I laghi del Veneto

Specchi d'acqua limpidi, piccoli borghi, suggestivi porticcioli, paesaggi emozionanti, tanto sport e piatti a base di eccellenti prodotti tipici. Bastano davvero poche parole per riassumere la bellezza e l'unicità dei laghi del Veneto. Il più conosciuto è senza dubbio il Lago di Garda, con le sue località sparse lungo la sua sponda orientale, la famosissima "Riviera degli Ulivi".

 

Ma il Veneto racchiude anche altri piccoli specchi d’acqua, luoghi in cui convivono armoniosamente natura e storia, tutti incantevoli: i laghi di Santa Croce, del Cadore, dell’Agordino, di Revine, del Corlo e del Mis. Davvero un ampio ventaglio di proposte per chi vuole abbinare una vacanza che alterna il relax al divertimento, anche quello più sfrenato. Paradisi della vela, del windsurf e del kite-surf, del parapendio, della mountain bike, del trekking e del nordic walking, delle passeggiate a cavallo, della pesca sportiva e del golf, i laghi veneti offrono anche interessanti scorci paesaggistici e attrattive storico-culturali.

 

Lago di Garda

Il paesaggio è dolce, dominato dai caldi toni del blu e del verde. I borghi che sorgono lungo la sponda orientale del Lago di Garda appaiono avvolti in un’atmosfera quasi malinconica e sognante. Piccoli scrigni che conservano ancora numerosi tesori architettonici e artistici. Una terra che profuma del verde degli ulivi e del giallo dei limoni.

Sullo sfondo un’altra vegetazione, quella del monte Baldo e della Lessinia, con i loro panorami che sanno d’antico. Scenari romantici e suggestivi, insenature, porticcioli e strade lastricate che hanno affascinato poeti e scrittori d’ogni tempo. Come Goethe, che nelle pagine del suo “Viaggio in Italia” così scriveva: “Stasera avrei potuto raggiungere Verona, ma mi sarei lasciato sfuggire una meraviglia della natura, uno spettacolo incantevole, il lago di Garda; non ho voluto perderlo, e sono stato magnificamente ricompensato di tale diversione”.

Deve il suo successo alle acque limpide e ai borghi medievali, ma anche a quella sua straordinaria singolarità climatica, grazie alla barriera formata dalle Alpi e alla notevole massa d’acqua. Le estati miti e gli inverni temperati consentono di coltivare sulle sue sponde l’olivo e i limoni, mentre si è sviluppata una fitta vegetazione di tipo sub mediterraneo. Altra particolarità è quella dei venti: qui sul lago ne soffiano quasi 40, talvolta dolcemente, altre volte con maggior impeto. E’ grazie a queste correnti che sul lago si praticano sport velici che richiamano ogni anno migliaia di appassionati.

Lungo gli oltre cinquanta chilometri della sponda veneta del lago, detta Riviera degli Ulivi per la singolare coltivazione che vi viene praticata, si susseguono molte cittadine tra cui: Peschiera, Lazise, Bardolino, Garda, Torri del Benaco, Brenzone e Malcesine. Piccole perle incastonate in un mosaico di colori dove predominano le tonalità blu del cielo e dell’acqua e il verde smeraldo della vegetazione circostante.

Un lago che suscita grandi emozioni, che richiama migliaia di amanti degli sport nautici, i cui fondali custodiscono gelosamente relitti di antiche navi e con un entroterra ricco di tesori storici e naturalistici.

 

Lago di Santa Croce

Specchio d’acqua naturale che riflette i monti dell’Alpago e il Nevegal, il Lago di Santa Croce è il secondo bacino per ampiezza del Veneto. Alle porte della terra bellunese, per chi proviene dalla pianura veneta, le sponde del lago toccano i comuni di Farra d’Alpago, Puos d’Alpago e Ponte nelle Alpi. I paesi e i villaggi che popolano le rive conservano ancora esempi delle tipiche architetture di case a gradoni con coperture in lastre di pietra, paglia e cannette palustri.

