Un weekend a… Genova

Genova, "superba per gli uomini e per le mura", come la definì il Petrarca, è lo splendido capoluogo dell'assolata Liguria.

 

In collaborazione con  il Comune di Genova e la compania aerea Utair

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Si potrebbe camminare all’infinito nel suo centro storico tra gli incantevoli “caruggi”, gli stretti vicoli fiancheggiati da case altissime, senza mai stancarsi. Ogni muro, ogni casa, viuzza e palazzo, ogni villa, parco e fortificazione, conservano intatto il fascino antico della Repubblica Marinara.

 

Cosa vedere

Il Centro Storico

Piazza De Ferrari © Yevgen Belich / Shutterstock.com

Il centro storico genovese con il suo dedalo di caruggi è uno dei massimi esempi in Europa di città medioevale conservata quasi integralmente. Lasciatevi stupire dalla molteplicità di vie e stradine che si incrociano a formare un labirinto intricatissimo: dai vicoli che “sfociano” nel Porto Antico a quelli che si snodano intorno alla cattedrale, ai più “signorili” vicino alla Via Aurea e non lontano da Piazza De Ferrari che, con la sua grande fontana, è una delle fotografie d’obbligo per qualsiasi turista.

In questi spazi angusti, stretti tra la colline e il mare, l’orgoglio dei ricchi mercanti genovesi, indomiti repubblicani, fece edificare splendide dimore, ove furono raccolte e custodite per secoli opere d’arte, ancora oggi visibili all’interno di alcuni dei palazzi, trasformati in musei.

Viuzze del centro storico © Flickr.com

In questo insieme compatto di edifici, dove le finestre delle case sono così vicine che quasi si toccano, gli stili architettonici si sovrappongono: il muro medievale fa da base ad un edificio del quattordicesimo secolo, loggiati gotici sono oggi trasformati in locali alla moda; qui il passato fa da fondamenta al presente.

In questo luogo dove il tempo pare essersi fermato, palazzi nobiliari e splendide chiese si intervallano a botteghe storiche in attività da oltre 100 anni, dove le specialità sono ancora preparate secondo antiche ricette e gli oggetti di artigianato vengono lavorati secondo antiche tradizioni. Agli incroci sollevate lo sguardo così da poter apprezzare le magnifiche edicole votive che venivano donate dalle antiche corporazioni per illuminare le strade di notte.

 

La Via Aurea e i Palazzi dei Rolli

Via Garibaldi, anticamente chiamata la Strada Nuova, fa parte del sito del Patrimonio UNESCO © Foto: geolocations.ws

Via Garibaldi, anche conosciuta come Via Aurea e Strada Nuova con i suoi splendidi palazzi rinascimentali è una sorta di museo a cielo aperto nel cuore di Genova e il punto di partenza ideale per visitare la città.

Palazzo Tobia Pallavicino / Flickr.com

L’onore di essere luoghi di ospitalità veniva sancito tramite sorteggio pubblico e la lista dei palazzi a disposizione definita i Rolli di Genova. Oggi i suoi 14 palazzi ospitano la sede del Municipio, banche, circoli culturali e club, antiquari, uffici pubblici e privati. Gli affascinanti palazzi disegnati da Rubens, sono stati inseriti dall’Unesco nel patrimonio dell’umanità e fra i più importanti potrete trovare Palazzo Rosso che ospita il bellissimo museo con opere di Guercino, Van Dick, Durer e Strozzi, Palazzo Bianco che custodisce dipinti di Rubens, Caravaggio, David, Veronese e Magnasco e Palazzo Doria Tursi, sede del comune che accoglie fra le altre opere il famoso Guarneri del Gesù. L’area compresa nel patrimonio dell’Unesco si estende anche ad una parte del centro storico che, da Via Lomellini, Piazza Fossatello e Via San Luca, raggiunge Piazza Banchi racchiudendo alcuni degli esempi più significativi dei palazzi dei Rolli.

 

La Cattedrale di San Lorenzo

Cattedrale di San Lorenzo / Shutterstock.com

La splendida cattedrale di San Lorenzo si erge maestosa sull’omonima via e sulla bella piazza antistante il sagrato proprio nel cuore di Genova. Da San Lorenzo si dipanano i più antichi e stretti caruggi dove il sole fa fatica a filtrare, ma la cattedrale gode di uno spazio privilegiato che venne ricavato, nella prima metà dell’Ottocento e che dona alla piazza un’affascinante aria bohemienne tra antiche botteghe e storiche gelaterie. I genovesi sono molto legati a San Lorenzo che è il luogo di culto più importante della città; in cattedrale si tengono messe solenni e concerti di musica classica in più momenti dell’anno.

