Un weekend a… Trieste

Trieste è detta la "piccola Vienna sul mare" per la sua architettura elegante mitteleuropea, che si unisce a un golfo splendido.

 

L’eleganza della città traspare nei suoi palazzi che parlano con il linguaggio neoclassico, liberty, eclettico e barocco. E convivono armoniosamente con vestigia romane, edifici del Settecento e di stampo asburgico.

 

La storia

Trieste / Shutterstock.com

Trieste, città simbolo della Mitteleuropa, punto di convergenza di popoli e culture, nasce come piccolo borgo di pescatori e comincia a svilupparsi sul colle di S. Giusto in epoca romana.

La sua fortuna però è legata al nome della nobile casata d’Asburgo, sotto la cui protezione fu spinta a partire dal 1382. Lo sviluppo di Trieste come città moderna, basato su un’economia di commercio intorno ai traffici marittimi, ha inizio nel 1700. La sua prosperità è legata dunque alle attività portuali ed alla posizione strategica sul Mar Adriatico, crocevia ideale tra Oriente e Occidente. Ne deriva uno spiccato cosmopolitismo ancora oggi palpabile nei luoghi di culto, nel dialetto e nei cognomi stessi dei triestini.

Nell’Ottocento vengono fondate le grandi compagnie assicurative e di navigazione, si sviluppa la Borsa e crescono le attività artistiche e culturali: Trieste diviene così uno dei centri più importanti dell’Impero Asburgico, pur mantenendo un forte connotato italiano.

Ritorna ad essere accorpata al territorio italiano nel 1918. La fine del secondo conflitto mondiale segna la perdita delle terre della penisola Istriana che passano alla Jugoslavia e la divisione della città in due zone amministrative controllate rispettivamente da angloamericani e da jugoslavi. Solo nel 1954, con la firma del Memorandum di Londra, Trieste e il suo entroterra ritornano definitivamente all’Italia.

 

Cosa vedere

Piazza Unità d’Italia, il Molo Audace e le vie del centro

Piazza Unità d’Italia © Fabrice Gallina / Regione Friuli-Venezia Giulia

La visita a Trieste prevede un itinerario che inizi dalla sua piazza principale, Piazza dell’Unità d’Italia, storicamente chiamata Piazza Grande, di pianta rettangolare, che si apre da un lato sul Golfo di Trieste ed è circondata su tre lati da magnifici palazzi. Sul fondo della piazza sorge il Municipio, edificato nel 1877 da Giuseppe Bruni. Ai lati si trovano il Palazzo Modello, la Casa Stratti (sede di uno dei caffè storici della città, il Caffè degli Specchi), il Palazzo del Governo (oggi sede della Prefettura), il palazzo del Lloyd Triestino (oggi sede della Presidenza della Giunta Regionale), l’Hotel Duchi d’Aosta di Geiringer ed il Palazzo Pitteri di stile barocco risalente al 1790. Al centro della piazza, di fronte al Municipio, vi è la “Fontana dei quattro continenti”, realizzata a metà del Settecento, alla cui sommità si trova la Fama, che sovrasta Trieste, adagiata sulle rocce del Carso e attorniata dalle ricchezze derivate dai suoi svariati traffici commerciali. A pochi metri a destra della fontana dei Quattro Continenti, una colonna in pietra bianca sorregge una statua di Carlo VI, l’imperatore d’Austria che concesse a Trieste lo status di Porto Franco.

Il Molo Audace / Shutterstock.com

Davanti alla piazza si trova il famoso Molo Audace, dove sbarcò la prima nave italiana nel 1918, alla fine della prima guerra mondiale. La rosa dei venti di bronzo sul molo contiene un’epigrafe commemorativa dell’evento.

Seguendo le rive verso destra ci si inoltra nel quartiere mercantile “Borgo Teresiano”, fondato dall’imperatrice Maria Teresa d’Austria, che fece bonificare la zona delle antiche saline attorno al Canal Grande (oggi noto come Canale di Ponterosso). Risalendo il canale a lato di palazzo Carciotti, sede della Capitaneria di porto, si giunge alla chiesa neoclassica di S. Antonio Taumaturgo. Scendendo nuovamente lungo la riva destra del canale si incontra la chiesa serbo-ortodossa di San Spiridione, realizzata in stile neobizantino, con le sue inconfondibili cupole celesti.