Nel tardo autunno e in primavera le sue acque si colorano di barche di pescatori richiamati dalla qualità e dall’abbondanza di carpe, lucci, cavedani, trote e pesce persico. Le strutture ricettive della zona soddisfano le più svariate esigenze: aree pic-nic, camping, alberghi, bed and breakfast e affittacamere, sino alla calorosa ospitalità della malga di montagna.

 

Il bacino turistico del lago di S. Croce risulta di estremo interesse per tutti coloro che desiderano abbinare la vacanza in montagna alla pratica sportiva: vela, windsurf e kitesurf, pesca sportiva, maneggi e l’indimenticabile esperienza di volo lanciandosi col parapendio dalla cima Dolada sull’Alpago. Tanti anche gli itinerari da percorrere a piedi, come quello che conduce sulla sponda settentrionale all’oasi naturalistica del lago di S. Croce con punti di osservazione per il birdwatching, o in mountain bike come il piacevole anello di otto km sulla sponda orientale. Tre comode spiagge accolgono gli amanti della vacanza in pieno relax.

L’intera conca dell’Alpago offre inoltre numerose visite culturali tra cui il Museo di Storia Naturale a Chies d’Alpago. Nel Pian del Cansiglio si trovano invece i villaggi cimbri, il Giardino Botanico Alpino “G. Lorenzoni”, il Museo Ecologico Zanardo e il Museo Etnografico Cimbri “E. Servadei”.

 

Laghi del Cadore

Dominato dalla celebre catena montuosa delle Dolomiti, dichiarata dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità, il Cadore è un territorio cosparso di suggestivi specchi d’acqua incastonati tra boschi, pascoli e piccoli paesi, che regalano ulteriore fascino al paesaggio alpino.

Miracoli naturali dell’ultima glaciazione, i laghi del Cadore sono luoghi tranquilli e rilassanti in cui si specchiano i profili delle imponenti cime che li dominano. I più noti a livello turistico sono il Lago di Misurina – conosciuto anche come “perla del Cadore” – il maggiore bacino naturale dell’area; il Lago di Calalzo o di Pieve di Cadore e il Lago di Auronzo.

Per chi desidera trascorrere qualche giorno di vacanza in queste località la scelta è variegata perchè la lunga tradizione di accoglienza turistica ha creato, nel tempo, un’ampia offerta di strutture ricettive per chi ricerca la quiete dei laghi o nei numerosi rifugi alpini adatti a chi desidera solitarie emozioni ad alta quota.

Dalle rive del Lago di Calalzo partono molti sentieri escursionistici e tra i più selvaggi si ricorda la passeggiata naturalistica in Val Montina dove si trova la prima area wildnerness alpina d’Europa.

Chi è alla ricerca di proposte culturali, il centro storico di Auronzo ospita il Museo Multitematico Naturalistico e Archeologico, mentre a Pieve di Cadore c’è il Museo Archeologico e la Casa natale del Tiziano.

Attraverso una rete di sentieri in quota, gli escursionisti possono godere di scenari mozzafiato come quelli che regalano le Alte Vie delle Dolomiti, da un palcoscenico privilegiato com’è quello delle Tre Cime di Lavaredo, del Sorapiss e dell’Antelao.

 

La trasparenza delle acque e il clima ventilato agevolano la pratica di attività come la motonautica, la canoa e naturalmente la pesca sportiva. In inverno le acque ghiacciate del Lago di Misurina diventano attrezzate piste per pattinare o per giocare esclusive partite a polo. Nel territorio del Cadore si possono coniugare divertimento, sport e relax senza dimenticare la buona cucina locale che offre piatti vari e saporiti e dove protagonisti sono dei grandi ingredienti: dallo speck ai formaggi, dai funghi ai frutti di bosco.

