1, seguire la direzione Bologna, uscire a Reggio Emilia e seguire la direzione Centro.
Da Nord (Mantova): prendere l’autostrada del Brennero A22 in direzione Brennero – Modena, seguire la direzione Reggio Emilia, continuare sull’autostrada del Sole A1, uscire a Reggio Emilia e seguire la direzione Centro.

Contatti

Informazione e accoglienza turistica, via Toschi, 1/B, 42100 Reggio nell`Emilia (RE), Tel. ++39 0522-451152, [email protected]

Luogo
Emilia-Romagna
Parole chiave
Reggio Emilia, weekend

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