Cattedrale di San Lorenzo / Shutterstock.com

La facciata, fiancheggiata da due torri campanarie di diversa altezza, con la caratteristica bicromia a fasce bianche e nere, i leoni di marmo ai lati e i tre portoni gotici vi inviterà ad entrare e scoprire anche all’interno il suo fascino, rimasto intatto nel tempo. La navata centrale rivestita di marmo vi condurrà sino all’altare; all’interno della cattedrale, tra misteri e antiche leggende, è conservato il Sacro Catino, reliquia che la tradizione attribuisce all’Ultima Cena; lungo la navata sinistra si trova la cappella di San Giovanni Battista, patrono della città. Da segnalare il Museo del Tesoro, cui si accede dall’interno della cattedrale, e il contiguo Museo Diocesano. Guardando la facciata, sulla sinistra, imboccate via di Scurreria; vi troverete in un altro luogo magico di Genova: Piazza Campetto e tutti i caruggi che si snodano intorno ad essa.

 

Palazzo Reale

Piazza Reale © Flickr.com

Dimora nobiliare, reggia sabauda, splendido Museo Nazionale nel cuore della monumentale Via Balbi (sec. XVII), Palazzo Balbi – Durazzo, oggi Palazzo Reale, fu costruito nel XVII secolo dalla famiglia Balbi, su disegno di Pier Francesco Cantone. Nel 1677 fu ereditato da Eugenio Durazzo, che lo trasformò in un imponente edificio in stile barocco, simile ai palazzi romani. Nel 1824 entra in possesso dei Savoia, che lo adottano come propria residenza genovese: per questo oggi lo conosciamo come Palazzo Reale.
Oggi è di proprietà dello Stato ed ospita le sedi delle Soprintendenze della Liguria e La Galleria di Palazzo Reale.

Il Museo, aperto al piano nobile, presenta una serie di eleganti ambienti decorati e arredati nel Settecento dalla famiglia Durazzo e nell’Ottocento dai Savoia. Appartengono al XVIII secolo la Galleria degli Specchi, la Sala di Valerio Castello (il pittore autore degli affreschi), la Galleria della Cappella.

Piazza Reale © Flickr.com

Risalgono invece all’epoca dei Savoia la Sala del Trono, la Sala delle Udienze, il Salone da Ballo. Tra le opere esposte, meritano una citazione particolare due dipinti seicenteschi: il “Ritratto di Dama” e il “Crocefisso” del fiammingo Van Dyck. Suggestivi le terrazze e il giardino, ricco di vegetazione e di piante esotiche. Degno di nota anche lo splendido risseu visibile nel cortile interno (I risseu sono pavimenti acciottolati che decorano piazze e sagrati delle chiese della Liguria).

 

Teatro Carlo Felice

Teatro Carlo Felice / Shutterstock.com

Il Teatro Carlo Felice è il teatro dell’Opera cittadino. Costruito nel 1827 su progetto dell’architetto Carlo Barabino, è stato completamente ricostruito dopo essere stato pesantemente danneggiato durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Costruito sull’area dell’antico Carlo Felice, il nuovo teatro, progettato da Aldo Rossi, il rinnovato teatro recupera l’idea di una piazza coperta di 400 mq di superficie, dove il teatro sia il collegamento ideale tra Galleria Mazzini e piazza De Ferrari.

Del vecchio teatro rimangono le colonne, il pronao, l’iscrizione latina e il terrazzo che si affaccia su via XXV Aprile, al quale si accede da uno dei foyer; la struttura odierna è molto compatta e geometrica, dominata dalla torre scenica alta circa 63 metri, creata per dare una collocazione a tutti i macchinari di scena ed alle scenografie. La sala principale, da 2000 posti, ospita un’Orchestra di 88 elementi. Dalla piazza coperta, scendendo una scalinata, si entra in una seconda sala da circa 200 posti che ospita convegni, conferenze e incontri musicali.

Nel corso degli anni, il palco del Teatro Carlo Felice è stato calcato dai più importanti Direttori e dalle Orchestre di tutto il mondo, da corpi di ballo prestigiosi, oltre che dai protagonisti del jazz e della musica leggera contemporanea internazionale.