 

Lago di Alleghe

L’Agordino costituisce una vasta realtà geografica padroneggiata dalle montagne del Civetta, la Marmolada, l’Agnèr, le Pale di San Lucano, le Cime del Focobon e le Cime d’Auta. Innumerevoli i corsi d’acqua e i laghetti alpini distribuiti lungo il bacino del torrente Cordevole che ad Alleghe forma l’omonimo lago.

Le sue origini risalgono al gennaio del 1771, quando un’enorme frana si staccò dal monte Spiz sbarrando il flusso del torrente principale. In soli tre giorni il lago raggiunse l’altezza di circa quaranta metri sommergendo interi villaggi.

Alla vacanza tranquilla, avvolta dal silenzio della valle, è possibile alternare numerose attività per la gioia degli sportivi. Sul lago il soffio della leggera brezza permette agli appassionati di dedicarsi al windsurf e alla vela. Vi si può praticare anche la pesca sportiva o ci si può avventurare lungo l’intero perimetro in canoa, in kajak, sulla classica barca a remi o in pedalò, tutti mezzi noleggiabili sul posto. Per gli amanti delle camminate si consiglia la piacevole passeggiata sul lungolago o il più impegnativo “giro del lago”, mentre un’ora di cammino conduce, da Masarè, alla cascata del Ru de Rialt.

D’inverno, da Alleghe si raggiungono le innumerevoli piste da sci del comprensorio del Civetta, mentre d’estate gli amanti dell’escursionismo possono inerpicarsi nei sentieri alpini per raggiungere i rifugi collegati all’Alta via n.1 delle Dolomiti.

 

Laghi di Revine

Immersi nella Valmareno, tra le Prealpi venete e le colline trevigiane si trovano i due pittoreschi e caratteristici laghi glaciali di Santa Maria e di Lago, comunemente noti come Laghi di Revine.

Separati oggi da un piccolo istmo, formavano un tempo un grande specchio d’acqua nato dopo il ritiro del grande ghiacciaio del Piave. Un angolo suggestivo, a pochi passi dalle località di Vittorio Veneto e Conegliano. Sulle acque tranquille dei due laghetti, orlate di canneti e d’estate punteggiate di ninfee, si specchiano su una sponda le caratteristiche casette di sassi del comune di Revine Lago e delle sue frazioni, sull’altra quelle di Tarzo.

Le località che si affacciano sui piccoli laghi accolgono i turisti in cerca di un soggiorno a contatto con la natura e le antiche tradizioni, conservate gelosamente e rivissute nelle pittoresche manifestazioni e feste popolari.

L’origine degli insediamenti umani in questi luoghi si perde nella notte dei tempi: il ritrovamento di alcune selci in una torbiera di Colmaggiore, una frazione di Tarzo, ha provato l’esistenza di un antico villaggio di palafitte, visibile oggi nella ricostruzione del Parco Archeologico Didattico del Livelet. Dotato di strutture dedicate all’accoglienza, alla didattica e all’agricoltura sperimentale, il Parco propone un affascinante viaggio indietro nel tempo.

 

Lago del Mis

A pochi chilometri dal capoluogo Belluno, compresi nell’incantevole territorio del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, il Lago e la Valle del Mis sono la meta ideale per gli amanti della natura e della tranquillità. Il silenzio avvolge le misteriose montagne che con i loro profili ricamano le limpide e fresche acque del lago.

All’ingresso della valle, ai piedi del Monte Vedana, l’omonima Certosa spicca nel paesaggio per la bellezza del suo complesso architettonico risalente al XV secolo. Visitabile solo esternamente, ospita attualmente una comunità di monache di clausura.

La Valle del Mis è stata decretata area protetta e conta al suo interno un numero ridotto di strutture ricettive. Nonostante ciò, a pochi chilometri di distanza si trovano alberghi, agriturismo, bed and breakfast e affittacamere che sanno accogliere i turisti in un clima familiare. Luogo ambito anche per la classica gita domenicale, dispone di un’attrezzata area pic-nic direttamente in riva al lago.

Gli sportivi possono praticare molte attività legate all’acqua: vela, windsurf, canotaggio e naturalmente la pesca.

