Osservandola dal mare, rimane la suggestione di entrare all’interno di una città scenografica, che cambia continuamente a seconda dei punti di vista. Il sapore africano delle palme e del giallo calcareo viene stemperato da un architettura marcatamente occidentale, proprio il connubio di caratteri così distanti, rende la città unica nella sua molteplicità.
La storia
Fondata in pieno neolitico (6000-3000 A.C.), solo molti secoli dopo Cagliari diventa un’autentica città, grazie ai dominatori fenicio-punici, che ne sfruttano la favorevole posizione geografica al centro del Mediterraneo per renderla un trafficato porto commerciale. Dopo la Prima Guerra Punica (III secolo A. C.), Cagliari passa sotto il dominio di Roma, della quale ancora oggi conserva importanti reperti e testimonianze, come l’Anfiteatro Romano e la Villa di Tigellio.
Nel XIII secolo d.C., in concomitanza con il declino del Giudicato Cagliaritano, si insediano in città i Pisani, che fortificano la parte alta della città isolandola attraverso un sistema di bastioni e fortificazioni ancora oggi ben visibili nei quartieri di Castello, Stampace, Marina e Villanova.
Nemmeno un secolo dopo, nel 1324, è la volta degli Aragonesi i quali, unitisi più tardi alla corona Catalana, daranno vita al Governo Spagnolo, amministrazione che genererà un forte malcontento della popolazione. Dopo il dominio austriaco, Cagliari e la Sardegna passano ai Savoia a metà del 1700, avviando un’epoca di grandi interventi urbanistici.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale Cagliari vive una nuova vita: attorno al nucleo urbano di epoca storica comincia a nascere una nuova città che in soli 20 anni, dal 1951 al 1971, vede raddoppiare il numero degli abitanti, diventando il Capoluogo della Regione Sardegna.
Cosa vedere
Il Quartiere Castello
Il Castello di San Michele sorge su uno dei colli più alti di Cagliari. Il primo impianto risale al periodo bizantino. E’ la prima meta di una visita alla città e comprende l’antica rocca della città, il quartiere storico ancora chiuso parzialmente dalle mura che lo proteggevano.
Lungo la cinta bastionata si alzano le due torri medievali in pietra bianca e si aprono le porte che hanno resistito alle demolizioni ottocentesche: Porta San Pancrazio e la Porta dei Leoni.
Entrando da una delle porte è possibile addentrarsi in un intrico di stradine medievali di carattere spagnolo. L’itinerario alla scoperta dei monumenti di Cagliari fa tappa nella Cattedrale, attorno alla quale ci sono il vecchio Municipio, il Palazzo Viceregio e l’Arcivescovado.
Da ammirare è la cinquecentesca Chiesa della Purissima in via Lamarmora e poi, nella parte bassa del quartiere, quelle di S.Maria del Sacro Monte di Pietà, di S.Croce e di S.Giuseppe.
La Spiaggia del Poetto
Il lunghissimo litorale del Poetto si estende tra Cagliari e Quartu Sant’Elena ed è dominato dal promontorio della Sella del Diavolo. Facilmente raggiungibile dalla località Calamosca, attraverso un percorso naturalistico percorribile in un’ora, la Sella del Diavolo offre un panorama di tutta la città e del litorale. Grazie alla vicinanza dello stagno di Molentargius e delle Saline, dalla spiaggia del Poetto è possibile ammirare il volo dei fenicotteri rosa che nidificano indisturbati dal 1993 in un’oasi protetta, unica in Italia, separata dalla strada da un muro di canne palustri.
