Tra il VII e l’VIII secolo Salerno, città di ricchi mercanti, viene conquistata due volte dai Longobardi: nel 646 e nel 759. Nasce il Principato di Salerno, con al vertice Arechi II, che stabilisce la propria residenza nell’imponente Castello che sorge a monte del nucleo antico, su un vasto terrazzamento da cui si domina la veduta dell’intero golfo.
Ma il massimo dello splendore Salerno lo raggiunge durante il periodo normanno, quando la città diventa più ricca di Roma e ospita il più importante centro di studi medici in Europa, la Schola Medica Salernitana, punto d’incontro e di fusione tra l’antica tradizione medica orientale e le sperimentazioni di un gruppo di scienziati capeggiati da Matteo Silvatico.
La città si ingrandisce, viene realizzato il Duomo, dedicato al culto dell’Evangelista Matteo, e un nuovo Castello entro il perimetro del centro cittadino, detto di Terracena. Durante il periodo del Monachesimo, barbari e latini cominciano a fondersi, mentre i grandi signori della Chiesa concentrano nelle proprie mani immense proprietà fondiarie: è il periodo in cui vengono realizzati numerosi monasteri e complessi conventuali.
Oggi Salerno, cerniera tra la Costa d’Amalfi e la Costiera Cilentana, offre al visitatore un’esperienza piacevolissima, caratterizzata dal clima mite per gran parte dell’anno, un’eccellente cucina ma, soprattutto, la possibilità di una full immersion tra passato, presente e futuro senza soluzione di continuità.
Cosa vedere
La Cattedrale di San Matteo (Duomo)
La Cattedrale di San Matteo, fondata da Roberto il Guiscardo e consacrata da Papa Gregorio VII fu dedicata a Santa Maria degli Angeli ed all’Apostolo Matteo. Fu Costruita su una chiesa paleocristiana, sorta a sua volta sulle rovine di un tempio romano, iniziati i lavori, i progetti vennero successivamente ampliati con il ritrovamento delle spoglie del santo evangelista e subì, nei secoli, vari rifacimenti, si ricorda soprattutto quello del ‘600 ad opera di architetti napoletani.
Il duomo è preceduto da un ampio atrio circondato da un portico retto da 28 colonne di spoglio con archi a tutto sesto, arricchito sui lati da una serie di sarcofagi romani. Sul lato meridionale sorge l’alto campanile della metà del XII secolo, mentre l’ingresso principale della Chiesa è costituito da una porta bronzea bizantina. Nella navata centrale si possono notare i celebri amboni degli ultimi decenni del XII secolo decorati con sculture e mosaici. Nella Cappella del Tesoro invece si possono ammirare diversi reliquiari gotici tra cui il braccio di S. Matteo e le statue dei S.S. Martiri Salernitani.
Nel livello inferiore, vi è la Cripta costituita da un ambiente a sale con nove file di tre campate con volta a crociera, poggiate su colonne. Nel XVII la Cripta fu restaurata da Domenico Fontana il quale realizzò il doppio altare centrale di San Matteo dove è possibile celebrare simultaneamente due messe.
Il Museo Diocesano di Salerno
Nel Museo diocesano, annesso al Duomo di Salerno, sono conservate opere d’arte di straordinario valore.
Il patrimonio artistico del Museo comprende opere che vanno dal Medioevo al XX secolo, come: gli avori salernitani che costituiscono la più vasta e completa raccolta di tavolette eburne istoriate del Medioevo (della prima metà del XII sec.) cristiano esistente al mondo; un rotolo miniato dell’Exultet, diviso in 11 fogli di pergamena illustranti l’annuncio pasquale, risalente alla fine della prima metà del XIII secolo; una ricca raccolta di tempere su tavole del XIV, XV, e XVI, tra cui la Crocefissione di Roberto de Oderisio, pittore della Scuola di Giotto; alcune tele di scuola caravaggesca donate dal Marchese Giovanni Ruggi D’Aragona nel 1870 alla Cattedrale di Salerno. L’opera principale è la Giuditta di Francesco Guarino.
Nei luminosi corridoi di accesso alle sale è stata collocata parte della collezione di monete della Magna Grecia, della Repubblica Romana, dell’Impero Romano e della Zecca di Salerno. Tra le migliaia di monete c’è da segnalare il Follaro di Gisulfo II con la raffigurazione della Opulenta Salernum.
Il Centro storico
Il Centro Storico di Salerno è costellato da piccole botteghe artigiane che producono pezzi unici di grande pregio. La tradizione artigiana della vecchia Salerno persiste e non accenna a cedere il passo alla forte vocazione “nottambula” della zona. Anzi le due facce del Centro Storico di Salerno convivono pacificamente in un piacevole alternarsi: di giorno i vicoli sono animati dalle botteghe e dai laboratori artigianali, di notte dai locali, bar e ristoranti.
Nel Centro Storico di Salerno, dunque, si respira una piacevole aria di operosità. Le botteghe che si affacciano su Via dei Mercanti, Via Duomo, Via Masuccio Salernitano ecc. lavorano materiali vari: dalla ceramica al legno, dal vetro al cuoio, dall’oro al ferro battuto, dall’argento ai tessuti.
Chi sceglie di fare shopping nel Centro Storico di Salerno probabilmente fa la migliore scelta in tal senso. Qui, infatti, non mancano di certo le boutique, ma nelle caratteristiche botteghe artigiane che le intervallano è possibile acquistare a prezzi del tutto ragionevoli bellissime borse in cuoio, monili in vetrofusione, sandali di cuoio su misura, sculture in legno, gioielli in oro e argento e raffinati elementi di arredo in ceramica vietrese, tutto rigorosamente realizzato a mano. L’artigianato salernitano rappresenta certamente una delle maggiori attrattive per il turista, ma è anche un perfetto esempio di come sia possibile conciliare armoniosamente artigianato tradizionale e modernità.
