Ricco di storia e di mistero richiama i miti e le leggende di Ulisse con Scilla e Cariddi, di Omero e di Dante Alighieri. Il borgo di Scilla ha origini antichissime riferibili per lo più al periodo della distruzione di Troia.
Il nome è legato alla figura mitologica di Scilla, una giovane ninfa che rifiutava l’amore di Glauco. Questi si rivolse alla maga Circe, innamorata di lui, per far cadere la giovane nelle sue braccia; la maga, offesa per l’affronto subito, avvelenò le acque, dove la ninfa era solita bagnarsi, trasformandole in un orrendo mostro dotato di sei teste di cani, che distruggevano tutte le navi che passavano nello Stretto di Messina.
Paese a vocazione turistica, agricola e marinara. Le principali coltivazioni sono costituite dalle olive, dai fichi e dalla produzione ortofrutticola. Pregiati sono gli agrumi. Per ciò che riguarda la pesca c’è da ricordare che qui si praticava, e in minima parte si pratica ancora, la caccia del pesce spada mediante le famose “spadare”.
Cosa vedere
Castello Ruffo
L’imponente Castello Ruffo posto sulla “rocca di Scilla” che sovrasta a sud il quartiere di “Marina Grande” (spiaggia delle sirene) e a nord il pittoresco quartiere dei pescatori di Chianalea con le case costruite sugli scogli. Di origine normanna o sveva è, senza dubbio, il monumento più importante di Scilla.
Le Chiese
La Chiesa di Maria Santissima Immacolata, edificata la prima volta in età paleocristiana, si presenta oggi nella fabbrica del XX secolo (fu ricostruita anche nel XVII e nel XIX secolo).
La Chiesa di San Rocco, patrono della città, fu edificata nel XV secolo, ma riportò numerosi e gravi danni nel terremoto del 1908.
La Grotta Tremusa
La Grotta Tremusa, posta fuori dal centro abitato, è caratterizzata da numerose concrezioni e da un deposito di conchiglie bianche.
San Roberto
L’odierno borgo di San Roberto è stato completamente ricostruito dopo il terremoto di Reggio e Messina del 1908, che rase al suolo il paese. San Roberto vanta un patrimonio naturalistico degno di nota.
Immensi agrumeti si stendono sui colli a strapiombo sul mare, sulle montagne si trovano rigogliosi faggeti e incolte vallate donano al territorio un fascino incredibile.
Santo Stefano in Aspromonte
È un comune di circa 1.500 abitanti in provincia di Reggio Calabria, nel cuore dell’Aspromonte, a oltre 700 m s.l.m. Le origini del borgo sono molto antiche; secondo alcuni studiosi risalirebbero al periodo della dominazione romana. L’economia è legata principalmente all’agricoltura e all’allevamento.
Da vedere il caratteristico centro storico; la Chiesa Parrocchiale, di antica fondazione, che conserva al suo interno numerose opere di artisti locali; le innumerevoli bellezze naturalistiche, da ammirare grazie a piacevoli passeggiate nella natura incontaminata.
Fiumara
È un comune di circa 1.370 abitanti, in provincia di Reggio Calabria. Il piccolo borgo sorge a oltre 600 m s.l.m., nella Vallata di Catona.
Le sue origini sono molto antiche e risalgono all’epoca delle invasioni barbare. L’economia di Fiumara è legata prevalentemente all’agricoltura e all’allevamento. Tra le maggiori produzioni ricordiamo gli agrumi e le olive.
Da vedere il grazioso centro storico; i ruderi del castello Mediovale, ancora oggi oggetto di scavi; la chiesa parrocchiale, di epoca rinascimentale, che conserva numerose tele; il Convento Benedettino, fondato nell’XI secolo nei pressi di una sorgente termale.
La cucina
Broccoletti al forno
Fagioli saltati con cipolla rossa e ‘nduja
Filetto repubblica di sbarre
Come arrivare
In aereo
Aeroporto di Reggio Calabria: Aeroporto dello Stretto.
In auto
Strade: A3 uscita Scilla.
In treno
FS a lunga percorrenza stazione di Reggio Calabria o Villa San Giovanni. Ferrovie della Calabria stazione di Scilla. Autobus: Da Reggio Calabria, Villa San Giovanni.
Contatti
Comune di Scilla
Si ringrazia il portale: Turismo in Calabria.