Mantova
Mantova, la città bagnata dal Mincio, patria del poeta Virgilio, incentra la sua storia sui quattro secoli della signoria dei Gonzaga che lasciò mirabili testimonianze del suo splendore a cominciare dal sontuoso palazzo Ducale. I dintorni della città risuonano ancora degli echi di battaglie come quella di Goito, che lega il suo nome al Risorgimento italiano.
Marmirolo
A Marmirolo si può visitare l’antica tenuta di caccia dei Gonzaga: si tratta di un’ampia Riserva Naturale Orientata Biogenetica di 223 ettari di fitta e varia vegetazione con al centro un’elegante Palazzina cinquecentesca.
Goito
Goito, nel territorio delle colline moreniche del Garda, fu teatro della battaglia combattuta il 29 maggio 1848, durante la prima guerra di indipendenza, dall’esercito piemontese contro le truppe austriache del generale Radetzky.
Rivalta sul Mincio
A Rivalta sul Mincio nel comune di Rodigo, è attivo il centro del Parco Naturale del Mincio, una riserva faunistica che contiene una gran varietà di piante e specie vegetali. Un sistema ciclabile, in fase di completamento, parte da Rivalta e, passando da Le Grazie e da Borgo Angeli, costeggia il lago Superiore di Mantova e, sempre all’interno del parco, raggiunge Bosco Fontana, nei dintorni di Marmirolo.
Curtatone
Curtatone lega il suo nome alla sfortunata resistenza che gli studenti pisani e senesi opposero, nel maggio 1848, alla guarnigione austriaca di Mantova. Da vedere, oltre al monumento commemorativo di Manara, c’è il santuario di Santa Maria delle Grazie, costruito tra il 1399 e il 1406 da Francesco I Gonzaga come ringraziamento per la cessazione di una pestilenza. Nel santuario si possono ammirare numerosi ex voto che riproducono in grandezza naturale le circostanze nelle quali i donatori furono salvati dall’intervento della Madonna delle Grazie. Dalla fondazione del santuario si tiene ogni anno a Ferragosto l’Incontro Internazionale dei Madonnari. In questa singolare manifestazione si danno appuntamento da ogni parte del mondo gli artisti che, per l’occasione, dipingono il piazzale antistante il santuario con le loro opere. La manifestazione si conclude con l’assegnazione del “Gessetto d’oro”.
Sabbioneta
Spingendosi al limite sudoccidentale del territorio mantovano all’interno di una grande ansa disegnata dal Po, appare Sabbioneta, come un autentico gioiello rinascimentale. Luogo d’elezione del duca Vespasiano Gonzaga, che la circondò da mura e bastioni a stella, elevandola da centro agricolo a “città ideale”, esempio di urbanistica ad alto contenuto artistico. La cittadina è ancor oggi completamente racchiusa dall’antica cinta muraria che si è conservata assolutamente intatta. Tradizionali accessi alla città sono la porta Vittoria, la più antica, e la porta Imperiale interamente rivestita in marmo bianco. Da qui si arriva a Piazza Ducale, il centro politico-religioso di Sabbioneta. Oltre al Palazzo Ducale, prospetta sulla piazza anche la Parrocchiale di Santa Maria Assunta. Da visitare inoltre, il Palazzo del Giardino, che cela dietro un sobrio involucro, un interno riccamente decorato e, per ultimo, ma non per importanza, il Teatro Olimpico, capolavoro dello Scamozzi, chiaramente ispirato al progetto palladiano del Teatro Olimpico di Vicenza.
Casalmaggiore
Casalmaggiore, uno degli ultimi comuni in provincia di Cremona che si affaccia sul Po, è una tappa per la visita al Santuario di Nostra Signora della Fontana, che ospita al suo interno la tomba dell’illustre pittore Parmigianino, qui morto nel 1540.
San Benedetto Po
San Benedetto Po, uno dei luoghi del basso Mincio, dove quest’ultimo diventa immissario del Po, aprendo un ampio paesaggio di grandi golene e verdi boschi. San Benedetto Po è una cittadina storicamente molto importante, costruita a ridosso dell’argine, sulla riva destra del Po. Tra le vie del centro abitato si possono scoprire le bellezze architettoniche dell’antico borgo medievale e rinascimentale. Il monumento principale è l’Abbazia di Polirone, sorta su un’isola tra il Po e il Lirone, dove ammirare il chiostro di S. Simeone. Merita una visita anche la Basilica di S. Benedetto, dove è custodita la prima tomba di Matilde di Canossa. Ma i tesori di S. Benedetto Po comprendono anche la raccolta etnografica del Museo Civico Poliraniano e la Chiesa di Santa Maria in Valverde. Tra i prodotti tipici, è assaggiare la tradizionale torta sbrisolona a base di farina bianca, farina gialla e mandorle.