Il Lungomare Trieste
Il lungomare di Salerno, uno dei più belli d’Italia, è un grande giardino alberato interamente pedonale, largo 30 metri e lungo circa 1 km e mezzo che, costeggiando lo splendido Golfo e il centro cittadino, conduce fino al porto turistico.
Oltre al piacere di passeggiare in riva al mare è da segnalare la nuova stazione marittima, ultima opera realizzata dal celebre architetto britannico Zaha Hadid, che sarà interamente ricoperte di maioliche decorative della costiera amalfitana.
Il Castello Arechi
Il Castello Arechi, situato sul monte Bonadies fu realizzato nell’VII secolo dal longobardo Arechi II, il quale trasferì la capitale del ducato da Benevento a Salerno, ed ancor oggi domina la città e veglia su di essa.
Il Castello fu realizzato sopraelevando e modificando le antiche mura e costruendo, su fortificazioni preesistenti, del periodo romano e bizantino. In realtà, Arechi II considerò la posizione strategica della città che, dominante sul Tirreno, poteva rappresentare per il regno un significativo sbocco via mare, sia per i commerci che per una miglior difesa.
Il Castello offre oggi una splendida panoramica sulla città e sull’intero golfo di Salerno. Al suo interno vi è un museo espositivo dei materiali del Castello (per lo più ceramiche medievali e monete), una sala per mostre e un salone per conferenze e congressi.
Il Teatro Verdi
Progettato a partire dal 1863 dagli architetti Antonio D’Amora e Giuseppe Manichini, che si basarono sulle misure e le proporzioni del Teatro di San Carlo di Napoli, il Teatro Verdi di Salerno. Il Teatro fu inaugurato il 15 aprile 1872 con la rappresentazione del Rigoletto; oggi la Direzione artistica è affidata al maestro Daniel Oren, di fama internazionale.
Sito ufficiale www.teatroverdisalerno.it
I Giardini della Minerva
Nel cuore del centro storico di Salerno si può ammirare il Giardino della Minerva, un orto terrazzato e cinto che può essere collocato lungo l‘asse che dalla Villa comunale sale verso il Castello di Arechi. Il valore storico e culturale del Giardino della Minerva è strettamente legato alla figura di Matteo Silvatico, insigne medico della Scuola Salernitana e profondo conoscitore di piante per la produzione di medicamenti, che all’inizio del 1300 istituì un “Giardino dei semplici” (varietà vegetali con virtù medicamentose), che divenne il primo orto botanico del mondo occidentale e in particolare del Mediterraneo.
La posizione del Giardino, un sistema d’acqua di vasche e fontane, ma soprattutto l’esposizione e i venti di tramontana, creavano infatti una sorta di microclima, fatto di umidità e calore, ideale per le erbe che crescevano, e tuttora vengono coltivate, dalle quali si ricavavano i principi attivi impiegati a scopo terapeutico, e che divennero oggetto di studi scientifici che segnarono la nascita della medicina naturalistica.
Le luci d’artista
Ogni anno da ormai 10 anni da novembre a febbraio Salerno ospita le “Luci d’Artista”, gigantesche luminarie, vere e proprie opere d’arte luminose realizzate da famosi artisti della luce, che illuminano la notte salernitana. Sono dei veri e propri capolavori, installati negli angoli più suggestivi ed affascinanti della città.
L’evento è cresciuto fino a diventare conosciuto a livello internazionale. Da non perdere! Per maggiori informazioni visitare il sito www.lucidartista.salerno.it
La cucina
La “scazzetta”
L’olio extravergine d’oliva
Notizie certe ne fanno risalire la coltivazione agli antichi Focesi, coloni della Magna Grecia, che cominciarono a diffonderla in tutto il territorio. L’Olio Colline Salernitane presenta, un colore giallo paglierino più o meno intenso. All’olfatto mostra un deciso ed ampio sentore di fruttato di oliva pulita, con discrete note di foglia verde.
Al gusto rivela un sapore deciso e persistente, gradevolmente amaro, giustamente corposo, con buona ed equilibrata struttura e chiari sentori di vegetali amari. La notevole presenza di note aromatiche fa prediligere l’uso di quest’olio su piatti di una certa consistenza, come minestre a base di legumi, gustose pastasciutte della tradizione campana e grigliate di pesce. Il prezzo si aggira sui 5 euro al litro.
Vino “Colli di Salerno”
Prodotto da viti di ottima qualità ben si sposa con i sapori tipici della cucina locale sottolineandone la bontà e il gusto. I vini sono di 3 tipi: i bianchi, i rossi ed i rosati.
Come arrivare
In aereo:
L’aeroporto più vicino è quello internazionale di Napoli Capodichino, che dista meno di 60km dalla Città ed è collegato alle maggiori destinazioni italiane e internazionali.
In auto:
A1 Napoli – Salerno: uscita Vietri sul Mare o Salerno
A30 Caserta – Roma: uscita Fratte/Salerno centro
da Sud A3 Salerno-Reggio Calabria: uscita Fratte/Salerno centro
A3 Salerno Reggio Calabria: uscita Pontecagnano direzione Fratte/Tangenziale: uscite da Zona Industriale fino a Fratte
In treno:
Salerno è collegata con treni veloci alle maggiori città italiane (Venezia, Torino, Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Reggio Calabria). Si consiglia di visitare il portale www.trenitalia.it o www.italotreno.it
Contatti
Indirizzo: Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica,
Via Lungomare Trieste, 7/9
Tel.: +39 089 231 432
Mail: [email protected]
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