Con le sue case bianche e il suo clima mite anche in inverno è una delle mete più gettonate della Sicilia occidentale. L’atmosfera mediterranea che vi si respira, la ricchezza di bellezze naturalistiche e le numerose opportunità culturali dei dintorni lo rendono il luogo ideale per coniugare la vacanza con esperienze di scoperta del territorio.
Il Paese sorse intorno al XIII sec. come avamposto di Erice. Il borgo attuale cominciò a formarsi nel XVIII sec. intorno ad un antico Santuario, dedicato a San Vito martire, patrono della città. Originariamente si trattava di una fortezza saracena che poi cambiò uso e fu intitolato al Santo da cui la città prende nome. Mantenne tuttavia l’aspetto di una fortezza per difendere i pellegrini che chiedevano ospitalità al suo interno.
Cosa Vedere
Il Paese
Il cuore del paese è la bellissima Piazza Santuario che con Via Savoia, ricca di negozi e locali, sono luogo di incontro per grandi e piccini. Qui si svolgono i concerti, gli spettacoli e si esibiscono gli artisti di strada, nelle lunghe notti estive. Un altro luogo, particolarmente affascinante è la via Venza, una stradina minuscola che si apre a pochi passi dal Santuario, il vero salotto culturale del paese, dove si svolge una delle più seguite manifestazioni estive dedicata ai libri, ” Libri autori e buganvillee”.
Sicuramente il luogo più frequentato di giorno è la lunga spiaggia di sabbia dorata e la sera il Lungomare Il paesino è ricco di angoli fioriti che i sanvitesi curano personalmente, un tripudio di rose, margherite, viole, ibiscus e profumati gelsomini avvolge l’aria e inebriano i passanti.
L’architettura del paese è caratterizzata da case basse e bianche, le più antiche hanno ancora dei grandi portoni colorati che un tempo servivano per lasciare passare i carretti. Alcuni antichi bagli sono stati sapientemente restaurati per farne appartamenti mantenendo intatto il loro fascino, mentre le abitazioni più semplici hanno fatto posto a strutture turistiche in stile mediterraneo , moderne ed accoglienti. Un immobile che merita attenzione è il Palazzo La Porta, nuova sede del Municipio, costruito nel XIX secolo, in cui alcune stanze conservano ancora gli antichi pavimenti in maiolica mentre l’atrio è basolato con pietra locale secondo l’architettura del 1800; un meraviglioso giardino alle spalle del palazzo ospita, nel periodo estivo, mostre e iniziative culturali.
Il Mare e la Spiaggia
Chi viene a San Vito lo fa soprattutto per il suo mare e la sua spiaggia, quasi tre chilometri di sabbia dorata, bella da fare invidia ai più rinomati paradisi tropicali. Non siete ancora arrivati in paese e già all’orizzonte si intravede un macchia di azzurro inconfondibile, il mare spunta prima delle case, ancora pochi chilometri e vi troverete al cospetto della lunga spiaggia sanvitese. Il fondale marino degrada dolcemente verso il largo, le correnti sono praticamente assenti e ciò rende questa spiaggia ideale per chi non è un esperto nuotatore e per i più piccoli.
Per chi vuole trascorrere in totale relax una giornata in spiaggia, sono disponibili servizi di doccia, noleggio ombrelloni e lettini, e una vasta scelta di punti ristoro su tutto il Lungomare. Anche la sera potrete vivere l’emozione di passeggiare lungo la battigia, la spiaggia è infatti ben illuminata e a due passi dal centro storico.
La spiaggia del paese è facilmente raggiungibile a piedi ma nei mesi estivi è previsto anche un bus navetta che la collega alle zone più lontane. Per chi ama andare alla scoperta di nuove mete consigliamo la Spiaggia di Baia Santa Margherita a 10 minuti di auto dal paese in direzione della frazione di Castelluzzo.
Baia di Santa Margherita
Prima di arrivare a San Vito Lo Capo, attraversata la frazione di Castelluzzo, si può ammirare uno dei tratti di costa più incontaminati della Sicilia occidentale, stiamo parlando del tratto di costa che da Monte Cofano giunge a Macari. Qui si trova la splendida Baia di Santa Margherita, affascinate per la bellezza delle sue acque e per la cornice mediterranea in cui è incastonata.
Decisamente un’ ottima alternativa alla spiaggia sanvitese nelle giornate di grecale e sicuramente una tappa imperdibile per chi ama andare alla scoperta delle bellezze naturali del nostro territorio. La Spiaggia è servita da un piccolo bar e si possono affittare anche ombrelloni e lettini.
Grazie ad un trenino che collega il parcheggio alla costa potrete visitare anche le numerose calette di sabbia e ciottoli che si trovano tra la Baia e la vicina Riserva Naturale di Monte Cofano. Un esperienza indimenticabile per grandi e piccini. Trasparenze mozzafiato e una natura incontaminata rendono questo angolo di costa un piccolo paradiso terrestre da cui si possono ammirare fantastici tramonti.
Tonnara del Secco
A tre chilometri dal centro di San Vito Lo Capo si trova uno dei luoghi simbolo dell’intero territorio: la Tonnara del Secco, tappa obbligatoria per chi vuole conoscere la storia di questi luoghi. Degli aristocratici edifici facevano da contorno all’antica Tonnara, le cui reti venivano calate a pochi metri dalla riva per catturare i grossi tonni che in primavera percorrevano le acque del golfo di Castellammare.