 

Il Porto Antico e l’Acquario

Porto Antico di Genova. A sinistra – la “Bolla” (Biosfera) e “Bigo” (Elevatore), nuove parti del porto progettate da Renzo Piano e inaugurate nel 2001 © Federico Rostagno / Shutterstock.com

Pieno di luce, aperto sul mare, ricco di vita; immaginatelo così il Porto Antico di Genova e, se avrete la possibilità di passeggiarci, vedrete che i vostri sogni diventeranno realtà.

Nel 1992 l’antica zona portuale viene riprogettata da Renzo Piano e, nel tempo, diventa centro turistico cittadino che offre ogni genere di servizi: ristoranti, cinema, piscina all’aperto d’estate e pista di pattinaggio sul ghiaccio d’inverno. Numerose sono le attrazioni che questa zona ha da offrivi: l’ascensore panoramico Bigo con un’insolita prospettiva del Porto, la Biosfera con le sue piante provenienti da tutto il mondo, la Città dei bambini farà la gioia dei più piccoli. Fiore all’occhiello del Porto Antico è senza dubbio il celebre Acquario, la più grande esposizione di biodiversità acquatica in Europa con 71 vasche e oltre 15.000 animali di 400 specie diverse.

Visitato ogni anno da oltre un milione di persone, l’Acquario sorprende proprio tutti: 27.000 metri quadrati di superficie espositiva permettono di fare una passeggiata tra i mari del pianeta fra squali e delfini, pinguini e foche, meduse e pesci tropicali oltre ai numerosi rettili, anfibi e animali delle foreste fluviali e d’acqua dolce.
Poco più avanti, superato lo splendido Galeone Neptune, celebre per il film “Pirati” di R. Polanski e oggi visitabile, si giunge in un’altra zona del porto ugualmente affascinante. In banchina ormeggiato il celebre Sommergibile Nazario Sauro e di fronte il Galata Museo del Mare che fa vivere ai visitatori un bellissimo viaggio fra antiche navi e curiosità marinaie con installazioni multimediali.

 

La Lanterna

© Francesco Vignarca

Simbolo di Genova, ricostruita nel 1543, sorge su una roccia alta 40 metri portando la sua altezza totale a 117 metri sopra il livello del mare. È possibile salire i 172 scalini che portano alla prima terrazza per godere della vista del porto e della città vecchia.

Ai suoi piedi, un museo multimediale, dove è possibile personalizzare il percorso di visita e scegliere di vedere i filmati di proprio interesse. Sono circa 150 e raccontano, attraverso la testimonianza di persone comuni, la storia, l’arte, la cultura materiale e le tradizioni della vita genovese e del territorio provinciale. La passeggiata che conduce al Faro è un percorso pedonale di circa 800 metri, che parte dal Terminal Traghetti.

 

La cucina

La gastronomia ligure e genovese rivela con gusto il carattere del territorio e l’ingegnosità della sua gente. I genovesi, infatti, con una cucina semplice e molto ricca di verdure e di erbe aromatiche, con l’abbondante impiego d’olio d’oliva e una speciale creatività, hanno saputo inventare piatti genuini, saporiti e straordinariamente attraenti.

Insalata con pomodori, mozzarella, rucola, basilico e pesto genovese / Shutterstock.com

Le specialità più famose della gastronomia ligure sono: il pesto e la focaccia, sia nella semplice versione all’olio, che nelle saporite varianti (alla cipolla, alle olive, alla salvia, al formaggio, ecc.).

I corzetti della Val Polcevera / 3.bp.blogspot.com

La pasta ripiena, come i tradizionali ravioli e i tipici pansotti (ripieni di bietole, uova e ricotta); i corzetti della Val Polcevera, pasta fresca a forma di piccoli “otto” (diversi dai corzetti della Val d’Aveto e della Val di Vara, che sono invece dischi di pasta fresca, con impressi simboli e decorazioni); le “torte di erbe”, come la torta Pasqualina (una pasta sfoglia ripiena di bietole cotte o carciofi, zucchine ed erbe primaverili, uova e formaggio); la cima, formata da un sottile involucro di carne di vitello farcito di frattaglie sminuzzate, mollica di pane imbevuta nel brodo, verdure primaverili, formaggio grattugiato, mortadella a dadini e uova; i fiori ripieni (o fritti) delle zucchine ritorte.

