Si tratta di un ambiente naturale molto caratteristico e di grande suggestione che si sviluppa in continuo e delicato equilibrio dinamico in quella stretta fascia di terra che mette in comunicazione la bassa pianura con il mare aperto.
La Laguna di Grado
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La laguna di Grado offre uno scenario ricchissimo di colori, tra il verde della rigogliosa vegetazione e il blu del mare Adriatico. Un piccolo mondo fantastico, immerso nella quiete della natura, che vede l’intrecciarsi di canali e rii, percorsi di fede dalle origini lontane, come testimonia il santuario mariano dell’ Isola di Barbana, uno dei più frequentati d’Italia.
Una terra ricca di storia, i cui ritrovamenti archeologici rivelano l’antichissima via romana, ora interamente coperta dall’acqua, che collegava Aquileia al suo scalo di Grado. E la presenza dei casoni, caratteristiche abitazioni con tetto di paglia, ci riporta indietro nel tempo in cui erano abitate dai pescatori.
La laguna è una zona feconda di essenze arboree, e in particolare di tamerici, olmi, pioppi, ginepri e pini, mentre la fauna presenta una cospicua varietà di volatili, tra i quali gabbiani, aironi cinerini, germani reali, rondini di mare.
La Laguna di Marano
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La Laguna di Marano, racchiusa tra l’ultima punta litoranea di Lignano Sabbiadoro e la Laguna di Grado, è un’area di una straordinaria bellezza paesaggistica che ospita una fauna e una flora unica e di grande valore naturalistico. Protetta dal mare aperto da una serie di isole e isolette, come quella di Sant’Andrea e quella di Martignano, nota anche come l’Isola delle conchiglie, è caratterizzata da una vegetazione palustre e dalla singolarità degli insediamenti temporanei dei pescatori, i tipici “casoni”, costruzioni fatte di canna e legno, che rendono la Laguna di Marano uno dei luoghi più interessanti dell’Alto Adriatico.
Nella laguna di Marano si trovano due riserve naturali: la Riserva delle Foci del Fiume Stella che comprende l’intero delta dell’omonimo corso d’acqua, raggiungibile solo via mare, e la Riserva della Valle Canal Novo costituita da una ex valle di pesca di circa trentacinque ettari.