Palazzo Belgrano (Palazzo dell’Università)
Il palazzo dell’Università, conosciuto anche come Palazzo Belgrano, è un monumentale complesso architettonico di Cagliari, dove hanno sede gli uffici del rettorato dell’Ateneo cagliaritano istituito nel 1626. Il palazzo, che sorge nel quartiere Castello, si sviluppa in lunghezza e presenta in facciata una serie di finestre disposte regolarmente su tre piani. L’intera facciata è scandita verticalmente da alte lesene mentre lunghe cornici l’attraversano orizzontalmente. Nel secondo ordine le finestre sono tutte provviste di timpano mentre al piano inferiore sono sormontate da mensole lievemente aggettanti.
All’interno l’edificio si distingue per la presenza di uno spazioso atrio porticato, attorno al cortile interno da cui riceve luce attraverso le ampie vetrate che chiudono i loggiati. L’aula magna, con i dipinti murali di Filippo Figari, e il salone della biblioteca settecentesca, di cui si conservano gli arredi originali, sono gli ambienti più integri e apprezzabili per la qualità formale.
Lo stagno di Molentargius
Il Parco naturale regionale Molentargius-Saline si trova tra Cagliari e Quartu Sant’Elena. La zona, infatti, ha rappresentato per secoli il bacino più ricco in Sardegna per l’estrazione del sale dalle acque del mare, interrottasi solo nel 1985. Deve il suo nome al mezzo utilizzato in passato per trasportare il sale raccolto nei suoi bacini: su molenti, che in sardo significa asino.
L’ecosistema del Molentargius è infatti uno dei siti più importanti in Europa per la sosta, lo svernamento e la nidificazione di numerose specie di uccelli acquatici. I visitatori possono prenotare una visita guidata per gruppi che comprende l’osservazione della flora e della fauna del Parco, tra cui gli splendidi fenicotteri rosa.
La spiaggia della Maddalena
Affacciata nel Golfo degli Angeli, la spiaggia si trova nel comune di Capoterra, in località Lido di Capoterra. La spiaggia ha un fondale di sabbia mista a conchiglie color crema, grigio e rosa.
La cucina
Lo straordinario ambiente naturale, un’antica tradizione pastorale, contadina e marinara, le influenze dei popoli approdati sull’isola: sono gli ingredienti dell’inconfondibile cucina cagliaritana.
Il tipico pasto campidanese si apre con gli antipasti: tocchetti di pecorino di diverse stagionature prodotto in uno dei tantissimi laboratori caseari, salumi, olive, carciofini, cardi e peperoni sott’olio, preparati in casa dalle mani laboriose di abili massaie.
Nell’area settentrionale della provincia, al confine con l’Ogliastra, sono tipici i culurgionis, ravioli a forma di spiga ripieni di crema di patate, formaggio fresco e mentuccia.
Altri secondi caratteristici sono la pecora bollita (o “pecora in cappotto”) accompagnata dalle verdure bollite, le trattalias, budella di agnello o capretto intrecciate, cotte arrosto con lo spiedo, o bollite e accompagnate dai piselli. Tra i contorni segnaliamo le favette bollite, o nella variante con le uova o con il lardo, e per i più temerari i sizzigorrus cun bagna, le lumachine con il sugo.
Come arrivare
In aereo
Cagliari è collegata alle principali città europee attraverso l’aeroporto Internazionale di Elmas, dal quale è possibile raggiungere il centro città grazie ad un apposito servizio bus navetta che fa tappa nella Piazza Matteotti (situata tra il porto e la stazione dei treni), il servizio di taxi o il rent-a-car.
In nave
Il porto di Cagliari è un importante punto di approdo di navi di linea (da Genova, Roma-Civitavecchia, Napoli e Palermo) e navi da crociera in navigazione nel Mediterraneo.
In treno
La città è collegata via treno a Sassari-Porto Torres e Olbia. Sia il Porto che la Stazione dei treni si trovano a ridosso delle vie del centro cittadino.
Contatti
Ufficio del Turismo: c/o Palazzo Civico, Via Roma 145
Orario: dal lunedì alla domenica dalle 09.00 alle 20.00
Telefono: +39 070 6778173, +39 338 6498498
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Sito web: Cagliari Turismo