Molto comuni nella cucina locale sono: il minestrone di verdure alla genovese; la farinata, una sottile focaccia a base di farina di ceci stemperata con acqua, sale e olio, cotta in forno a legna; la panissa; le tomaxelle; le verdure ripiene.

Con il merluzzo – essiccato e poi ben ammorbidito – si prepara lo stoccafisso alla genovese, piatto che conta numerose varianti. Per i fritti misti, trionfa il pesce pescato localmente: triglie, boghe, zerri, pignoletti, calamari, totani, acciughe, sardine, ben fritti nell’olio d’oliva. Il baccalà (merluzzo salato) trionfa soprattutto nelle saporite e croccanti frittelle.

Cappon magro genovese / 1.bp.blogspot.com

Tra le altre specialità spicca senza dubbio il cappon magro, che è una meravigliosa e appetitosa insalata fredda – molto elaborata nella forma piramidale a più strati – che comprende un fondo di gallette, strofinate con aglio e condite con aceto e sale, pesce a carne soda, verdure lesse, uova sode, guarnizioni di carciofi, tonno, gamberetti, capperi ed olive; il tutto è rivestito di salsa verde e completato, in cima alla piramide, da un’aragosta.

Cappon magro genovese / finedininglovers.it

I dolci più famosi sono: il pandolce natalizio genovese, declinato in due versioni: quello basso nasce per garantire un dolce nelle lunghe traversate marittime, mentre quello alto, lievitato a pasta acida, è simbolo del Natale. Il pandolce è ricco di uvetta e pezzettini di scorza di limone nella versione casalinga…. mentre nella più nobile versione tradizionale sono presenti uvette del fondaco genovese di Smirne, le scorze d’arancia delle colonie in Sicilia e Tabarca, cedro di Diamante e qualche seme di finocchio.

Il castagnaccio / http://pinkroma.it/

Tra i dolci tradizionali annoveriamo poi i frisceu (frittelle di mele), il castagnaccio, la torta di farina di castagne: i “quaresimali”; il pane biscottato (“biscotti del lagaccio”); i canestrelli; le pinolate (a base di mandorle e pinoli); gli amaretti (di derivazione piemontese); i “gobeletti” (dolcetti di pasta frolla ripiena di marmellata, secondo alcuni il più antico dolce genovese) e i famosi frutti e fiori (petali di rose,violette) canditi.

La coltura dei vigneti ha in Liguria una salda ed antica tradizione e produce vini di pregio: dal Rossese di Dolceacqua allo Sciacchetrà delle Cinque Terre (per citare i più famosi), i calici liguri invitano a piacevoli brindisi.

Come arrivare

In aereo

L’aeroporto di Genova Cristoforo Colombo si trova a Genova Sestri Ponente, a 7 chilometri dal centro ed è collegato con il centro città attraverso mezzi pubblici (Volabus, linea I24), taxi e treni.

In nave

Le Stazioni Marittime di Genova riservate al traffico delle navi da crociera, Ponte dei Mille e Ponte Andrea Doria, si trovano a pochi minuti sia dalla Stazione ferroviaria di Genova Principe sia dal Porto Antico, principale area turistica della città, proprio a ridosso del centro storico. Dalla Stazione Marittima arrivano e partono navi dirette verso i principali porti del Mediterraneo: Olbia, Porto Torres, Palermo, Barcellona, i porti della Corsica, Tunisi, Tangeri.

In treno

Le stazioni centrali sono Genova Principe (punto di partenza privilegiato da e verso Ovest e il Nord) e Genova Brignole (punto di partenza principale per collegamenti verso Est e Sud). Il treno inoltre sicuramente uno dei mezzi più comodi per spostarsi in città (sulla linea che collega i quartieri lungo la costa, da Voltri a Nervi).

In auto

Quattro autostrade collegano la città alla rete nazionale da diversi punti. A12 Genova – Rosignano: per chi proviene da Est, uscite GE Nervi e GE Est; A10 dei Fiori Genova – Ventimiglia: per chi proviene da Ovest, uscite GE Voltri, GE Pegli, GE Aeroporto; A26 Voltri – Gravellona: si ricollega alla A10 all’altezza di GE Voltri, per spostarsi verso Nord; A7 Serravalle Genova – Milano.

Contatti

Ufficio Informazioni Turistiche. Via al Porto Antico 2, Tel: +39 0105572903, [email protected]

Luogo
Liguria
Parole chiave
Genova, mare, weekend

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