Le vie del centro di Trieste / Shutterstock.com

Sulla via del ritorno verso piazza dell’Unità si attraversa la zona pedonale di via Dante e via san Nicolò, giungendo in Piazza della Borsa, dove si trova l’omonimo palazzo, oggi sede della Camera di Commercio, la cui facciata ricorda un tempio greco. A sinistra si trova il palazzo del Tergesteo, a destra invece Casa Rusconi, esempio di architettura barocca. L’intera piazza è dominata dalla statua di Leopoldo I, imperatore d’Austria. Casa Bartoli invece è esempio di Art Nouveau, con le grandi vetrate, la veranda e il giardino d’inverno. Attraversando la Galleria del Tergesteo, si giunge al Teatro Giuseppe Verdi, costruito in stile neoclassico su modello del Teatro alla Scala di Milano.

 

Il Faro della Vittoria

Il Faro della Vittoria © Foto Regione Friuli-Venezia Giulia

Il faro, costruito negli anni Venti dall’architetto triestino Arduino Berlam e dallo scultore Giovanni Mayer, sovrasta il Golfo di Trieste ed è monumento ai caduti in mare durante la prima guerra mondiale. All’inaugurazione del faro, nel 1927, era presente anche l’allora Re d’Italia Vittorio Emanuele III. La colonna è sovrastata da una statua della Vittoria in rame la cui parte ornamentale è completata dalla figura di un marinaio e dall’ancora del cacciatorpediniere Audace, prima nave italiana ad essere entrata nel porto di Trieste nel 1918.

 

Grotta Gigante

Grotta Gigante / Shutterstock.com

Le grotte sono fenomeni tipici del carso: ufficialmente se ne contano 6000, di cui circa 2500 situate in Italia. La più famosa è la Grotta Gigante, a 15 km dal centro della città facilmente raggiungibile sia con i mezzi pubblici che in automobile (uscita autostrada Sgonico). Larga 65 metri e profonda 280, è una grotta ricca di stalattiti e stalagmiti; essa è facilmente visitabile, mantiene una temperatura costante tutto l’anno.

 

Colle San Giusto

Basilica di San Giusto © Flickr.com

Su questo colle affondano le radici della storia di Trieste: grazie alla posizione strategica qui sorse la prima urbe romana: in cima al colle sorgevano gli edifici pubblici, come il foro, mentre sulle pendici si trovavano le abitazioni signorili. I pescatori invece abitavano sulle rive del golfo. A San Giusto si possono visitare il foro romano, il castello e la basilica di San Giusto, teatro romano e chiesa di San Silvestro.

Sulla sommità del colle, a lato dei resti romani del Foro e della Basilica, sorge il castello; dalle mura, dai bastioni e dai camminamenti si gode una straordinaria vista di Trieste e si scorge il confine tra la “città vecchia”, con le sue vie tortuose, scalinate e vicoletti, e il settecentesco borgo Teresiano. L’antica basilica, sui cui resti è stata in seguito edificata l’odierna cattedrale di San Giusto, risaliva al I sec. d.C. Scendendo lungo la via della cattedrale si trova l’antica chiesetta di San Silvestro e si intravedono anche i resti del teatro romano ancor oggi utilizzato nella stagione estiva per la messa in scena di spettacoli teatrali e musicali.

 

Castello di Duino e sentiero Rilke

Castello di Duino © Foto Regione Friuli-Venezia-Giulia

Il castello di Duino, dimora storica dei principi della Torre e Tasso, è stato aperto al pubblico nel 2003 ed è visitabile tutti i giorni (tranne il martedì) dalle 9,30 alle 17,30. L’edificio sorge in una pittoresca e panoramica posizione, su un carsico sperone roccioso a precipizio sul mare, con una strabiliante veduta del golfo di Trieste. Il sentiero Rilke prende il nome dal famoso poeta ospite e collega Sistiana e Duino: si tratta di una delle passeggiate più belle e suggestive a picco sul mare. Nelle vicinanze si trova la chiesa di S.Giovanni in Tuba, costruita nel quinto secolo sulle rovine del preesistente tempio romano e situata nei pressi delle Bocche del Timavo (un fiume sotterraneo che qui riaffiora alla superficie).

