Un weekend in… Val d’Orcia

Per i magnifici paesaggi tra le colline toscane, la Val d'Orcia è stata inserita nella World Heritage List dall'Unesco nel 2004.

 

Sui colli, borghi e monumenti isolati di straordinario fascino sorvegliano boschi di querce, oliveti, i vigneti dove si producono il Brunello e gli altri grandi vini di questa parte di Toscana. A occidente chiude il paesaggio il Monte Amiata, il più alto vulcano spento d’Italia.

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Fattoria in Val d’Orcia / www.shutterstock.com

 

Cosa vedere

Castiglione d’Orcia segna il confine tra la Val d’Orcia e le foreste del Monte Amiata. Centro del borgo è la piazza dedicata al pittore e scultore Lorenzo di Pietro detto Il Vecchietta, dominato dai resti della Rocca Aldobrandesca e la magnifica Rocca a Tentennano.

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Castiglione d’Orcia / www.shutterstock.com

Tra le frazioni del Comune troviamo Vivo d’Orcia. A poca distanza dal centro è l’Eremo del Vivo, un palazzo di forme tardorinascimentali progettato da Antonio da Sangallo il giovane. Dalle sorgenti dell’acquedotto del Vivo, una salita tra faggi e castagni porta alla chiesetta dell’Ermicciolo e ai caratteristici “seccatoi”.

Da visitare è inoltre Campiglia d’Orcia che ha mantenuto i caratteri medievali con suggestivi vicoli, strette scalinate di collegamento e percorsi coperti. Nelle vicinanze del borgo sono visibili i resti della torre di Campigliola.

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Campiglia d’Orcia / www.shutterstock.com

Montalcino è celebre per il vino Brunello, ma è anche una magnifica città d’arte. Insieme alla Rocca, simboleggia Montalcino la snella torre del Palazzo Comunale, eretto tra il Due e il Trecento.

Delle tortuose strade tra i vigneti portano a Torrenieri, Sant’Angelo in Collee Poggio alle Mura. Da Castelnuovo dell’Abate si raggiunge l’abbazia di Sant’Antimo, uno dei capolavori del romanico in Italia.

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Vista panoramica di Montalcino / www.shutterstock.com

Pienza, la “città ideale” di Pio II, è oggi dichiarata dall’UNESCO “patrimonio mondiale dell’umanità”. Nel 1458 Pio II trasformò il borgo natìo e la nuova Pienza vide nascere la Cattedrale dell’Assunta, il Palazzo Piccolomini, il Palazzo Comunale e il Palazzo Vescovile.

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Scorcio suggestivo di Pienza / (c) Eddy Galeotti www.shutterstock.com

Verso sud una strada a saliscendi tra i colli porta al borgo fortificato di Monticchiello, che conserva vari edifici medievali, la rocca con lunghi tratti delle mura e la chiesa duecentesca dei Santi Leonardo e Cristoforo.

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Famosa strada a saliscendi a Montichiello / (c) www.shutterstock.com

San Quirico d’Orcia si è sviluppata intorno al villaggio medievale di Osenna. Nel centro, chiuso da una cinta di mura, si visitano la Collegiata dei Santi Quirico e Giulitta, il Palazzo Pretorio, il Palazzo Chigi, Santa Maria di Vitaleta e gli Horti Leonini.

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Centro medioevale di San Quirico d’Orcia / (c) www.shutterstock.com

Sulla Cassia si raggiunge Bagno Vignoni, stazione termale nata nel Medioevo e celebre per la sua piazza d’acqua. Sul pendio che digrada verso il fiume troviamo il Parco dei Mulini, interessante testimonianza di costruzioni e tecniche medievali di utilizzo delle acque.

Nel 1982 il regista sovietico Andrej Arsen’evič Tarkovskij, esule da alcuni anni in Toscana, ambientò a Bagno Vignoni molte scene del film Nostalghia che l’anno successivo vinse il Grand Prix du cinéma de création al festival di Cannes, ex æquo con L’Argent del regista francese Robert Bresson.

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Piazzza d’acqua a Bagno Vignoni / (c) www.shutterstock.com

A Radicofani, sul confine meridionale della Val d’Orcia, è un’imponente fortezza, che ha controllato per secoli il confine tra il Granducato di Toscanae lo Stato Pontificio. La Torre offre uno straordinario panorama sulla Val d’Orcia, l’Amiata, l’Appennino e i laghi Trasimeno e di Bolsena.

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Rocca, un’imponente fortezza a Radicofani / (c) www.shutterstock.com

 

La cucina

La cucina della Val d’Orcia si basa su ingredienti semplici, di origine contadina: i prodotti di base sono pane, formaggio pecorino, prosciutto e salumi e crostini con milza e fegatelli.

Questi sono splendidamente accompagnati da un Rosso di Montepulciano o un Rosso di Montalcino, il vino tipico della zona.

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Crostini con guanciale toscano e puntarelle / www.altissimoceto.it

Il primo per eccellenza è rappresentato dai pici: un piatto pover, ma nutriente. Gli ingredienti sono: farina bianca, un po’ di uovo, acqua tiepida, olio, sale e farina gialla, l’impasto non deve essere molto sciolto, poi si stende, si taglia a strisciolini e quindi questi si arrotolano col palmo della mano e si passano nella farina gialla. Cinque minuti di cottura sono sufficienti e quindi possono essere conditi con sugo di carne o con salsa all’aglio o con le “briciole” di pane raffermo saltate in padella.

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Pici, un assaggio di storia / www.lavaldichiana.it

Altri piatti tipici della zona del senese sono le pappardelle al sugo di lepre: la minestra di pane, la ribollita e la minestra di farro.

 

Come arrivare

In aereo

L’aeroporto più vicino alla Val d’Orcia è l’Aeroporto di Firenze.

In auto

Autostrada A1 Milano-Roma-Napoli, uscita Chiusi-Chianciano Terme.
Strada Regionale 2 Cassia Firenze-Siena-Roma.

In treno

Stazione di Buonconvento e Stazione Chiusi. Per orari e prenotazioni si consiglia di visitare il sito www.trenitalia.it

Per muoversi in Val d’Orcia è possibile usare anche il “TrenoNatura”, che utilizza vagoni d’epoca: trenonatura.terresiena.it

Contatti

Indirizzo: APT Siena – Terre di Siena
Tel. :+39 0577 280551
Mail: [email protected]
Sito ufficiale: www.valdorcia.net

 

Luogo
Toscana
Parole chiave
cultura, natura, Val d'Orcia, weekend

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