Origini
La pizza è molto più antica di quanto sembra: secondo i ricercatori, già gli Etruschi cucinavano una focaccia simile mettendo il condimento sopra. Ma la pizza come la conosciamo oggi è nata nel XVII secolo nel Regno di Napoli ed è stata famosa fin da subito! Fino al XVIII secolo, però, era ancora bianca, condita con aglio, strutto e sale grosso nella versione economica oppure con formaggio e basilico nella versione ricca.
La prima pizza rossa
Ma quando il pomodoro è arrivato dal Sud America e ha conquistato la cucina italiana, la pizza è diventata rossa. La prima pizza al pomodoro storicamente documentata è la Marinara. Dal 1734 i suoi ingredienti non sono cambiati: pomodori, olio d’oliva, origano e aglio. Il suo nome nautico non è dovuto all’utilizzo del pesce, bensì al fatto che questo piatto era tipicamente consumato dai pescatori che tornavano in porto la mattina.
Sua altezza, la Pizza reale
Nel 1889 i proprietari della pizzeria Raffaele Esposito, ossia il signor Esposito in persona e sua moglie Rosa Brandi, prepararono tre diverse pizze per la regina Margherita di Savoia, moglie di Umberto I. Le piacque più di tutte la pizza con i colori della bandiera italiana: condita con pomodoro, basilico e mozzarella, che in seguito venne chiamata “Margherita” proprio in onore della regina.
La pizzeria più antica del mondo
La pizzeria più antica del mondo si trova a Napoli, il che è logico, ed è ancora in attività. Port’Alba è stata aperta nel 1738 ed era famosa tra i venditori di strada a cui piaceva mangiare la pizza d’asporto. 90 anni dopo, i suoi proprietari furono i primi in città a mettere tavoli e sedie per i propri clienti, tra i quali spiccavano celebrità come il poeta Gabriele D’Annunzio, il re Ferdinando Borbone, il politico Francesco Crispi e il filosofo Benedetto Croce.
I vantaggi della pizza
I medici dicono che mangiare la pizza una volta alla settimana può ridurre il rischio di cancro esofageo e ictus. Esistono anche le cosiddette “pizze terapeutiche”: “Vita” è destinata alle donne in attesa di un bambino, “Tiresia” stimola il metabolismo e “Hercules” migliora il recupero di proteine e sali minerali negli atleti. C’è anche una dieta a base di pizza, che permette di mangiare una pizza al giorno e seguire comunque un regime ipocalorico. Dovete solo scegliere la pizza giusta!
Pizza e spazio
La startup Anjan Contractor in Texas ha ricevuto $ 125.000 dalla NASA per sviluppare un prototipo di stampante 3D in grado di stampare la pizza mescolando cibi in polvere e acqua. Se funziona, pizze così preparate verranno servite agli astronauti durante i loro lunghi voli spaziali. Ma nel 2017 l’italiano Paolo Nespoli, senza aspettare la NASA, ha preparato una pizza e l’ha mangiata con i suoi colleghi proprio a bordo della stazione spaziale ISS.
Record da Guinness dei primati
La pizza più grande del mondo con un diametro di 40 metri si chiama Octavia ed è stata prodotta a Roma nel 2012 con oltre 9 tonnellate di farina senza glutine. Invece, la pizza più lunga del mondo, con una lunghezza di 1.853,88 metri, è stata prodotta a Napoli nel 2017 con l’aiuto di 250 pizzaioli. Nel 2019, all’autodromo Capannelle di Roma, 1.146 persone hanno stabilito un altro record mondiale da Guinness dei primati per aver mangiato insieme un’unica pizza.
La pizza più costosa
La Pizza “Luigi XIII” di Renato Viola della città di Agropoli è considerata la più cara al mondo: il suo prezzo raggiunge la somma esorbitante di 8.300 euro. Gli ingredienti includono storione e caviale beluga, gamberetti, aragoste, cicale di mare, mozzarella di bufala, sale rosa australiano e un impasto lievitato per 72 ore. La pizza viene portata a casa del cliente dallo stesso pizzaiolo, dal sommelier e dallo chef, e viene servita su piatti da collezione accompagnata da champagne.
I fan più accaniti della pizza
In media, un italiano consuma circa 8 kg di pizza all’anno e ogni pizzeria produce circa 80 pizze al giorno, un record di 1,5 miliardi di pizze cotte ogni anno. Ma c’è chi nel mondo mangia la pizza il doppio degli italiani. Si tratta degli americani, molti dei quali credono sinceramente che la pizza sia stata inventata oltre oceano, sebbene questo piatto straordinario sia approdato in America solo dopo la seconda guerra mondiale. A cosa è dovuta questa credenza? Forse al fatto che a New York ci sono 5.000 pizzerie, contro le 1.500 di Napoli.
L’effetto pizza
Da qui deriva il termine sociologico “effetto pizza”, introdotto nel 1970 dall’antropologo Agehananda Bharati. Questo effetto si osserva alle situazioni in cui un fenomeno o un prodotto locale ha successo prima all’estero rispetto al paese d’origine, dove torna da protagonista soltanto in un secondo momento. È successo con la pizza, la cui popolarità negli Stati Uniti ha contribuito alla sua scalata al successo anche in Italia e nel resto del mondo.