Affascinanti itinerari escursionistici offrono la possibilità di scoprire le meraviglie del territorio del Parco. E’ possibile inoltrarsi nel sentiero naturalistico in Val Falcina, o spingersi fino ai Cadini del Brenton, splendide forre dalle verdi acque, o alla cascata della Soffia, grotta in cui l’acqua insinuandosi crea singolari spruzzi d’aria e schiuma. La strada panoramica che costeggia il lago dona una vista mozzafiato sui Monti del Sole.

 

Lago di Corlo

Un piccolo fiordo norvegese a pochi chilometri dalla pianura veneta, immerso nelle montagne bellunesi: questo è il Lago di Corlo ad Arsiè.

Фото: Shutterstock.com

Un gioiello incastonato nell’ampia conca verde tra la Valsugana, il Monte Grappa e le terre feltrine. Formato da uno sbarramento del Torrente Cismon, il lago si estende a sud di Arsiè, piccola località dalla quale prende il nome, fino alla suggestiva frazione di Rocca, del cui abitato, sommerso nel 1954, oggi rimane solo un piccolo gruppo di case.

Verso nord le sponde del lago sono dolci e arricchite da una vasta spiaggia ad erba, mentre a sud sono irregolari e frastagliate, scavate da bellissime insenature ammirabili percorrendo la stradina sterrata che si snoda sulla sponda opposta a quella della Rocca. Il punto più spettacolare è sicuramente il caratteristico Ponte delle Corde, costituito da funi d’acciaio.

Per chi desidera trascorrere qualche giorno di relax a contatto diretto con la natura due camping ben attrezzati sono situati direttamente sulle sponde del lago.

I turisti potranno inoltre trovare sistemazione nei numerosi bed and breakfast e agriturismi o nelle tipiche malghe di montagna, dove è possibile degustare ed acquistare i prodotti della provincia di Belluno come i formaggi d’alpeggio.

Un soggiorno in questa bella conca offre molte possibilità: dalle camminate sul comprensorio Col Perer, Cima Lan e Cima Campo alle passeggiate a cavallo fra prati, boschi e pascoli. Da visitare anche il Forte Leone, struttura militare in località Cima Campo. Lo splendido paesaggio, lontano dal traffico e dalla confusione, è indicato anche per trascorrere una vacanza all’insegna degli sport lacustri, tra i quali la pesca sportiva e la canoa, mentre per tutti, salire su un pedalò ed esplorare le sponde e le insenature del lago, può essere un’occasione di relax.

 

Lago di Fimon

Il lago di Fimon è un piccolo specchio d’acqua incastonato nell’incantevole paesaggio dei Colli Berici, a pochi chilometri da Vicenza. Nonostante le ridotte dimensioni e la scarsa profondità, il lago racconta una storia che risale addirittura al Neolitico e all’età del Bronzo, come testimoniano i numerosi e importanti ritrovamenti archeologici del diciannovesimo secolo.

Il periodo migliore per scoprire questo autentico gioiellino naturalistico va da aprile-maggio a ottobre inoltrato, passando quindi dalle multicolori fioriture primaverili alle malinconiche nebbie autunnali.

Oltre all’aspetto archeologico, il patrimonio del Lago e della vallata circostante è ricco soprattutto sotto il profilo botanico e faunistico.

Così i prati si alternano ai campi coltivati e a piccole aree boschive (sebbene il bosco quasi quaranta anni fa arrivasse fino allo specchio d’acqua) con una interessante vegetazione di salici e pioppi, canneti e delicate ninfee che si estendono fino al centro del piccolo specchio d’acqua. Meno agevole l’osservazione della fauna che popola il lago di Fimon: oltre a poche specie di anfibi (rospi e rane verdi), si possono osservare il Cannareccione e il Tarabusino, Folaghe, Gallinelle d’acqua e in primavera anche i Germani reali.

 

Luogo
Veneto
Parole chiave
Cadore, lago, Lago di Garda, natura

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