Numerosi sono i prodotti tipici per i quali si caratterizza la regione, in questo senso vogliamo indicarne alcuni, prodotti che varrà sicuramente la pena assaporare, per comprendere fino in fondo lo spirito di questa incantevole regione del nord Italia, ed apprezzarne i profumi, i sapori e gli aromi.
Formaggi
Particolarmente apprezzati sono i formaggi della Valle d’Aosta, freschi o stagionati, prodotto che rende celebre il territorio a livello internazionale, parliamo naturalmente della famosa Fontina, prodotto in Valle d’Aosta fino al 1400, e il Formadzo, prodotto DOP.
Salumi
Caratteristici e carni essiccate, delizie esclusive particolarmente stuzzicanti che tentano i palati ed incantano gli amanti della buona tavola come per esempio il prosciutto, il celebre Jambon de Bosses DOP, che non può non può mancare sul tipico tagliere valdostano, prosciutto crudo speziato con erbe di montagna, prodotto a 1600 metri di altitudine, nell’omonima località di Saint-Rhémy-en-Bosses, nella Valle del Gran San Bernardo o il Lardo d’Arnad DOP una complessa alchimia di acqua, sale, erbe aromatiche e spezie, sapientemente miscelate e unite al lardo. Il suo sapore è piacevole e ricorda le erbe usate nella salamoia: ogni fetta è bianca al taglio, con possibile leggero strato di carne e cuore leggermente rosato. Viene conservato in appositi contenitori (doïls) di castagno, rovere o larice.
Nel primo inventario del Castello di Arnad, del 1763, si trova già indicazione della presenza di quattro doïls all’interno della cucina. Da non dimenticare poi Il Prosciutto alla brace Saint-Oyen, prodotto con la coscia suina italiana (proveniente da Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Valle d’Aosta) aromatizzata, cotta al forno a secco ed in seguito superficialmente alla brace, o La Motsetta, carne essiccata di muscolo di vacca, pecora o capra nata dall’antica esigenza di conservare a lungo la carne per il fabbisogno invernale della famiglia. Al gusto ricorda le erbe aromatiche utilizzate insieme al sale, all’aglio e alle bacche di ginepro. La sua stagionatura può durare da un mese a un anno. Deve essere servita a fette sottili, accompagnata da pane di segale o da crostini.
Miele
Antico alimento della comunità locale, viene lavorato ancora come una volta, mantenendo così invariate le sue proprietà organolettiche.
Pan Ner
L’antica e gustosa tradizione della fabbricazione del Pan Ner, ha permesso il suo riconoscimento come prodotto agroalimentare tradizionale.
Genepy
Genepy è un liquore di origine antichissima, dal sapore molto gradevole e dalle proprietà digestive e balsamiche.
I Vini
La Valle d’Aosta, protetta a Nord dalle correnti fredde e a Ovest dalle correnti umide dell’Atlantico grazie alla presenza delle Alpi, beneficia di un clima particolarmente adatto per la coltivazione della vite fin dall’epoca romana. Oggi i vini locali godono infatti di significativi riconoscimenti sia a livello nazionale che all’estero. Tra i principali, figurano il Blanc de Morgex et La Salle DOC, realizzato con vitigni di Prié Blanc, l’Enfer d’Arvier DOC, che vede la presenza del vitigno Petit Rouge e per terminare ricordiamo lo Chambave Muscat DOC, preparato con uve della tipologia Moscato Bianco.
La Grappa
La grappa è un prodotto tradizionale della Valle d’Aosta, ideale digestivo dopo i ricchi pasti locali. Viene distillata nel periodo tardo autunnale (novembre e dicembre) per ottenere un liquore molto forte, trasparente, dal profumo sottile e dal gusto secco.
Il Caffè alla Valdaostana
Il caffè alla valdostana è un modo comunitario di bere il caffè. Richiede un contenitore apposito, la grolla o coppa dell’amicizia, intagliato in un pezzo di legno.
Preparazione per 4 persone
4 tazzine di caffé / 2 tazzine di grappa valdostana / 8 cucchiaini di zucchero / scorzette di limone / scorzette d’arancio. Versate, nella tipica “Coppa dell’amicizia” valdostana, il caffé, che deve essere lungo e bollente, meglio se preparato per infusione diretta e non espresso; aggiungete lo zucchero, le scorze d’arancio e di limone. Cospargete l’orlo della coppa con zucchero, bagnandolo con la grappa e versandone il resto nel caffé. Appiccate il fuoco al liquido, rimestando con un cucchiaio e lasciando bruciare fino a quando lo zucchero sul bordo non sia caramellato. I convitati berranno, una volta spenta la fiamma con il coperchio, uno dopo l’altro e in senso antiorario, dai diversi beccucci della coppa (“à la ronde”).