Torino e il Piemonte: capitali del Gusto

Il Piemonte è vanta uno straordinario primato con il più alto numero di chef-stella Michelin e prodotti di qualità assoluta ed esclusiva come il tartufo bianco d’Alba, il cioccolato, la nocciola, formaggi quali il Castelmagno e la fresca Robiola e pregiatissimi quanto celeberrimi vini come il Nebbiolo, Barolo e Barbaresco.

 

Ogni area della regione offre una sorprendente e vastissima gamma di prodotti, che da sempre rende la tradizione culinaria del Piemonte un’esperienza di gusto e di accoglienza davvero inimitabile e sempre contemporanea. Patria del movimento Slow Food e dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, che tutela e promuove il cibo sano, pulito e giusto anche attraverso la diffusione di una sana cultura educazione alimentare e valorizzando le ricette della tradizione.

 

Il prezioso patrimonio enologico del Piemonte

Piemonte è sinonimo di 48.000 ettari a vigneti, distribuiti in prevalenza nell’area compresa nei “paesaggi vitivinicoli di Langhe Roero Monferrato”, riconosciuti nel 2014 Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

Langhe Roero

Il territorio produce vini illustri ormai famosi nel mondo, quali il Nebbiolo, Dolcetto, Moscato d’Asti e Asti Spumante, Brachetto, Gavi, Gattinara, Roero e Roero Arneis. Un tesoro costituito da 42 denominazioni di origine controllata (DOC) e 17 denominazioni di origine controllata e garantita (DOCG). Due di questi prestigiosi nettari – Barolo e Barbaresco – sono perfetti ambasciatori del Piemonte e dell’Italia a livello internazionale. Da non dimenticare, tra gli ottimi vini prodotti nel territorio di Novara, il Ghemme, il rosso rubino ideale da abbinare a carni e profumati formaggi di produzione locale, come il cremoso e piccante Gorgonzola, esportato in tutto il mondo.

 

I formaggi

La Robiola di Roccaverano

Il patrimonio caseario del Piemonte è tra i più ricchi e gustosi d’Italia, un grandioso panorama di aromi e sapori che parlano di storia e tradizioni del territorio. L’altissima qualità e l’abbondante produzione sono garantite da una rete capillare di piccole e medie aziende che allevano bovini e ovini di razze diverse, la maggior parte delle quali autoctona, nelle vaste aree collinari, alpine e prealpine. Un’offerta estremamente diversificata che si esprime in una grande selezioni di formaggi, dalla Toma al rinomato Castelmagno, un formaggio a pasta friabile prodotto in soli 3 borghi sulle alture alpine della Valle Grana (nel Cuneese); Raschera, Bra, Murazzano, la Robiola di Roccaverano, il Bettelmatt d’alpeggio delle Valli Ossolane e gran finale con il Grana Padano e il Gorgonzola.

 

Il riso e le sue varietà

Riso di Baraggia vercellese

I vasti territori di pianura racchiusi tra le province di Vercelli, Novara e Biella sono secolarmente caratterizzati dalla coltivazione del riso, lungo chilometri di risaie dai colori cangianti di stagione in stagione. Prodotto in varietà dalla qualità e resa straordinaria come il Carnaroli, Baldo, Sant’Andrea e Baraggia, il riso è prodotto-base di un’altra inimitabile specialità della cucina piemontese: il fumante risotto.

Il tartufo bianco d’Alba

Il tartufo bianco d’Alba

Non c’è dubbio che la vera star della tavola in Piemonte sai il Tuber Magnatum Pico, più comunemente conosciuto come il tartufo bianco d’Alba. L’”oro bianco” del Piemonte sa trasformare un semplice e gustoso piatto di “tajarin” (tra le deliziose varietà di pasta fresca prodotte nella regione) o di carne cruda in un’esperienza sensoriale incomparabile.

Nel 2017 il tartufo bianco d’Alba è stato candidato a Patrimonio Immateriale UNESCO. Il prezioso “tesoro nascosto” è celebrato ogni anno da estimatori nazionali ed esteri nel corso della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, che si tiene nella cittadina che è cuore delle Langhe da ottobre a novembre.

 

Torino, la capitale del cioccolato

Gianduiotto

Un itinerario alla scoperta dei ghiotti piaceri del palato offerti in abbondanza da Torino e dal Piemonte non può prescindere dal cioccolato, in particolare dallo speciale abbinamento di cacao e nocciole cha ha dato origine all’inimitabile Gianduiotto di tradizione artigianale e a tanti altri prodotti celeberrimi in tutto il mondo, come la cremosa Nutella.

Capitale del vermouth e dell’aperitivo, Torino è città del cioccolato dove assaporare in tutti i weekend dell’anno una sontuosa “Merenda Reale”, delizioso rituale nato nel ‘700 alla corte reale. Anche nella versione contemporanea elemento centrale è la cioccolata calda, fatta con i semi di cacao introdotti dalle Americhe in Piemonte proprio dalla famiglia reale dei Savoia. Una pausa dolcissima che celebra la nobile arte della pasticceria piemontese con gli irresistibili “bagnati” e altre specialità al cioccolato. Da non perdere il Bicerin, il “bicchierino” fatto di caffè, fior di latte e cioccolata calda, passione del ministro Camillo Benso conte di Cavour, da degustare in uno dei 12 gloriosi caffè storici della città.

Merenda Reale

 

Eccellenze a tavola

Vitello tonnato alla piemontese

In Piemonte la tradizione gastronomica tocca vertici superbi in una vastissima offerta di squisiti ristoranti, trattorie e ristoranti stelle-Michelin, dove gustare il meglio del territorio, che annovera moltissimi prodotti certificati e premiati per l’alta qualità: dal peperone di Carmagnola all’asparago di Santena e il cardo gozzo di Nizza Monferrato.

Torino, oltre ai 6 ristoranti vere esperienze Michelin, nel 2017 si arricchisce di 11 nuove aperture d’alto livello e nel 2018 ospiterà la Finale Europea dell’ambitissimo Bocuse d’Or (la Finale italiana si terrà il 1° ottobre 2017 ad Alba).

Il territorio di Langhe Roero Monferrato va scoperto lungo gli itinerari che abbinano camminate e trekking nei vigneti alle raffinate cantine in magnificenti castelli e palazzi storici. Una sosta è d’obbligo nelle tante tipiche trattorie, nei curati agriturismi e negli squisiti ristoranti per gustare mille storiche ricette della tradizione: dal “vitello tonnato” alla carne cruda dell’ottima Razza Bovina Piemontese, riconosciuta a livello internazionale per le sue preziose proprietà nutritive; dai “ravioli del plin” e i “tajarin” fatti a mano al risotto al tartufo, dalla “bagna caoda” al “brasato al Barolo”, il “bollito misto” e i saporiti salumi. Gran finale con i succulenti “marron glacè” e lo “zabaione”, dolcissimi esempi dell’arte gastronomica del Piemonte, con i suoi 39 chef stellati Michelin leader dell’alta cucina internazionale.

Luogo
Piemonte
Parole chiave
gastronomia, Torino

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