 

Castello di Miramare

Castello di Miramare © Foto Regione Friuli-Venezia-Giulia

La residenza asburgica a picco sul mare venne edificata tra il 1856 ed il 1860 per volontà dell’arciduca Massimiliano d’Asburgo per la sua sposa Carlotta del Belgio. All’interno del castello si possono visitare gli appartamenti privati, le stanze e la magnifica sala del trono, recentemente restaurata. Il verde e fiorito parco offre un ambiente variegato e di notevole interesse botanico; presso le Scuderie si tengono numerose mostre ed esposizioni. Durante la bella stagione si svolgono a Miramare numerose manifestazioni di carattere prevalentemente culturale. Il castello ed il parco sono aperti tutti i giorni dell’anno. L’ingresso al Museo del Castello è a pagamento, quello al parco gratuito. Il luogo è facilmente raggiungibile anche in autobus con la linea 36 ed inoltre alcuni treni fermano anche alla piccola stazione storica di Miramare.

 

Muggia

Muggia / Shutterstock.com

Un altro mondo a pochi km da Trieste: Muggia è una cittadina di chiara matrice veneta, a cominciare dal Leone di San Marco, contrapposto all’aquila bifronte, simbolo asburgico e dei triestini. La piazza di Muggia ricorda un campiello veneziano col palazzo comunale ed il duomo dedicato ai Santi Giovanni e Paolo, con la caratteristica facciata in stile gotico veneziano. Le alture che circondano la cittadina furono abitate già in età preistorica; il piccolo borgo marittimo divenne poi proprietà dei patriarchi di Aquileia, che dal Duecento ha mantenuto la propria autonomia sotto la protezione di Venezia.

 

Il Tram di Opicina

Tram di Opicina © Vittorio Dell’Aquila / Flickr.com

Lo storico “Tram di Opicina” collega la città di Trieste a questo piccolo paesino sui colli. Partendo da Piazza Oberdan, esso si inerpica su per una salita la cui pendenza raggiunge il 26% e regala splendidi panorami. Scendendo all’obelisco (prima del capolinea), è possibile percorrere la “napoleonica”, il sentiero più amato dai triestini.

 

I Caffè Storici

Grand Hotel Duchi D’Aosta e il Harrys Cafe © Baloncici / Shutterstock.com

Trieste e caffè sono due parole strettamente legate, sia per la trasformazione del caffè, rinomato in tutto il mondo, sia per i caratteristici locali di ritrovo, e lo stile di vita ad esso associato: il fascino retrò simboleggia un passato cittadino di indubbio aroma mitteleuropeo, intriso di letteratura. Stendhal, Joyce, Svevo o Saba, fino al contemporaneo Claudio Magris sono alcuni dei letterati che hanno frequentato i famosi caffè di Trieste: come scrive Magris, “il caffè è il luogo in cui si può stare contemporaneamente da soli e fra la gente”.

 

La cucina

La cucina triestina rispecchia la realtà storica di Trieste, una città che ha accolto per secoli genti e tradizioni culinarie più diverse. Da tale diversità è nata una cucina particolarmente variata e sapida che ha saputo coniugare mirabilmente la gastronomia mediterranea con quella mitteleuropea (e cioè dell’Europa centrale ed orientale ex-asburgica).

I canederli

© wikispaces.psu.edu

Si tratta di grossi gnocchi composti di un impasto a composizione variabile di pane raffermo. Si possono mangiare in parecchi modi: in brodo, con burro fuso e parmigiano, con il sugo di pomodoro od altre salse. Accompagnandoli con lo spezzatino (gulasch) si può ottiene un gustoso piatto unico.