Le reti ormai non vengono più calate dal 1969, ma il luogo è ancora pieno di fascino ed i pescatori che lo frequentano raccontano volentieri come avvenivano le mattanze. Accanto agli immobili della tonnara si possono ancora oggi ammirare i resti di antichissimi impianti di lavorazione del pesce, che risalgono al IV secolo prima di Cristo.
Qui si lavorava il pesce – anche tonni – che veniva catturato nel mare prospiciente. Le vasche erano realizzate in cocciopesto e “in elevato”, con una canaletta di scolo per lo scarico delle acque della lavorazione a mare.
La Cucina
Arabi, greci, spagnoli , francesi … ogni cultura ha lasciato qualcosa alla cucina siciliana. A San Vito Lo Capo ci sono moltissimi ristoranti e trattorie, ma vi consigliamo di dare attenzione anche allo “street food”, che offre una grande varietà di piatti che nulla hanno da invidiare a quelli degli chef più rinomati.
Cous Cous di pesce
Il couscous è il simbolo della cucina di San Vito, da sempre fatto con il pesce fresco delle acque antistanti. Tipico del nord Africa (in arabo Kuskusu vuol dire tritato a pezzettini), è uno dei tanti casi in cui le varie dominazioni in Sicilia hanno influenzato la cucina siciliana. Il cuscus tipico trapanese prevede tuttavia un condimento esclusivamente a base di pesce, che lo rende completamente diverso da quello arabo costituito da carne montone o da verdure.
Involtini di pesce spada
Sottile trance di pesce spada vengono riempite con un composto di pangrattato, aglio, prezzemolo e pecorino grattugiato. Salate, formate piccoli rotoli ed infilateli su piccoli spiedini. Cuocete alla brace o al forno.
Cotolette di melanzane
Per prepararlo servono tre melanzane violacee piuttosto grosse. Si tagliano a fette nel senso della lunghezza, si cospargono di sale e si lasciano per un’ora in un colapasta, disponendole una sull’altra e pressate da un coperchio. Poi si passano le fette nell’uovo battuto con sale e pepe, nel pangrattato e si friggono in olio caldo.
Supplì di patate
Setacciate 1 kg di patate lesse ed aggiungete alla purea un po di aglio tritato, prezzemolo, sale e pepe. Formate piccole crocchette ovali e friggetele in olio caldo. Nella Sicilia orientale, prima di friggerle, si usa passare i suppli’ nella chiara d’uovo battuta e nel pangrattato.
Pesto alla trapanese
In un mortaio pestate gli spicchi d’aglio, il basilico e le mandorle private della pellicina con il sale e il pepe. Quando avrete ottenuto una crema aggiungete la polpa dei pomodori e l’olio. Continuate a pestare fino ad ottenere un impasto omogeneo. Versate direttamente sulla pasta e guarnite con foglie di basilico fresco e del pecorino stagionato o del parmigiano.
Sarde a beccafico
Prendete le sarde diliscate, lavatele, asciugatele con cura con un canovaccio e posatele in una terrina dove verserete un bicchiere di aceto. Lasciatele marinare per 2 ore, poi sgocciolatele. Apritele in un piatto e spolveratele con il formaggio mescolato con 2 spicchi d’aglio e un cucchiaio di prezzemolo tritati, sale e pepe. Chiudetele tra le palmi delle mani e passatele nell’uovo battuto salato e pepato, poi girarle nel pangrattato e friggetele in abbondante olio caldo, facendole dorare da ambo le parti. Scolatele ben dorate e servitele con spicchi di limone, calde e croccanti, oppure fredde.
Caldo-Freddo
“Caldo-Freddo” è il tipico dolce di San Vito, composto da un gelato a scelta, pan di spagna imbevuto di liquore, un altro strato di gelato, panna, colata di cioccolata calda e noccioline tritate.
Come arrivare
In aereo
Gli aeroporti principali per raggiungere San Vito Lo Capo sono quello di Palermo (aeroporto Falcone-Borsellino – Punta Raisi) e quello di Trapani (aeroporto Vincenzo Florio – Birgi). Da entrambi gli scali partono regolarmente autobus che permettono di raggiungere comodamente i centri cittadini.
In auto
Da Palermo: Percorrere l’autostrada in direzione Mazara del Vallo/Trapani, uscire a “Castellammare del Golfo” e immettersi sulla Strada Statale 187 in direzione Trapani. Percorrere circa 20km e girare in direzione “San Vito Lo Capo”.
Da Trapani: Percorrere il Lungo Mare Dante Alighieri tenendo il mare a sinistra e successivamente la Strada Statale 187. Attraversate diversi centri abitati e uscite in direzione “San Vito Lo Capo”.
In treno
San Vito Lo Capo non è direttamente raggiunto dalle Ferrovie dello Stato, le stazioni ferroviarie più vicine sono quella di Trapani e quella di Castellammare del Golfo. Per gli orari completi consultare il sito Trenitalia.com
In nave
Il porto più vicino a San Vito Lo Capo, quello di Palermo, è raggiungibile via mare tramite numerosi collegamenti, per consultare le diverse combinazioni visitare gli indirizzi Tirrenia.it, Siremar.it, Gnv.it, Snav.it
Contatti
Ufficio Turistico. Via Savoia, 57 – San Vito Lo Capo(TP). Tel. +39 0923 974300, e-mail: [email protected]