Cremona, città della musica e dei violini

Cremona e musica è un connubio naturale. Qui è nato Claudio Monteverdi, uno dei massimi esponenti della musica sacra italiana, qui ha lavorato Amilcare Ponchielli, alla cui memoria è stato dedicato il teatro cittadino.

 

Inoltre, Cremona è capitale della liuteria mondiale, onorata dal lavoro dei maggiori maestri artigiani quali Antonio Stradivari. Almeno due sono gli itinerari da compiere a Cremona: il percorso nella “città vecchia” e quello nella “città nova” sono un modo per scoprire, con una piacevole passeggiata, i tesori nascosti in questo angolo di terra e di acqua.

 

Cosa vedere

La Piazza del Comune e il Duomo

Duomo di Cremona / trekearth.com

La medievale Piazza del Comune è il luogo più attraente della città vecchia, dove convogliano alcuni dei monumenti simbolo di Cremona. Sulla piazza si affaccia il Torrazzo, possente torre merlata che, con i suoi 111 metri di altezza, rappresenta il campanile storico più alto d’Italia.

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Piazza del Comune / news.fidelityhouse.eu/

Cremona, Orologio del TorrazzoIl Torrazzo risale al Duecento ed è dotata di un orologio astronomico con la rappresentazione della volta celeste e delle costellazioni zodiacali; dalla sua sommità, che si raggiunge salendo quasi 500 gradini, si gode un bel panorama della città. Nella piazza principale si può visitare anche il Duomo, esempio di architettura romanico-lombarda, iniziato nel 1107 e consacrato nel 1196. Sulla facciata spiccano, oltre al protiro duecentesco ornato dal fregio dei Mesi, le statue dell’Assunta (a cui è intitolata la chiesa), dei patroni cittadini (i santi Imerio ed Omobono) e il bellissimo rosone di G. Porrata (1274). All’interno, sono degni di nota il cinquecentesco ciclo d’affreschi della navata centrale (Storie di Maria e Gesù), il coro ligneo e la Grande Croce, opera d’argenteria quattrocentesca.

 

I Violini del Palazzo Comunale

Loggia dei Militi / Wikimedia Commons

Completano la piazza l’ottagonale Battistero del 1167, la Loggia dei Militi che fu sede delle riunioni dei comandi delle milizie e il Palazzo Comunale. In una saletta interna sono esposti 4 pregiatissimi violini, capolavori dei maestri liutai A. Amati (1566), N. Amati (1658), A. Stradivari (1715) e G. Guarneri (1734).

Su piazza Sant’Agata, centro dell’espansione urbana medioevale fuori dalle antiche mura romane, si affacciano il palazzo Cittanova e la neoclassica chiesa di Sant’Agata. Altri palazzi degni di nota sono Palazzo Stanga e palazzo Raimondi, costruito nel 1496 e decorato in marmi bianchi e rosa.

Battistero / Shutterstock.com

Sono da segnalare la chiesa cinquecentesca di S. Margherita, che conserva la suo interno dipinti e affreschi di pregio, S. Agostino, in stile gotico, e il complesso abbaziale di S. Sigismondo, notevole esempio del rinascimento cremonese, che fu voluto da Bianca Maria Visconti sul luogo dove erano state celebrate le sue nozze con Francesco Sforza. La sconsacrata basilicale di San Lorenzo ospita il nuovo Museo Archeologico che, inaugurato nel 2009, testimonia con oltre 500 oggetti il trascorso romano della città.

 

Il Museo Stradivariano

Sezione del Museo Civico, in un corpus unico al mondo sono raccolte le testimonianze più dirette dell’arte di Antonio Stradivari e degli altri grandi liutai cremonesi con le forme di legno, i modelli e gli attrezzi provenienti dalle botteghe. Cremona, Gli Archi di Palazzo ComunaleFrutto di acquisti e donazioni è anche la collezione dei violini Gli Archi di Palazzo Comunale, che permette agli appassionati di ammirare in una sola occasione alcuni irripetibili capolavori dell’antica liuteria cremonese realizzati dagli esponenti delle più prestigiose famiglie di artigiani, come gli Amati, i Guarneri e gli Stradivari. Ancora oggi la città continua ad essere la capitale della moderna liuteria come confermano le numerose botteghe liutaie e le importanti istituzioni operanti nel campo didattico

 