La Jota

© guidecucina.pianetadonna.it

La jota è una minestra calda che ben si adatta alla stagione invernale; è un primo piatto che molti considerano anche un piatto unico, poiché composto anche da fagioli, patate e carne. La jota, che deve essere abbastanza densa, è un piatto che si gusta ancor di più il giorno seguente, riscaldata.

Gnocchi di susine

© scopritrieste.com

Si tratta di scrigni di pasta di patate ripieni di susine dal croccante cuore dolce di pane tostato, zucchero e cannella. E’ una pietanza che può esser servita sia come primo piatto che come dessert. Questo tipo di gnocchi sono di origine boema, vennero infatti introdotti sotto il dominio austro-ungarico in regione. Le susine infatti erano una delle coltivazioni più diffuse sopratutto sul confine sloveno, come testimonia anche la produzione della Slivovitz, il distillato di susine. Si condiscono con pane grattugiato precedentemente rosolato nel burro, zucchero e canella.

Scampi o canocchie alla busara

© semprepesce.it

La ricetta del pesce alla bùsara o bùzara è un piatto tradizionale di origine istriana ed è un modo di cucinare in particolar modo crostacei e molluschi (scampi, moscardini, calamari, granseole, tipici dell’Alto Adriatico). La parola “busara” nel dialetto veneto-friulano sta per “bugia, imbroglio”: il nome deriva dal fatto che in origine i marinai e i pescatori cucinavano il pesce di scarto che non riuscivano a vendere al mercato con del pomodoro. Le canocchie sono dei piccoli crostacei rintracciabili comunemente in molti mercati del pesce, e che sono molto semplici da cucinare.

Fave triestine

© incucinapercaso.com

Le favette triestine sono dei piccoli dolci colorati, preparati nella provincia di Trieste e Gorizia tra ottobre e novembre, mese in cui ricorre la commemorazione dei defunti; proprio per questo vengono chiamate anche favette dei morti. Le favette sono di diverso colore ed ognuno ha un suo significato e rappresenta un momento della vita: il bianco simboleggia la nascita, il rosa indica la vita ed il marrone la morte.

Come arrivare

In aereo

L’Aeroporto Internazionale di Ronchi dei Legionari (www.aeroporto.fvg.it) è collegato alla Stazione Ferroviaria da un autobus navetta (linea 51). La durata del percorso è di circa 1 ora.

In treno

I treni raggiungono la Stazione Centrale di Trieste (Piazza Libertà, 8), a pochi minuti dalla piazza principale. La stazione è collegata direttamente alle principali città italiane (Milano, Venezia, Bologna, Firenze, Roma).

In auto

Le vie di accesso alla città sono tre: autostrada A4 Venezia Trieste, casello del Lisert, uscita “Sistiana” e SS.14 “Costiera” – è la più panoramica e quindi la preferita dai turisti, vale la pena per vedere Trieste e il suo mare; autostrada A4, casello del Lisert, SS202 – attraversa l’altopiano, non si arriva direttamente in centro e quindi è più facile perdersi, ottima invece per raggiungere l’ospedale di Cattinara; dall’Istria si passa per il confine di Stato di Rabuiese (Muggia) e si segue la SS 15 “Via Flavia” – è turisticamente brutta ma porta in centro.

Contatti
Trieste Infopoint. Via dell’Orologio 1, angolo Piazza Unità d’Italia, Tel. +39 040 3478312
[email protected]

Luogo
Friuli-Venezia-Giulia
Parole chiave
Friuli, mare, Trieste, weekend

Materiali simili

Dove Andare

Un weekend a… Treviso

Veneto
Mostra
Dove Andare

Un weekend a… Campobasso

Molise
Mostra
Dove Andare

Un weekend a… Como

Lombardia
Mostra
Dove Andare

Cremona, città della musica e dei violini

Lombardia
Mostra
Dove Andare

Un weekend a… Cortina d’Ampezzo

Veneto
Mostra
Dove Andare

Roseto degli Abruzzi

Abruzzo
Mostra
Dove Andare

  Newsletter