Il fenomeno della longevità sarda

La Sardegna è visitata non solo dai numerosi turisti che non vedono l'ora di trascorrere una serena vacanza al mare, ma anche dagli scienziati che studiano la straordinaria longevità dei suoi abitanti. Perché i centenari locali sono così unici?

 

In media, per ogni 100 mila europei, ci sono 8 persone che hanno vissuto fino a cento anni. E solo in Sardegna il numero dei residenti che hanno superato i 100 anni arriva a ben 22 ogni 100 mila! Questo fatto è ancora più rilevante se consideriamo che l’intera popolazione dell’isola conta poco più di un milione e mezzo di persone. Ma l’unicità del fenomeno sardo non risiede tanto nella statistica generale quanto nel rapporto tra i sessi: questo è l’unico posto al mondo dove gli uomini vivono quanto le donne.
Non a caso, quindi, ricercatori da tutto il mondo vengono sull’isola per far clamore nel mondo scientifico alla scoperta dell’”elisir della vita eterna”. Dal 1996 è qui attivo il progetto AkeA (acronimo di “A kent’annos”), che unisce medici, biologi e demografi. Tutti loro raccolgono ed elaborano accuratamente esami del sangue, storie di vita e DNA di centenari, ricostruendo i loro alberi genealogici e creando un enorme archivio di dati di longevità.

 

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Sassari © Alamy Stock

Si è scoperto che il segreto della vita straordinariamente lunga dei sardi risiede nella mancanza genetica dell’enzima G6PD, che si ritiene correlata al fatto che gli isolani sono stati isolati da altre civiltà per parecchio tempo. Spesso l’assenza di tale enzima provoca una rara patologia chiamata “favismo”. Tuttavia rimane un mistero la ragione per cui questa mutazione genetica in Sardegna abbia iniziato a rallentare il processo di invecchiamento e ad allungare la vita.

Orgozolo © Alamy Stock

Oltre a ciò, gli scienziati hanno identificato diversi altri motivi che portano a una longevità record, e in particolar modo il clima mite subtropicale e l’aria pulita. Quasi tutti i centenari, infatti, provengono dalla campagna, che ha un effetto positivo sul corpo anche per l’assenza della confusione della vita moderna, e grazie al cibo semplice e sano. Molti intervistati hanno confermato di non aver mai assaggiato prodotti d’importazione, preferendo solo ricette locali. Inoltre, sono molto importanti l’attività fisica (la maggior parte dei patriarchi sardi è composta da pastori in pensione), l’innato ottimismo e il riconoscimento sociale: gli anziani sono conosciuti e rispettati da tutti, dai vicini e parenti ai sindaci degli insediamenti in cui vivono.

Oliena © Alamy Stock

Ecco l’elenco dei nove alimenti della dieta dei centenari in Sardegna che, secondo i ricercatori, li aiutano a vivere fino a cento anni:

  • Latte di capra e di pecora (oltre ai formaggi che ne derivano): questo latte viene assimilato dall’organismo meglio di quello di mucca, e contiene più calcio e fosforo, che possono prevenire problemi cardiaci.
  • Pane Carasau: grazie al suo alto contenuto di proteine e basso contenuto di glutine, riduce il rischio di diabete;
  • Orzo: solitamente utilizzato come ingrediente nelle zuppe, ha un basso indice glicemico
  • Finocchio: ricco di vitamine A, B e C, aiuta a tenere sotto controllo la pressione sanguigna
  • Legumi: ricchi di proteine e fibre, sono sempre presenti nella dieta dei centenari sardi
  • Pomodori: nessuna salsa, pizza o insalata può farne a meno, ma oltre ad essere buoni, sono anche un’importante fonte di licopene, un potente antiossidante
  • Mandorle: la maggior parte dei dolci vengono preparati con questo ingrediente, che aiuta a mantenere un peso stabile e normalizza la pressione sanguigna;
  • Cardo mariano: utilizzato nei decotti, ha proprietà antiossidanti e antinfiammatorie
  • Vino rosso: è tuttavia questo l’ingrediente principale dell’elisir di longevità. Non tanto per i suoi naturali antiossidanti, quanto per la buona compagnia che riunisce intorno alle tavole

Luogo
Sardegna
Parole chiave
tradizione

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