La Provincia di Cremona

Cremona e il suo territorio sono un tesoro da scoprire. Il Po, l’Adda, il Serio e l’Oglio fanno della provincia una terra di fiumi, fertile e generosa, un luogo in cui l’opera dell’uomo si sposa con il rispetto dell’ambiente. I poli di attrazione sono certamente Cremona, nota in tutto il mondo per la sua tradizione liutaia; Crema, città che mantiene i segni della dominazione veneta e Casalmaggiore, centro di confine ma anche ricca comunità che ha nei monumenti i lasciti del proprio passato come l’ariosa piazza del Comune e il settecentesco Teatro Comunale. La provincia di Cremona è in grado di offrire, a chi ricerca angoli turistici particolari, innumerevoli tesori: chiese, ville, castelli e pievi disseminati non soltanto nei maggiori centri urbani ma anche nella quieta campagna: un esempio sono certamente le Città Murate e Castellate.

Casalmaggiore / Shutterstock.com.com

Le poderose mura e le strutture difensive testimoniano il travagliato percorso storico di queste località legate alla memoria di feste sontuose, tornei cavallereschi, congiure fatali, scontri sanguinosi. Con l’intento di valorizzare un patrimonio storico di tale interesse, le Città Murate di Castelverde, Pandino, Pizzighettone, Soncino, Torre de’ Picenardi, S. Giovanni in Croce, Casteldidone e Tornata propongono una serie di itinerari e agevolazioni finalizzati particolarmente alla fruizione da parte del turismo scolastico. Nel cuore della Pianura Padana, la provincia di Cremona è un’alchimia di acqua e terra. Lo scorrere dei fiumi Po, Oglio, Serio e Adda assicura alla campagna cremonese un fascino unico, una bellezza regolare delineata dai filari di pioppi. Il Parco del Serio, quello dell’Oglio, la tenuta del Boscone o l’oasi Le Bine sono il segno di un desiderio, divenuto realtà, volto a tutelare l’autenticità dell’ambiente padano.

 

La cucina

Cremona deve molti ingredienti dei suoi piatti tipici alla presenza del Po, importante via fluviale di traffici e commerci. L’uso delle mandorle, della frutta candita, utilizzata nel cremonesissimo miele di trifoglio, il gusto per l’agrodolce esaltato dalla tipica mostarda sono alcuni dei lasciti degli scambi commerciali che, nel corso dei secoli, caratterizzarono la Bassa, lasciando un segno nella cultura culinaria del Cremonese.

I marubini

© caffelacrepa.net

I marubini sono un tipo di pasta tipica di Cremona con un ripieno a base di brasato, pistum (impasto di salame cremonese), grana padano, noce moscata. dalla forma quadrata, vengono cotti e serviti nei tre brodi ottenuti utilizzando manzo, maiale e gallina.

I tortelli di zucca

© artscenteronline.org

I tortelli di zucca sono un tipo di pasta ripiena, simile ai ravioli, farcita con un impasto di zucca bollita, amaretti, mostarda, formaggio grana e noce moscata. Il condimento tradizionale dei tortelli di zucca è costituito da burro fuso in tegame, leggermente scurito ed aromatizzato con salvia, versato direttamente nel piatto del commensale ed aggiunto di abbondante grana grattugiato. A partire dalla seconda metà del XIX secolo, si sono diffusi anche altri tipi di condimenti, a base di burro soffritto con cipolla e pomodoro, unito a lardo, pancetta o pesto di maiale.

Il torrone

© vineyardadventures.com

Il dolce tipico di Cremona è il Torrone, un impasto di albume d’uovo, miele e zucchero, farcito con mandorle, noci, arachidi o nocciole e spesso ricoperto da due ostie.

La sbrisolona

© giallozafferano.it

La sbrisolona è una torta secca di farina di mais e di grano impastata con strutto, scorza di limone e un cucchiaino di liquore. Caratteristica inconfondibile della torta è la sua friabilità che la porta a sbriciolarsi con estrema facilità (da cui il nome che deriva dal termine “briciola”).

La mostarda

© welfarenetwork.it

La mostarda è uno dei prodotti più tipici del cremonese, realizzata con una miscela di frutta candita e sciroppo con una percentuale di zucchero del 50-60%, con l’aggiunta di olio essenziale di senape (solitamente molto picante). Usualmente si utilizzano ciliegie, pere, mele cotogne, mandarini, fichi, albicocche, pesche.
Luogo
Lombardia
Parole chiave
Cremona, weekend

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